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Irsutismo Femminile: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Irsutismo Femminile: che cos'è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Risultante essere una patologia costituita dal sovrabbondante e ignoto aumento di peluria nei soggetti femminili, specialmente nelle zone degli uomini, ad esempio:

  • Labbro alto;
  • Mento;
  • Zona addominale;
  • Zona toracica;
  • Zona scheletrica;

è l’irsutismo femminile.

Questa condizione si manifesta in molteplici soggetti femminili, specialmente nei soggetti che manifestano sintomatologie idiopatiche e benevoli, ovviando moventi preponderanti. Spesso, ciò nonostante, si manifesta a seguito di patologie maggiormente rilevanti, ad esempio:

  • Sindrome dell’ovaio policistico;
  • Ipercortisolino;
  • Tumori alle ovaie;
  • Obesità;
  • Prodotti farmacologici;
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In base al movente, tale condizione tende ad essere connessa ad ulteriori sintomatologie in ambito clinico, ad esempio:

  • Acne;
  • Calvizie;
  • Amenorrea;
  • Oligomenorrea;
  • Virilizzazione, la quale si manifesta sotto forma di: atrofia mammaria, ipertrofia muscolare ed ipertrofia del clitoride;

Per tale motivazione, la prognosi risulta essere fondamentale al fine di evidenziare il movente causa dell’irsutismo idiopatico femminile. Solitamente, consiste nell’analisi dei risultati clinici e nello svolgimento di studi presso laboratori specializzati.

Ulteriori moventi vedono lo svolgersi di test, ad esempio: ecografie, TC oppure risonanza magnetica) specialmente laddove si tratti di malattie ovariche e surrene.

Al fine di trattare tale condizione risulta opportuno sottoporsi ad una duplice cura:

  • senza l’utilizzo di prodotti farmacologici, ossia eliminazione attraverso strumenti della peluria, dunque depilazione, epilazione con laser, ecc..;
  • utilizzo di prodotti farmacologici, dunque contraccettivi orali ed ulteriori prodotti farmacologici;

Causa dell’Irsutismo Femminile

Tale condizione tende a compromettere la sicurezza dei soggetti femminili, specialmente a seguito del periodo conclusivo della pubertà oppure nei periodi iniziali del climaterio. Risulta alquanto raro il subentro in fase infantile, sebbene sia spesso soggetta a congruenze di eredità.

Per quanto concerne la diagnosi, risulta grave nei soggetti affetti da tumore alle ovaie, sebbene possa aggravarsi causando insicurezze mentali e per quanto concerne i rapporti relazionali. La peluria si manifesta in una duplice varietà:

  • Velli, e dunque peluria lisciata, sagace e senza pigmentazione, similmente alla peluria degli infanti;
  • Terminali, e dunque peluria allungata, grande e pigmentata;

In tale condizione dunque si manifesta l’accrescimento sconosciuto di peluria terminali, il cui movente risulta essere l’eccedenza degli androgeni.

Quest’ultimi risultano essere ormoni steroidei che causano la formazione e la conservazione delle peculiarità somatiche dell’uomo, sebbene abbia una fondamentale azione soprattutto nei soggetti femminili laddove tendono a formarsi nella zona ovarica e nelle ghiandole surrenali.

Il movente connesso all’abbondanza degli androgeni risulta essere diversificato e molteplice, come:

  • Conformazione idiopatica, subentrata a seguito dell’accrescimento della funzione dei recettori degli androgeni;
  • Sindrome ovarica policistica;
  • Tumore ovarico;
  • Iperplasia surrenalica congenita;
  • Ipercortisolismo;
  • Tumore della ghiandola surrenale;
  • Pubertà repentina;
  • Iperprolattinemia;
  • Obesità;
  • Tecoma della gestazione;
  • Abbassamento degli estrogeni;
  • Ermafroditismo;
  • Somministrazione di prodotti farmacologici, dunque ormoni androgeni, steroidi anabolizzanti, minoxidil, fenitoina, ciclosporina e corticosteroidi;

Sindrome dell’ovaio policistico

L’irsutismo femminile risulta essere causa della sindrome dell’ovaio policistico, e dunque una malattia costituita dal’accrescimento ovarico con compresenza di microcisti. Tale sindrome tende a subentrare in differenti varietà, sebbene solitamente risulta visibile a seguito di molteplici sintomatologie ad essa connesse, come:

  • Amenorrea e dunque infertilità;
  • Obesità;
  • Irsutismo;

Risulta essere una malattia che subentra soprattutto nei soggetti femminili successivamente alla conclusione della fase di crescita e che causa differenti complicazioni prolungate, ad esempio:

  • Ipertensione;
  • Diabete;
  • Patologie cardiovascolari;
  • Tumori dell’utero;

Sintomi dell’Irsutismo Femminile

La sintomatologia non risulta connessa soltanto all’eccedenza e la fuoriuscita sconosciuta della peluria nelle aree solitamente affette da peluria negli uomini, ma tende a subentrare a seguito di differenti sintomatologie ad esso connesse, che agevolano gli specialisti per quanto concerne il conoscere la malattia movente di tale condizione.

Solitamente, sintomatologie dell’irsutismo femminile risultano essere:

  • Presenza acneica;
  • Calvizie;
  • Amenorrea;
  • Oligomenorrea;
  • Virilizzazione, e dunque atrofia mammaria, ipertrofia muscolare, ipertrofia del clitoride, riduzione della voce che risulta similare a quella dell’uomo, accrescimento della libido;

Diagnosi dell’Irsutismo Femminile

Ciascun soggetto femminile che manifesta tale condizione controlla costantemente il quantitativo di peluria e la propagazione della stessa sulle aree del corpo. Tali accortezze risultano essenziali in quanto agevolano la differenziazione della condizione dall’ipertricosi, e dunque l’accrescimento del quantitativo di peluria nelle aree laddove i peli risultano solitamente vigenti, a seguito di conseguenze localizzate.

I medesimi criteri di giudizio risultano fondamentali nella classifica di Ferriman e Gallway, laddove tendono ad essere prese in considerazione le nove aree del corpo ipersensibili ai medesimi androgeni e laddove si manifesta un’elevata crescita di peluria, dunque: labbro alto, mento, solco inter-mammario, zona addominale, pube, braccia, cosce, dorso, zona lombo-sacrale.

In ciascuna di tali aree, in base al quantitativo di peluria, tende ad essere connesso un punto che va dall’1 al 4 e laddove il risultato complessivo dovesse essere superiore a 8, si tratta di irsutismo femminile e dunque bisogna studiare attentamente la patologia. La diagnosi avviene a seguito di uno studio che permette di differenziare l’irustismo idiopatico di base da quello maggiormente gravoso.

Risulta pertanto fondamentale tenere a bada:

  • La fascia d’età durante il quale si nota l’accrescimento di peluria;
  • La velocità col quale essi accrescono;
  • La prima traccia delle mestruazioni;
  • L’evoluzione delle mestruazioni;
  • La somministrazione di determinati prodotti farmacologici con connessi effetti collaterali;
  • La compresenza di irsutismo ed infertilità nel complesso familiare;

Nel corso di tali test lo specialista studia la patologia anche in base al peso corporeo ed all’altezza del soggetto affetto, prendendo in considerazione il Body Mass Index, il quale, laddove dovesse essere maggiore a 30 sta a rappresentare obesità e dunque conseguente irsutismo. In aggiunta, tendono ad essere presi in considerazione le sintomatologie ad esso connesse, dunque fattori acneici, amenorrea e virilizzazione.

La compresenza di ipertensione, ecchimosi ed eccedenza di peso risultano connessi alla sindorme di Cushing, avente alti quantitativi di cortisolo. Spesso risultano visibili macchie cutanee alquanto scure e problematicità connesse alla calvizie ed alla stempiatura. Fra i test clinici maggiormente efficienti, vi sono:

  • Testosterone legato e Libero;
  • Gonadotropine FSH e LH;
  • Cortisolo;
  • 21 α-idrossilasi;

Il test ecografico è fondamentale al fine di trattare la morfologia ovarica e dunque ovviare la sindrome dell’ovaio policistico, contrariamente alla TC e la risonanza magnetica, i quali risultano essere test efficienti per quanto concerne il surrene ed ulteriori malattie le quali comportano irsutismo femminile.

Possibili cure dell’Irsutismo Femminile

Tale condizione tende ad essere trattata attraverso l’abolizione meccanizzata della peluria sottoponendosi a svariate strumentazioni estetiche oppure attraverso l’utilizzo di prodotti farmacologici. Specialmente nei momenti in cui subentra tale condizione, risulta probabile il ricorso a:

  • Depilazione, sottoponendosi a rasatura, ceretta e crema depilatoria, seppur con risultati momentanei;
  • Epilazione mediante utilizzo di elettrolisi oppure laser per un risultato durevole;

La cura con prodotti farmacologici permette l’abbassamento del riassunto e della funzione degli androgeni recettoriali. Consiste nell’uso di contraccettivi orali, e dunque prodotti farmacologici contenenti estrogeni. Ciò nonostante, risulta sconsigliato l’utilizzo a soggetti affetti da:

  • Patologia trombo-embolica;
  • Accrescimento di tumori al seno ed ulteriori tumori estrogeno-dipendenti;
  • Fumo;
  • Ipertensione;
  • Emicrania;

L’azione curativa tende ad abbassare l’irsutismo femminile causando il blocco dei peli. In tal movente, risulta opportuno ricorrere a prodotti farmacologici a base di cortisone (ad esempio desametasone oppure prednisone). Il peculiare prodotto farmacologico anti-androgenico che divieta la coesione degli androgeni è il Ciproterone acetato. Solitamente, tende ad essere adoperato congiuntamente a contraccettivi orali.

Ulteriori prodotti farmacologici anti-andrgenici alquanto efficienti seppur aventi preponderanti effetti collaterali è lo spironolattone e la flutamide.

Al fine, vi è l’eflornitina, e dunque una crema alquanto efficiente per quanto concerne la crescita dei peli sul volto. Alquanto rarefatti risultano essere gli effetti collaterali che prevedono la fuoriuscita di acne, macchie rosse e senso di infiammazione al viso.

Cure preventive

Ancor più efficiente per quanto concerne la salvaguardia dell’irsutismo risulta essere il regime alimentare. Coloro che sono affetti da obesità presenta alti quantitativi insulinici, i quali causano la formazione e l’essiccazione degli androgeni causando l’irsutismo.

Il regime alimentare regolare e salutare con un ridotto apporto calorico agevola tale condizione e salvaguarda la fuoriuscita. L’efficienza di tale regime alimentare tende ad accrescere se accostato allo sport, il quale riduce i quantitativi insulinici e dunque gli androgeni.

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