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L-Carnitina: proprietà, benefici, dosaggio e controindicazioni

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Derivato aminoacidico presente nell’organismo umano, specialmente a livello epatico e renale, è la L-Carnitina.

In maniera semplice, la Carnitina può essere ridotta partendo da due aminoacidi – la Lisina e la Metionina – in contatto con Niacina, Vitamina B6, Vitamina C e Ferro.

Funzione più conosciuta della Carnitina è la sua azione e cioè quella di trasportare acidi grassi a lunga catena all’interno della matrice mitocondriale, zona dove gli acidi grassi si trasformano in energia mediante il processo di Beta-Ossidazione.

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La L-Carnitina viene usata anche come integratore nutrizionale non sono nel settore clinico ma anche in quello sportivo.

Carnitina e alimenti

Contenuta specialmente negli alimenti di derivazione animale (come carne e prodotti caseari) è la Carnitina. Lo stesso Avocado ed il Tempeh (ossia semi di soia fermentati) si presentano come ottime fonti di Carnitina.

Mancanza di Carnitina in alimenti vegani e vegetariani

Siccome la Carnitina è particolarmente presente nei prodotti di origine animali, considerando che tale amminoacido viene ridotto attraverso altri due aminoacidi essenziali (non riducibili dall’organismo in una velocità giusta al fine di soddisfare il metabolismo), soggetti che seguono giornalmente diete vegane potrebbero avere mancanza di Carnitina.

Maggiormente sotto controllo, contrariamente, risulta essere la somministrazione di Carnitina nelle diete vegetariane, dove si è evidenziata una riduzione del 10% di concentrazioni plasmatiche di tale aminoacido rispetto agli alimenti di origine sia animale che vegetale.

Perchè viene utilizzata e a cosa serve

La L-Carnitina si presenta come un derivato degli aminoacidi usato da molteplici anni sotto forma di integratori nutrizionali.

Biologicamente parlando, risulta essere fondamentale:

  1. in quanto facilita il passaggio di acidi grassi a LUNGA catena internamente ai mitocondri, i quali vengono ossidati al fine di produrre energia. Biochimicamente la Carnitina svolge le specifiche azioni mediante un complesso processo denominato carnitina acil-CoA transferasi;
  2. in quanto mantiene continuo il legame AcetilCoA/CoA internamente alle cellule;
  • andando ad ottimizzare il mutamento del piruvato e del LATTATO in AcetilCoA;
  • andando ad espletare una indiretta azione antiossidante, specialmente riguardo a cellule ad alto metabolismo (quali cardiache e muscolari);

Inoltre, la L-Carnitina è stata adoperata in svariati campi.

Negli ultimi anni è stata adoperata anche in ambito cardiologico la L-Carnitina attraverso integratori (come Carnitene).

  • data la sua funzione cardio e vasoprotettiva;
  • data la capacità di collaborare nel migliorare il quadro lipidemico, andando a ridurre le concentrazioni ematiche di trigliceridi ed andando contrariamente ad aumentare quelle del colesterolo HDL;

Assumere dunque la L-Carnitina risulta essere importante anche nei soggetti aventi deficit primario e secondario di Carnitina, nonchè soggetti colpiti da patologie neurodegenerative (dove risulta ancor più favorevole la somministrazione di Acetil-L-Carnitina).

Anche se in materia non ci siano evidenti testimonianze, la somministrazione della L-Carnitina viene consigliata anche nel settore sportivo al fine di fortificare le capacità energetiche andando a migliorare inoltre la performance atletica e la struttura corporea.

Proprietà e benefici

Anni molteplici di esperimenti, analizzati specialmente sugli animali da laboratorio, hanno permesso di spiegare in maniera più adeguata le capacità biologiche e le corrispettive potenzialità applicative cliniche ed integrative della L-Carnitina. Ciò nonostante, risultano essere presenti ancora molteplici dubbi a riguardo relativamente all’utilizzo della L-Carnitina in determinati settori (ad esempio il settore sportivo) dove specialisti rinomati stanno studiando al fine di ottenere dati evidenti.

L-Carnitina: Azione Cardiovascolare

Interessanti risultano essere i risultati ottenuti nei diversificati esperimenti, inerenti all’efficienza di integrare la L-Carnitina al mantenimento quotidiano adeguato in base alla situazione cardiovascolare.

Importanti miglioramenti sono stati evidenziati nei soggetti affetti da claudicatio itermittens (ossia zoppia intermittente), dislipidemie aumentando il rischio aterosclerotico e eventuali patologie vascolari periferiche.

Nonostante lo specifico adeguamento dei valori clinici e di laboratorio, in tali soggetti si è evidenziato un rilevante miglioramento dello stile di vita.

L-Carnitina: Deficit sistemico di Carnitina

Rara sindrome genetica autosomica recessiva, costituita da un analisi clinica violenta e progressiva differenziata da cardiomiopatia, miopatia scheletrica, ipoglicemia ed iperammonemia, è il deficit sistemico di Carnitina.

In tale ambito, l’utilizzo della L-Carnitina a dosi farmacologiche, sotto prescrizione medica, si è rivelato utile al fine di controllare il progredire della malattia migliorando di conseguenza lo stato di salute totale del soggetto affetto da tali patologie.

L-Carnitina: Sport

L’attività fisica derivante dall’aerobica è conosciuta per essere un ottimo derivante per incrementare gradualmente concentrazioni ematiche di acidi grassi, causa saturazione dei mezzi di trasporto mitocondriale degli stessi (nel quale fanno parte il sistema a cui partecipa la Carnitina).

Nonostante essa presenti una potente struttura razionale, che va giustificando il ruolo ergogenico e migliorativo della L-Carnitina specialmente durante l’attività fisica, studi molteplici su ciò hanno attestato, l’efficacia per quanto concerne la somministrazione della L-Carnitina durante l’attività fisica sebbene essa non risulta essere ancora del tutto confermata.

Lavori Bibliografici hanno pertanto dimostrato che:

  • non sono stati identificati effetti ergogenici mediante somministrazione di L-Carnitina (2g per 7 giorni) durante ripetuti cicli di attività anaerobica ad elevata intensità, e malgrado gli elevati livelli serici di carnitina (Int J Sports Med 1994; 15:181-5);
  • non sono stati osservati miglioramenti di performance e di capacità di recupero in maratoneti (Eur J Appl Physiol Occup Physiol. 1996;73:434-9);
  • non sono stati osservati effetti ergogenici, effetti di elevamento della VO2 massima e effetti di miglioramento delle performance (Am J Clin Nutr. 2000; 72:618S-623S);

Contrapposti a tali esperimenti, ce ne sono altri, seppur minori, secondo i quali la somministrazione di L-Carnitina ha la capacità di apportare proprietà benefiche specie durante attività fisiche, competizioni e recupero di esercizi estremi (Nutrition 2004; 20:709-15).

L-Carnitina: Sovrappeso

In virtù della funzione di trasporto mitocondriale di acidi grassi a lunga catena, alla L-Carnitina vi sono state assegnate proprietà lipolitiche, utili specialmente per contrastare problematiche legate all’obesità.

Studi molteplici, sia in ambito sperimentale che clinico, hanno attestato l’impotente somministrazione della L-Carnitina per apportare un miglioramento significativo ed importante statisticamente della struttura corporea strettamente connesso ad una diminuzione della massa grassa.

Dosaggio e assunzione

Seppur non ci sia un livello raccomandabile di somministrazione, la dose media di Carnitina va dai 500 ai 2000 mg al giorno, suddivisibili in diverse somministrazioni.

Diversificate condizioni patologiche (come ischemia cardiaca e problematiche cardiocircolatori), sotto consultazione medica, prevedono una dose che può arrivare ad un quantitativo di 15000 mg (quindi 6-15 grammi di Carnitina al giorno).

Effetti collaterali sull’utilizzo della Carnitina

Utilizzare L-Carnitina, specie se somministrato in dosaggi alti, può comportare la fuoriuscita di problemi legati a nausea, vomito, crampi addominali e diarrea.

Alcuni soggetti a rischio, seppur raramente, potrebbero utilizzare L-Carnitina aumentandone la ripetizione e la rigidezza di determinati sintomi psichiatrici (ad esempio senso di agitazione e disturbi del comportamento).

L-Carnitina:Controindicazioni

Utilizzare L-Carnitina risulta essere controindicato nei soggetti che soffrono di ipersensibilità al principio attivo.

Nonostante ci siano studi specifici, analizzati su animali da laboratorio, in mancanza di test clinici appositi amplia tali controindicazioni all’utilizzo di L-Carnitina specialmente durante il periodo della gravidanza e successivamente durante la fase dell’allattamento al seno; L’eccezzione prevede solo specifiche condizioni patologiche di competenza medico-specialista.

Interazioni con prodotti farmacologici

L’utilizzo simultaneo di sconosciuti della didanosina, zalcitabina, stavudina, acido valproico, ed inoltre antibiotici, possono compromettere le proprietà farmaco cinetiche e farmaco dinamiche apportate dalla L-Carnitina.

Carenze clinicamente evidenziate di Vitamina C possono pertanto influire sull’insorgere di un deficit secondario di L-Carnitina.

Precauzioni sull’utilizzo

Pertanto, utilizzare L-Carnitina prevede obbligatoriamente una supervisione di uno specialista nel caso in cui dovessero presentarsi di patologie neurologiche, patologie psichiatriche, patologie cardiovascolari e terapie farmacologiche.

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