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Urinare Spesso (Minzione Frequente): che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Urinare Spesso (Minzione Frequente): che cos'è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Risultante essere una situazione costituita dall’accrescimento transiente oppure durevole, del contrassegno numerico dell’urinazione durante un solo giorno è la minzione contigua.

Che cos’è la minzione frequente?

Dettagliatamente, risulta essere:

  • pollachiuria, nel caso in cui l’accrescimento dell’assiduità di urinazione dovesse essere coeso all’espulsione di ridotti quantitativi di urina.
  • poliuria, nel caso in cui l’accrescimento dell’assiduità di urinazione dovesse essere coeso all’espulsione di preponderanti quantitativi di urina.
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Risulta essere una situazione di preponderante importanza, causa dell’elevata proliferazione. Dunque, risultano molteplici i moventi connessi ad essa, quali:

  • semplici e contigui momenti di ansia.
  • malattie leggere, quali la cistite.
  • fattori preponderanti e in minor misura contigui, quale il tumore alla vescica.

Risulta dunque essere una sintomatologia da prendere in considerazione, che necessita contrariamente lo studio del quadro clinico prendendo in considerazione le sintomatologie ad essa connesse, al fine di evidenziare il movente alla base ed ovviare malattie maggiormente gravose.

L’espulsione di urina, risulta essere una condizione fisiologica di essenziale rilevanza che porta l’organismo ad espellere i liquidi, le tossine e le sostanze tossiche in eccedenza. Risulta essere una meccanizzazione che ha differenti processi:

  • formazione renale, la minzione risulta connessa al procedimento preponderante di passaggio sanguigno volto dal rene, con lo scopo di rimuovere gli scarti del corpo.
  • accatastamento, la minzione svolta in modo contiguo dai reni tende ad essere strettamente connessa alla vescica, la quale contiene l’urina allargandosi sino al totale quantitativo. In codesto passaggio risulta possibile evidenziare la fuoriuscita di momentanee recessioni del muscolo vescicale accidentale, non rilevate coscienziosamente nè bastevoli ad azione l’urinazione, avvicendate a processi di espulsione del muscolo vescicale, che permettono l’allargamento della vescica.
  • secchezza, nel momento in cui la vescica è completa causando recessioni accidentali del muscolo vescicale che accrescono al fine di incentivare la rimozione dell’urina e che risulta rilevate sotto forma di impulso alla minzione. Nel caso in cui le situazioni sociale dovessero essere ritenute idonee all’urinazione, lo sfintere dell’uretra tende ad essere espulso in maniera volontaria. Nel caso in cui le situazioni sociali non dovessero essere idonee all’urinazione, tende ad essere teso in maniera volontaria lo sfintere dell’uretra, la quale incentiva l’interdizione della  recessione ed il procrastinamento dell’urinazione. Quest’ultima, pertanto, risulta essere un processo difficoltoso, che ha bisogno dell’interezza dei differenti organi ed apparati, quali: rene, vescica, cervello e cervelletto, i cui traumi risultano alla base del subentro dei fastidi dell’urinazione.

Solitamente tendono ad essere espulsi all’incirca 500-2000 ml di urina al dì, con una voluminosità per ogni urinazione che va dai 200 ai 500 ml di urina. Ciò nonostante, vi sono modificazioni in merito, dovute dalle molteplici situazioni che compromettono la voluminosità dell’urina complessiva, quali:

  • abbeveraggio di acqua e bibite.
  • regime alimentare.
  • cause endogene.
  • cause esogene.

Sebbene le preponderanti modificazioni, risulta probabile differenziare, a seconda della voluminosità, le patologie quali:

  • anuria, e dunque voluminosità dell’urina al dì al di sotto dei 100 ml.
  • oliguria, e dunque voluminosità dell’urina al dì al di sotto dei 500 ml.
  • poliuria, e dunque voluminosità dell’urina al dì maggiore dei 2000 ml.
  • pollachiuria, e dunque accrescimento del contrassegno numerico di urinazione al dì, coeso all’espulsione di ridotti quantitativi di urina.

Sintomi dell’Urinare Spesso (Minzione Frequente)

Solitamente, l’urinazione risulta coesa ad ulteriori sintomatologie, cui coesione risulta essenziale al fine di studiare la patologia ed ovviarne ulteriori di maggior rilevanza.

La minzione frequente risulta essere solitamente sintomatologia ributtante, difatti, il soggetto tende spesso a espellere l’urina per più di 8 volte al dì.

Nel caso di nicturia, il soggetto manifesta assopimento disgregato, causa che altera negativamente:

  • l’umore.
  • lo svolgimento del lavoro durante il giorno.

Le sintomatologie maggiormente coese al movente di pollachiuria risultano essere: cistite, calcolosi vescicale, prostatismo, ansia e vescica irrascibile. Le sintomatologie coese al movente di poliuria risultano essere: diabete, diuresi, bevande alcoliche, insufficienza renale, ipercalcemia.

La nicturia risulta essere una situazione durante il quale il soggetto è affetto da minzione continua nel corso delle ore notturne.

Risulta una sintomatologia comunitaria nei soggetti di età avanzata e compromette sia i soggetti maschili che femminili. In base al movente, tende ad essere coesa a:

  • Poliuria.
  • Poliuria notturna.
  • Abbassamento della possibilità di mantenere l’urina.
  • Fastidi dell’assopimento.

Il movente del continuo senso di bisogno di minzione durante la notte risultano naturalmente svariate e molteplici, sebbene fra quelle maggiormente comunitarie rientrano:

  • fastidi della prostata.
  • apnee notturne.
  • infezioni ed infiammazioni urinarie.
  • diabete mellito non appurato.
  • diabete insipido.
  • tumori.

Durante la gestazione, la compressione svolta sulla vescica da parte dell’utero, risulta probabile studiare codesto fastidio, sebbene spesso la stessa eccedenza di somministrazione di liquidi durante la sera possa comportare la nicturia momentanea.

Cause Urinare Spesso (Minzione Frequente)

I fastidi dell’urinazione risultano presenti in qualsiasi età, specialmente nei soggetti adulti. L’accrescimento del contrassegno numerico dell’urinazione quotidiana risulta essere una causa che vede la consultazione specialistica, con annessa cistite.

I moventi della pollachiuria risultano svariati.

Cause costanti

  • Cistite infettiva, e dunque infiammazione alla vescica, solitamente causa di batteri. Risulta essere il movente di pollachiuria maggiormente costante nei soggetti di qualunque età, specialmente nei soggetti femminili. In codeste situazioni, la pollachiuria risulta coesa ad ulteriori fastidi, come: disturia, stranguria, ematuria, piuria, espulsione di urine purulenti, sensazione di pesantezza nella zona dell’addome, febbricola.
  • Ansia, movente della pollachiuria, specialmente nei soggetti femminili. In tal caso risulta assente la sintomatologia peculiare della cistite e l’accrescimento della minzione eccessiva subentra solitamente in modo singolare, spesso coeso a sintomatologie d’ansia, nei casi di stress acuto o cronico.
  • Vescica irascibile, movente della pollachiuria costante, spesso risulta essere una prognosi difficoltosa e di rimozione. In codeste situazioni risulta visibile la compresenza di una elevata contrazione del muscolo vescicale, così come della voluminosità che si riduce o susseguentemente alle diversificate stimolazioni. Le contratture del muscolo vescicolare, tendono ad essere rilevate in modo coscienzioso, sotto forma di minzione ridotta.
  • Calcolosi vescicale, e dunque compresenza di calcoli internamente alla vescica. Subentra solitamente nei soggetti affetti da calcoli renali.
  • Ipertrofia prostatica o carcinoma prostatico, particolarmente presente nei soggetti maschili e di età avanzata. Solitamente risulta coesa ad ulteriori fastidi, quali: disuria, complessità di urinazione, nicturia, urinazione continua, sgocciolamento, senso di urinazione non completa e ritenzione urinaria preponderante.

Cause meno costanti

  • Cistite interstiziale, e dunque cistite cronica, la cui sintomatologia peculiare risulta essere la pollachiuria, in mancanza di sintomatologie della cistite infettiva comunitaria ed in mancanza di difformità di minzione.
  • Prostatite, e dunque malattia composta dalla prostata infiammata, dal decorso acuto oppure cronico, di derivazione da batterio oppure non. A questa, si congiunge la disuria, dolenza retropubica ed ulteriori fastidi urinari che imitano una cistite, in coesione con sintomatologie sistemiche nei casi acuti e maggiormente gravosi.
  • Gestazione, causa della pressione sulla vescica, abbassando pertanto la possibilità di tranquillità e dunque l’accrescimento della minzione continua.
  • Calcolosi uretrale.
  • Iatrogene, e dunque pollachiuria dovuta dalla somministrazione di prodotti farmacologici, adoperati dai soggetti sotto forma di prodotti farmacologici antipertensivi o erboristici aventi all’interno ingredienti favorenti la diuresi, adoperati al fine di incentivare il dimagrimento.

Cause sporadiche

  • Traumi nella zona pelvica, e dunque traumi preponderanti che comprimono la vescica e ne abbassano la possibilità di distensione, incentivando l’espulsione costante della voluminosità di urina.
  • Tumori vescicali, e dunque traumi sporadici, benevoli oppure maligni, che solitamente risultano sprovvisti di sintomatologie durante gli stati di avviamento, nel momento in cui la grandezza risulta contenuta. Nel momento in cui i traumi accrescono di voluminosità, risulta possibile percepire sintomatologie, come la pollachiuria, l’ematuria e la stranguria.
  • Fibrosi vescicale, causa della mancanza di flessuosità vescicale data la presenza delle fibre collagene a seguito di infezioni croniche, e dunque infiammazioni dovute alla compresenza di catetere durevole oppure causa dell’esporsi alle radiazioni ionizzanti per la radioterapia pelvica.
  • Tubercolosi renale oppure vescicale, e dunque situazione sporadica, composta dalla presenza del mycobacterium tubercolosis nell’apparato urinario. Si presenta specialmente nei soggetti affetti da immunodepressione.
  • Diverticoli e cistocele.
  • Patologie neurologiche.

Cause di poliuria

La poliuria, e dunque l’accrescimento della continua minzione risulta sporadica contrariamente alla pollachiuria. Spesso il movente causa coeso risultano essere patologie renali e anaboliche.

Cause costanti

  • Accrescimento dell’entrata dei liquidi.
  • Diabete mellito di tipo I, con annessa poliuria, polidipsia, riduzione ponderale e astenia.
  • Diabete insipido, patologia endocrinologica che nega la formazione di ADH e dunque dell’ormone antidiuretico, il quale incentiva la somministrazione di liquidi renali, al fine di ovviare l’espulsione delle preponderanti voluminosità di urinazione. La mancanza risulta connessa alla grave poliuria e alla deidratazione.
  • Insufficienza renale cronica.
  • Alcool.
  • Trattamento terapico di diuresi.
  • Ipercalcemia.

Cause sporadiche

  • Pielonefrite cronica negli stadi di avviamento, e dunque patologia infiammatoria del rene.
  • Prodotti farmacologici, quali litio, demeclociclina, amfotericina B, gentamicina, glibenclamide.
  • Polidipsia psicogena, e dunque malattia psichiatrica composta dalla somministrazione abbondante di liquidi, in mancanza di secchezza.

Diagnosi Urinare Spesso (Minzione Frequente)

Dati i molteplici moventi cause della sintomatologia, risulta opportuno svolgere studi antecedentemente alla redazione di una diagnosi eziologica certa, svolgendo studi maggiormente esemplificati ed assolutamente non invadenti, al fine di ovviare i moventi maggiormente contigui.

Soltanto nei momenti in cui gli studi risultassero negativi, risulta possibile passare al seconda stadio. Solitamente risulta bastevole il test delle urine.

Test di primo stadio

  • Anamnesi, essenziale al fine di recepire informazioni in merito alla tempistica, alla gravità del sintomo e delle tracce oppure sintomatologie annesse all’urinazione continua. In aggiunta risulta essenziale al fine di recepire informazioni in merito alla somministrazione di prodotti farmacologici, tisane favorendo la diuresi e l’alimentazione.
  • Esame delle urine, diagnosi al fine di evidenziare la compresenza di infiammazioni alla vescica oppure alla prostata, precisata dalla compresenza di leucociti, nitrati, proteine e globuli rossi. In aggiunta, risulta essenziale al fine di svolgere il test di gestazione. Solitamente risulta vantaggioso l’utilizzo di un campione urinario di prima mattina.
  • Prelievo ematico, ottimale al fine di misurare il PSA, nel caso di insufficienza renale cronica, calcolosi vescicale, glicemia e poliuria diabetica. In aggiunta, permette di identificare la deidratazione, in quanto l’accrescimento della voluminosità di minzione causa la sovrabbondante diminuzione idrica.

Test di secondo livello

  • Urinocoltura, affinché risulti possibile evidenziare la formazione di batteri che risultano sinonimo di cistite batterica. In aggiunta permette di evidenziare l’antibiotico maggiormente vantaggioso al fine di curare l’infezione.
  • Tampone uretrale, svolto nel caso di ricerche in merito all’uretrite.
  • Ecografia pelvica, svolta nel momento in cui si vuole analizzare l’apparato urinario, al fine di evidenziare calcoli, infiammazioni prostatiche, neoplasie vescicali.
  • Rx addominale, al fine di evidenziare la presenza di calcoli.
  • TC, usata al fine di studiare anatomicamente l’apparato urinario.

Test di terzo livello

  • Cistoscopia, svolta susseguentemente ad ulteriori test che permettono di affermare l’eventuale presenza di neoplasie vescicali. Basta porre internamente alla vescica uno strumentario di ridotte dimensioni, mediante l’uretra, al fine di osservare le pareti della vescica ed estrarre ridotti frammenti bioptici.
  • Quadro urodinamico, e dunque test avente lo scopo di studiare le modificazioni della pressione vescicolare, nel corso dell’azione emuntoria, con lo scopo di evidenziare difformità del detrusore.

Possibili cure Urinare Spesso (Minzione Frequente)

La terapia curativa per l’urinazione continua ha come scopo la rimozione del movente alla base, dunque tende ad usare ad esempio:

  • prodotti antibiotici al fine di curare cistiti e prostatiti.
  • prodotti farmacologici α-antagonisti o antiandrogeni, al fine di curare prostatiti.
  • ipoglicemizzanti, al fine di curare la poliuria da diabete.
  • prodotti farmacologici al fine di controllare la calcolosi.
  • operazioni di chirurgia in caso di neoplasie.

Ciò nonostante, risulta probabile prestare riguardo a delle abitudini giornaliere al fine di abbassare i sintomi, quali:

  • somministrazioni bastevoli di liquidi, al fine di ovviare la deidratazione e i fastidi elettrolitici.
  • regime alimentare salutare, al fine di ovviare alimenti che causano l’irrascibilità vescicolare prediligendo alimenti contenenti fibre.
  • educazione della vescica.
  • attività fisica di Kegel, al fine di esercitare la muscolatura e dunque incentivare il controllo della minzione.
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