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Acido Miristico: che cos’è, a cosa serve, dove si trova e controindicazioni

Acido Miristico: che cos'è, a cosa serve, dove si trova e controindicazioni

L’Acido Miristico detto anche acido tetradecanoico, trae origine dal Myristica fragrans, che non è altro che la pianta tropicale da cui viene ricavata la noce moscatae fu individuato per la prima volta da Playfair nel 1841. Nella noce moscata, l’Acido miristico ha concentrazioni molto alte; parliamo del 70/80%.

L’Acido miristico non è altro che uno dei grassi saturi più dannosi che si possano trovare. La sua formula chimica è CH3(CH2)12COOH, ed è un acido grasso caratterizzato da 14 atomi di carbonio. Fa parte degli acidi grassi a lunga catena.

A cosa serve l’Acido Miristico

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All’acido miristico viene attribuita la capacità di rafforzare l’effetto aterogeno del colesterolo innalzando i gradi plasmatici; ruolo svolto non da tutti i grassi saturi, ma solo da qualcuno.

Gli acidi grassi a catena corta insieme allo stearico, agiscono minimamente sul colesterolo; la principale autorità aterogena viene attribuita all’acido palmitico, all’acido stearico ed all’acido laurico (solo quest’ultimo secondo le più recenti analisi, ha saputo manifestare eccellenti proprietà protettive nei confronti delle malattie cardiovascolari).

Molte volte l’acido miristico viene usato anche nella lavorazione di cosmetici, saponi e crema da barba, questo perchè i sali in esso contenuto di potassio e sodio, riescono a favorire la produzione di schiuma.
L’isopropil miristrato, che è un particolare estere che si trova nell’acido miristico, viene invece adoperato in composti di tipo topico poiché garantisce l’assorbimento cutaneo dei principi attivi.

Dove si trova l’Acido Miristico

È possibile trovare l’Acido Miristico nella maggior parte di grassi ed oli di origine vegetale ed animale.

Nei grassi di origine animale è presente in modesta parte, e lo si può trovare soprattutto in carne, uova, latte, pesce, molluschi, e crostacei; tranne nei grassi derivanti dal latte.
È possibile trovare grandi quantità in formaggi stagionati, ma soprattutto nel burro, che è la fonte a quantità più elevata.

Nei grassi e negli oli di origine vegetale è presente in quantitativi molto abbondanti nell’olio di cocco, ma anche in olio di palma e in olio di semi (soia, girasole, arachide mais…)anche se in quantitativi più modesti. E’ rintracciabile minimamente anche in cereali ed è del tutto assente nei legumi.

 

Controindicazioni dell’Acido Miristico

All’acido miristico viene data la particolare capacità di aumentare il colesterolo totale soprattutto dell’LDL.

Queste a loro volta andranno a rilasciare il colesterolo superfluo sulle pareti delle arterie che genereranno la nascita delle placche. Da ciò scaturisce il fatto che LDL è definito “colesterolo cattivo”.

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