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Esperidina: che cos’è, dove si trova, proprietà, modalità d’utilizzo e controindicazioni

Esperidina: che cos'è, dove si trova, proprietà, modalità d'utilizzo e controindicazioni

Risultante essere un flavonoide peculiare degli agrumi, particolarmente presente all’interno della buccia e dell’albedo, è l’esperidina.

Che cos’è l’Esperidina?

Quest’ultima risulta facilmente rintracciabile ugualmente all’interno delle verdure dal fogliame verdognolo, poiché avente un’area dolciastra, cosiddetta disaccaride rutinosio, coesa al flavone esperitina.

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Alquanto valorizzata data la funzione antiossidante, capillarotropica e vasoprotettiva, tale da agevolarne la proliferazione sul mercato sotto forma di agente vasoprotettivo è l’esperidina.

Quest’ultima tende ad essere adoperata nel campo farmaceutico, e risulta presente ad esempio nel DAFLON, adoperato sotto forma di trattamento terapico coadiuvante per la cura delle varici, delle complicazioni flebitiche, delle emorroidi e delle stesse congiunte alla fralezza dei capillari. Dunque, l’esperidina risulta nota per la funzione capillarotropica, abbassando la penetrabilità e la fralezza delle strutture capillari, contrariamente accrescendo la riluttanza.

Possiede le medesime funzioni di ulteriori sostanze vegetali, quali: diosmina, escina, rutina, estratti di ippocastano, vite rossa, meliloto, centella asiatica e mirtillo. Allo stesso tempo, l’esperidina presenta preponderanti caratteristiche benefiche antiossidanti e antiflogistiche, contrariamente alle ricerche che hanno attestato attività benefiche ipotensive, ipocolesterolemizzanti e, a preponderanti dosaggi, osteotrofiche.

Difatti, l’espiridina svolge funzione antiossidante, operando sotto forma di solcante per quanto concerne i radicali liberi dell’ossigeno e dell’azoto, e comportando il riassunto di innovativi antiossidanti. Differenti ricercatori, associano all’esperidina la posizione rilevante per quanto concerne la conduzione delle infiammazioni, allergie e degli dislipidemici.

Proprietà

Le ricerche strettamente connesse all’efficienza dell’esperidina risulta avanzato durante gli anni. Sebbene le molteplici ricerche nell’ambito della sperimentazione, gli esiti risultano affascinanti e necessitanti perfezionamenti.

Nonostante la funzione antiossidante, ricerche sperimentali e cliniche, affermano che la consumazione contigua dell’esperidina si presenta efficiente dopo soltanto 1 mese, per quanto concerne l’agevolazione della colesterolemia, l’accrescimento dei concentrati di colesterolo HDL per quanto concerne la suddivisione aterogena LDL.

Codesta funzione, congiuntamente all’azione vasoprotettiva, si presenta vantaggiosa per quanto concerne la salvaguardia del malfunzionamento endoteliale e dell’abbassamento dei problemi cardiovascolari. La funzione antiossidante e antinfiammatoria conferisce all’esperidina il ruolo di eccellente cooperante per la salvaguardia salutare vascolare. Ciò che appoggia codesta funzione risultano essere le molteplici certezze sperimentali e cliniche, che vedono codesto utilizzo quale vantaggioso per incentivare notevolmente i sintomi delle emorroidi e del malfunzionamento vascolare.

Ulteriore funzione svolta dall’esperidina risulta essere la funzione antimutagenica e immunomodulante, alquanto vantaggiosa per problematicità di carcinoma esofageo, tumore colon-rettale e melanoma. Pertanto, le proprietà benefiche dell’esperidina risultano evidenziate per quanto concerne il microcircolo, i vasi sanguigni ed ulteriori. Funzione operata da codesto flavonoide, risulta essere:

  • capillarotropica, e dunque rassodante dei capillari, salvaguardando pertanto l’allargamento e la coadiuvazione nonché il rinforzamento e la formazione della struttura capillare
  • vasoprotettiva, operante funzione rassodante e di salvaguardia dei vasi sanguigni, salvaguardando l’atonia, incentivando il microcircolo venoso e operando funzione antinfiammatoria
  • ipocolesterolemizzante, e dunque avente la capacità di modificare dismetabolismi ed incentivare la formazione di colesterolo buono, con annessa modificazione dei fattori di ipertensione e salvaguardia dei problemi cardiovascolari

Per tale motivazione, risulta vantaggioso comprendere che l’esperidina risulta essere un trattamento curativo vantaggioso al fine di salvaguardare e trattare determinati fastidi connessi al microcircolo delle gambe, all’allargamento dei vasi e al microcircolo periferico. Ne manifestano cura i soggetti che sono affetti da insufficienza venosa con varie sintomatologie, quali:

  • emorroidi, e dunque problematicità che manifestano la vasodilatazione con annesso rigonfiamento dell’estroflessione e fuoriuscita di sangue. La stessa di fatti, ostacola l’atonia dei vasi e specialmente salvaguarda l’eventuale subentro
  • varici oppure vene varicose, similmente alle emorroidi, in quanto le varici risultano essere ampliamenti venosi che compromettono lo stato salutare delle gambe, solitamente compromessi da stasi venosi. Essa, difatti, rassoda le vene, incentiva la circolazione del sangue e salvaguardia le eventuali malattie preponderanti quali le flebiti
  • fralezza capillare, e dunque fastidio identificato soltanto esteriormente e che risulta legato a malattie di preponderante fattore. Subentra spesso sulle gambe oppure sul volto, con una tonalità blu di grandezza rilevante. A tal punto, l’esperidina permette di rinforzare la struttura paretale dei vasi capillari, salvaguardare l’ecchimosi ed incentivare la formazione della rete
  • colesterolemia, e dunque fattore benevolo per quanto concerne l’allargamento del colesterolo non appoggiato dai corretti valori dell’HDL che hanno evidenziato nelle svariate ricerche i vantaggi legati alla somministrazione dell’esperidina per circa 4 settimane, incentivando la formazione di colesterolo buono ed abbassando i quantitativi del colesterolo cattivo

Modalità d’utilizzo

Rintracciabile in molteplici integratori alimentari è l’esperidina. La dose maggiormente usata durante le ricerche risulta essere di 500 mg al dì.

Per quanto concerne il controllo dell’insufficienza venosa e della malattia emorroidaria, l’esperidina risulta solitamente congiunta alla diosmina, data la funzione antiossidante e vasoprotettiva. L’utilizzo di codesti integratori nel corso della gestazione e durante la fase di nutrimento del neonato richiedono consulto specialistico.

Controindicazioni

L’utilizzo dell’esperidina risulta solitamente consentivo e sprovvisto di effetti collaterali. Oggi giorno, la reattività contraria maggiormente rilevante evidenziata risulta essere di fattore gastro-enterico, con fuoriuscita di voltastomaco e crampi all’addome.

L’utilizzo dell’esperidina risulta sconsigliato a soggetti affetti da ipersensibilità ai principi attivi. Le peculiarità farmacocinetiche della stessa esperidina e degli ulteriori flavonoidi non risultano essere conosciuti. Specialmente, ricerche nel campo hanno evidenziato che l’utilizzo dell’espridina incentivi notevolmente l’assimilazione e la funzione della vitamina C, contrariamente ad ulteriori sostanze che contrariamente svolgono funzione avversa.

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