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Alchemilla: che cos’è, proprietà, utilizzi, benefici e controindicazioni

Alchemilla: che cos'è, proprietà, utilizzi, benefici e controindicazioni

Risultante essere una pianta perenne erbacea facente parte del complesso familiare delle rosacee, è l’alchemilla xanthochlora.

Quest’ultima predilige gli ambienti umidi, i prati di montagna e il sottobosco, propagandosi similmente ai cespugli e raggiungendo i 40 cm di altura, in maniera similare all’agrimonia.

Tende a svilupparsi in Europa centro-occidentale, e presenta un tronco consistente e dritto con fogliame allargato disposte a ventaglio e morsicate, dove i molteplici lobuli donano alle foglie una configurazione a ventaglio.

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I boccioli risultano essere di ridotte dimensioni, di tonalità verdognola-gialla e che si propagano durante i mesi di maggio e settembre.

Che cos’è l’Alchemilla?

Codesta pianta si sviluppa in modo spontaneo sebbene la configurazione gradita la vede similare ad una pianta decorativa che sopravvive a temperature ridotte e privilegia gli ambienti semi-ombreggiati e umidificati. Per tale motivazione risulta trovabile nelle zone di montagna.

Il denominativo alchemilla si deve al termine arabo alkemelych che sta a significare alchimia. Durante il Medioevo veniva conferiti alla stessa difatti prestigi magici e taumaturgici, che vedano gli alchimisti adoperarla per l’acqua posta superficialmente al fogliame al fine di trovare il modo per fabbricare la pietra filosofale, capace di modificare qualsiasi cosa in oro.

Ciò è dovuto dal fatto che la pianta tende a riprodursi per partenogenesi, e dunque modalità riproduttiva di determinate piante ed animali all’interno del quale la crescita dell’uovo si deve ovviando la fecondazione. Ulteriore leggenda a riguardo, ne conferirà poteri di ritorno della verginità. Risulta essere conosciuta ugualmente col denominativo di erba di stella oppure di erba ventaglina per la peculiare conformazione del fogliame.

Proprietà

Adoperata per la funzione antinfiammatoria e disinfettante per utilizzo topico è l’Alchemilla, adoperata superficialmente alla cute e alle mucose. Tende difatti ad essere adoperata sotto forma antisettica ginecologica per utilizzo topico.

Gli estratti di codesta pianta tendono ad essere adoperati per preparare prodotti specifici per le pelli grasse e per cure soggetta a screpolazione oppure rossore. Lavaggi e gargarismi risultano vantaggiosi al fine di affievolire la dolenza dentale e il mal di gola così come raucedini ed ulteriori infiammazioni.

Anticamente, l’alchemilla tendeva ad essere adoperata per curare emorragie esterne e contrastare il malessere dentale. Vanta di un elevato quantitativo di tannini, ellagitannini, fitosteroli, flavonoidi e saponine.

Il corrispettivo olio essenziale vanta di caratteristiche benefiche restrittive, anti-diarroiche e lassative, sebbene si presenti come un eccellente trattamento naturale per trattare infiammazioni e salvaguardare eventuale subentro di infezioni. Difatti, risulta essere conosciuta per le proprietà antinfiammatorie.

Nel campo medico tende ad essere adoperata sotto forma di antisettico ginecologico contrariamente alle estrazioni adoperate nel campo della cosmetica per produrre prodotti adoperati da soggetti affetti da pelle grassa oppure irritazioni, date le proprietà cicatriziali e restrittive.

Ad oggi tende ad essere adoperata per trattare dissenteria e differenti infiammazioni intestinali, così come antivirali, antibatteriche e restrittive. Tuttavia, si consiglia di prestare riguardo in merito alla somministrazione congiunta ad ulteriori prodotti farmacologici, in quanto codesta piante permette di alterare l’assimilazione.

Risulta facilmente acquistabile similmente ad estratti fluidi, non superando il dosaggio di 2-3 gr al dì, oppure di estratto essiccato, non somministrando più di 200 mg al dì, o sotto forma di tintura madre, sebbene risulti efficiente ugualmente sotto forma di tisana oppure macero.

Utilizzi

Di codesta pianta erbacea tendono ad essere adoperate specialmente lo stelo e il fogliame. Data la commestibilità, le stesse tendono ad essere adoperate nel campo della cucina al fine di arricchire insalate, contrariamente al prodotto essiccato, che trova impiego durante la produzione di tè e tisane.

Al fine di produrre infuso contenenti fogliame essiccato di alchemilla, e dunque affievolire la dolenza causa mestruo, risulta opportuno avere a disposizione:

  • 2-4 gr (all’incirca 3-4 cucchiaini) di fogliame essiccato di alchemilla
  • 150 ml di acqua

Bisogna porre all’interno di acqua rovente il fogliame essiccato di alchemilla susseguentemente alla macinatura sottile mediante utilizzo di tritatutto. Sottoporre a filtraggio susseguentemente a 10 minuti di infusione. Somministrare sino a 3 volte al dì fra le pietanze, al fine di affievolire dolenza causa mestruo.

Benefici

Funzione biologica

Legate all’alchemilla risultano differenti proprietà benefiche, di cui: antinfiammatorie, disinfettanti, antisettiche e antidiarroiche. Sebbene determinate funzioni risultino approvate da studi, l’utilizzo dell’alchemilla risulta autorizzata soltanto per la cura della dissenteria. Codesta pianta, difatti, mediante la presenza di tannini svolge funzione restrittiva e antidiarroica.

Ricerche svolte sugli animali, in aggiunta, sottolineano la funzione antitumorale svolta dalla stessa pianta. Difatti, sembra che la pianta abbia la capacità di proibire lo sviluppo dei tumori.

Dalle ricerche risulta evidenziato che l’utilizzo di codesta pianta allunghi lo stato vitale degli animali. Ciò nonostante, antecedentemente all’approvazione di similari metodologie specialistiche, risultano fondamentali molteplici ricerche, in maniera da attestare la veritiera efficienza e padronanza di utilizzo ugualmente sull’uomo.

Contrastante la dissenteria

Mediante la funzione astringente data dai tannini rintracciabili all’interno, la pianta risulta essere vantaggiosa per curare la dissenteria di leggera gravità. Al fine di curare codesto fastidio, la pianta deve essere somministrata similmente ad un infuso.

Nel momento in cui l’alchemilla tende ad essere adoperata per finalità terapeutiche, risulta fondamentale adoperare composti delineate in principi attivi, in quanto soltanto in questo modo risulta possibile venire a conoscenza dei quantitativi corretti di sostanze farmacologiche attive da somministrare.

Nel momento in cui si usano composti aventi alchemilla, i dosaggi da somministrare risultano variabili a seconda del quantitativo di sostanze attive presenti. Codesti quantitativi, spesso, risultano prescritti sull’involucro esterno oppure sul foglio illustrativo. Tuttavia, antecedentemente alla somministrazione per finalità terapeutiche, risulta consigliabile chiedere consulto specialistico.

Alchemilla nel campo medico popolare e omeopatico

Nel campo medico popolare, codesta pianta tende ad essere adoperata sotto forma di trattamento per curare fastidi gastrointestinali, dismenorrea e fastidi connessi alla menopausa.

In aggiunta, in codesto settore l’alchemilla fa parte del complesso di rimedi per risciacqui e gargarismi da utilizzare al fine di contrastare infiammazioni alla bocca e alla gola. Per via esterna, contrariamente, il campo medico tradizionale adopera la pianta per curare eczemi, rash della cute e ulcere. Codesta pianta tende ad essere adoperata nel campo omeopatico, sotto forma granulosa oppure di tintura madre.

Il campo omeopatico adopera codesta pianta al fine di curare leucorrea, dismenorrea, mestruazioni, endometriosi, dissenteria, dissenteria cronica coesa a fastidi epatici, enteriti e spasmi alla stomaco. Il quantitativo di trattamento omeopatico da somministrare risulta differente da soggetto a soggetto, a seconda del disturbo da curare e della tipologia di composto e di miscela omeopatica da utilizzare.

Gli utilizzi di codesta pianta per la cura dei fastidi non risulta tuttavia attestato da ricerche nel campo della sperimentazione. Per tale motivazione, risulta possibile la mancanza di efficienza terapeutica e spesso presentarsi tossiche per lo stato salutare del soggetto.

Controindicazioni

L’alchemilla non presenta avvertenze né effetti collaterali particolari. Tuttavia, l’eventuale somministrazione potrebbe comportare ipersensibilità attestata verso il prodotto stesso oppure uno degli ingredienti presenti al suo interno.

Per quanto concerne la somministrazione congiunta a prodotti farmacologici, la somministrazione contigua di composti aventi al suo interno alchemilla causa l’abbassamento dell’assimilazione dei prodotti farmacologici.

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