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Sindrome di Cushing: che cos’è, sintomi, cause e possibili cure

Sindrome di Cushing: che cos'è, sintomi, cause e possibili cure

La sindrome di Cushing, morbo di Cushing, rappresenta un insieme tra sintomi e segni clinici, che si manifestano come conseguenza dell’incremento di ormoni glucocorticoidi, soprattutto cortisolo, all’interno del sangue.

Che cos’è la Sindrome di Cushing?

E’ possibile fare la distinzione di 2 tipologie di sindrome di Cushing, quali:

  1. Forma ACTH-dipendente. Denominata anche Malattia di Cushing, ed è dovuta da un’elevata produzione di ACTH di origine ipofisiara, in seguito a tumori, o adenoma, oppure CRH di origine ipotalamica. ACTH e CRH possono avere entrambi origine ectopica, nascendo da differenti tumori, ad esempio il microcitoma polmonare.
  2. Forma ACTH-indipendente. Di tipo iatrogeno, è una delle cause più comuni della sindrome, che diviene secondaria con un elevato apporto di cortisolo esogeno, come l’assunzione prolungata di farmaci cortisonici. A questo gruppo appartiene anche il Cushing secondario ad adenoma, carcinoma oppure iperplasia delle ghiandole surrenali.
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sintomi principali rilevati dalla sindrome di Cushing sono:

  • Obesità
  • Ipertensione
  • Smagliature su fianchi ed addome
  • Viso tondo, o facines lunare
  • Dorso a “gibbo di bufalo”
  • Osteoporosi
  • Debolezza ai muscoli
  • Ciclo mestruale irregolare
  • Problemi psicologici, quali depressione, irritabilità e così via.

Il percorso diagnostico risulta essere molto articolato, il quale mira a riconoscere la causa scatenante della sindrome di Cushing. Oltre al praticare anamnesi ed esame obiettivo, è necessario effettuare anche degli esami di laboratorio ed esami di imaging strumentali.

La diagnosi avviene in genere velocemente, ed attraverso un’adeguata terapia, si riesce a guarire del tutto. Anche la prognosi è buona, negativo soltanto nel caso in cui la sindrome di Cushing sia secondaria o tumorale. In questi casi, la guarigione è strettamente legata alle terapie effettuate per il tumore primario.

Sintomi della sindrome di Cushing

La sindrome di Cushing conta un gran numero di sintomi caratteristici, quali:

  • Obesità addominale,
  • Ipertensione,
  • Accumulo alterato di grasso in sedi anomale come sul dorso dove si parla di “gibbo di bufalo”, oppure a livello facciale, dove si dice “a luna piena” , o facies lunare,
  • Smagliature rossastre su fianchi e addome. Queste sono causate dal tessuto sottocutaneo che, assottigliandosi, lascia trasparire i vasi presenti,
  • Ipotrofia muscolare con debolezza,
  • Osteoporosi, con l’incremento del rischio di fratture,
  • Ciclo mestruale irregolare, con manifestazione di amenorrea, ovvero l’assenza delle mestruazioni, oligomenorrea, ovvero ciclo ogni 2 o 3 mesi, e dismenorrea, ovvere mestruazioni dolorose.
  • Irsutismo, acne e seborrea, prevalentemente nei pazienti femminili,
  • Intolleranza al glucosio con susseguente iperglicemia, fino a quando non si arriva al diabete mellito di tipo 2.
  • Immunodepressione, con incremento del rischio di infezioni,
  • Problemi psicologici, tipo:
    ➜ depressione,
    ➜ agitazione,
    ➜ irritabilità,
    ➜nervosismo,
    ➜ disturbi dell’umore,
  • Sanguinamento e formazione di lividi facilitati,
  • Cicatrizzazione delle ferite lenta,
  • Iperpigmentazione cutanea,
  • Ipercalciuria litasi renali, o meglio calcoli renali,
  • Arresto nella crescita dei bambini.

Cause della sindrome di Cushing

L’asse ipotalamo-ipofisi-surrene è addetto nel controllo della produzione del cortisolo. L’ipotalamo prevede il rilascio dell’ormone CRH, poi captato dalle cellule adrenocorticotrope dell’ipofisi; con il sostegno del CRH, l’adenoipofisi riesce così a produrre l’ACTH, messo poi in circolo.

Una volta raggiunte le ghiandole surrenali dall’ACTH, questo potranno cominciare la loro produzione di cortisolo, quale ormone fondamentale per:

  • Reazioni allo stress
  • Controllo dei metabolismi, come quello glucidico, proteico e lipidico
  • Regolazione del sistema immunitario.

La sindrome di Cushing è dovuta ad un eccesso di cortisolo nel sangue, ed in base all’eziologia, è possibile suddividerla in:

  1. Forma ACTH-dipendente, e a questo gruppo appartengono:
    ➜ Malattia di Cushing, provocata da un eccesso di ACTH di origine ipofisiaria, vista la presenza di microadenoma o macroadenoma, oppure di CRH, avente origine ipotalamica, e quindi da tumore dell’ipotalamo, anche se decisamente più raro del primo.
    ➜ Cushing da secrezione ectopica, dove i livelli di ACTH e CRH sono ectopici, sarebbe a dire, che nascono in zone anomale, tipo differenti tumori. I tumori più comuni che possono generare ACTH e CRH sono:
    ➭ microcitoma polmonare
    ➭ tumore della tiroide
    ➭ tumore del timo
    ➭ tumore delle ovaie
    ➭ tumore del pancreas.
  2. Forma ACTH-indipendente, e a questo gruppo appartengono:
    Cushing iatrogeno, il quale è la forma più frequente della Sindrome di Cushing, causata dall’assunzione prolungata, fino a diversi mesi, di elevate dosi di farmaci cortisonici.
    ➜ Cushing da origine surrenalica, causato da adenoma, o tumore benigno, da un carcinoma, o tumore maligno, oppure da un’iperplasia delle cellule surrenaliche.

Possibili cure alla sindrome di Cushing

La sindrome di Cushing prevede un trattamento eziologico, il quale mira a rimuovere direttamente la causa scatenante. Le forme iatrogene prevedono la sospensione dei farmaci corticosteroidei,  in forme graduali e progressive; interrompere in maniera improvvisa può significare un’insufficienza renale acuta, talvolta anche fatale.

In forme primitive, dovute a tumori, si può effettuare un approccio chirurgico o radioterapeutico, e quindi:

  • Per un adenoma ipofisiario, si passa alla chirurgia transfenoidale, con prognosi buona; laddove la chirurgia non serva a risolvere, si deve intraprendere un trattamento di radioterapia.
  • Per adenoma, carcinoma iperplasia dei surreni, si effettua una surrenectomia bilaterale.
  • carcinomi non operabili prevedono una terapia farmacologica, a base di mitotano, chetoconazolo o metopirone.

Laddove la sindrome di Cushing sia da ACTH ectopico, il trattamento previsto dipende dal tumore primitivo che sta producendo ACTH in eccesso. Sia l’intervento chirurgico che la chemioterapia, sono entrambi due buone opzioni terapeutiche probabili.

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