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Malva: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Malva: che cos'è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

La Malva o Malva sylvestris, è una pianta perenne facente parte della famiglia delle Malvaceae, e si suppone provenga dal Nord Africa. La pianta vanta proprietà emollienti ed antiinfiammatorie, ragion per cui trova un largo utilizzo nel combattere tosse ed irregolarità intestinale. Vediamola insieme.

Che cos’è la Malva?

La malva è una pianta perenne che cresce come se fosse un cespuglio eretto e prostrato. Presenta un fusto legnoso nella parte finale, e con dimensioni che vanno dai 60 agli 80 centimetri. Le foglie sono picciolate in 5 o 7 lobi, presentano un margine a denti e sono pelose al tatto. I suoi fiori nascono al lato della foglie, e hanno un colorito rosa-violaceo con sfumature scure e striate.

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La malva, come già accennato, sembri essere originaria del Nord Africa, e predilige per la sua proliferazione i prati, le zone collinari o pianeggianti incolte; molto spesso nasce selvatica all’interno di orti e giardini.

Alcuni cenni storici

Già i nostri avi, riconobbero nella malva le sue proprietà emollienti; il termine latino mollire sembri voglia infatti significare “capace di ammorbidire”.

Presso gli antichi Greci, la malva era invece conosciuta come malachè, ovvero capace di “rendere morbido”.
Lo stesso Ippocrate lo consigliava a tutti viste le sue proprietà emollienti e lassative, anche se, spesso e volentieri, era adoperata come cibo dai meno fortunati. Ciò non era un male, visto che risulta molto gustosa all’intero di minestre, ma anche lessa, semplicemente condita con sale ed olio.

Proprietà della Malva

All’interno di fiori e fogli della malva, sono contenute innumerevoli mucillagini, causa principale delle sue proprietà emollienti ed antinfiammatorie, utili per tutti i tessuti molli del nostro organismo. L’azione di questi principi attivi è quella di ricoprire tutte le mucose con uno strato vischioso, al fine di essere difese da tutti gli agenti irritanti.

La malva viene largamente adoperata per:

  • combattere la tosse, sopratutto sotto forma di catarro insito nelle prime vie aeree;
  • per reidratare;
  • antiinfiammatorio per il colon;
  • depurare l’intestino, normalizzandone tutte le funzioni;
  • azione lassativa, vista la presenza delle mucillagini che creano una sorta di membrana in gel, opera direttamente sulle feci facilitandone l’espulsione;
  • agisce contro la vaginite;
  • agisce contro la faringite;
  • combatte le irritazioni del cavo orale tipo ascessi, gengivite e stomatite.

In molti ad oggi scelgono di trattare la stitichezza con la malva, visto che non risulta irritante e non agisce con violenza; a questo proposito, può essere utilizzata anche dalle donne in gravidanza, dai bambini e dagli anziani.

Utilizzi della Malva

Ad uso esterno è possibile utilizzare la malva sotto forma di decotto o macerato.

Per il decotto: 1 cucchiaio raso di foglie e fiori di malva, 1 tazza d’acqua.
Mettere l’acqua in un pentolino, insieme alla malva, e portare ad ebollizione. Lasciar bollire per qualche minuto, dopo di che spegnere la fiamma e lasciare in infusione per almeno 10 minuti. Setacciare l’infuso e berlo in caso di tosse, colite o stitichezza.

Macerato a freddo: 10-15 grammi di fiori e foglie di malva, 1 tazza di acqua.
Prendere le foglie ed i fiori di malva sminuzzati finemente e lasciarli macerare nell’acqua fredda per 5 ore circa. Da questo processo si ha una estrazione agevolata delle mucillagini.

Si preferisce bere le tisane a base di malva al mattino, viste le sue proprietà sgonfianti e regolatrici dell’intestino.

Ad uso esterno è possibile fare con la malva un decotto.
Da utilizzare raffreddato, poiché solo in questo modo dona benefici, in particolare facendone gargarismi, in presenza di infiammazioni alla gola, o con lavande, in presenza di irritazioni vaginali.

Controindicazioni della Malva

Ad oggi non sono state riconosciute particolari controindicazioni od effetti collaterali legate all’utilizzo della malva.

Tuttavia è sconsigliato farne un abuso, oppure consumarla in caso di intolleranze presunte o accertate, poiché al suo interno vi sono dei costituenti quali malvina e malvidina.

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