Utilizzati in moltissime ricette, e dalle importanti proprietà benefiche, i semi di papavero sono dei semi estratti proprio dal medesimo fiore, in grado di essere tranquillamente inseriti in diete sane e bilanciate.
Non mancano però le controindicazioni, da essere osservate attentamente.
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Che cosa sono i semi di papavero?
I semi di papavero che noi tutti conosciamo altro non sono che dei semi oleosi estratti dal Papaver setigerum o Papaver nigrum, i quali vantano anche importanti proprietà benefiche per tutto il corpo.
Stiamo parlando di semi dalla grandezza di qualche millimetro, disponibili sia di colore bianco che nero, dalle medesime proprietà chimiche e nutrizionali, e con l’unica differenza nel colore. L’odore è intenso ed aromatico, datogli dagli oli essenziali che ne fatto un ottimo condimento per ricette dolci e salate.
Anche se usati in molti piatti, i semi di papavero qui in Italia non hanno un notevole utilizzo in campo culinario; solo delle regioni del nord li hanno resi parte della cucina della tradizione.
Dove si trovano i semi di papavero?
Quando si parla del papavero si suole includere un insieme di piante, siano esse di coltivazione oppure dalla spontanea crescita, che nascono prevalentemente in aree temperate e dalla terra fertile. Già nel Neolitico questi erano molto noti, per cui li si adoperava in differenti modi.
Qui in Italia la specie più diffusa è il Papaver rhoeas dalla crescita spontanea e riconoscibile immediatamente dal colore rosso vivo, facilmente rintracciabili all’interno dei campi adibiti alla coltivazione del frumento; questa varietà non è però in possesso di notabili proprietà.
Il Papaver somniferum viene invece adoperato a scopo medicinale e farmaceutico, si presenta dal colore bianco, e da qui si ricavano molte sostanze stupefacenti impiegate nella creazione di oppio e morfina.
Come già detto, invece, dal Papaver setigerum e dal Papaver nigrum, si vanno invece ad estrarre i semi a scopo alimentare, del tutto differenti da quelli adoperati in campo medico.
Benefici dei semi di papavero
I semi di papavero posseggono molteplici proprietà benefiche per l’organismo, visto l’alto quantitativo in vitamine e sali minerali. Ma vediamo più in dettaglio quali sono:
- Abbassano il colesterolo ed annesse patologie cardiovascolari, grazie al quantitativo di fitosteroli, come nel caso dell’omega 6, che consente proprio di tenere sotto controlli il colesterolo cattivo nel sangue, a vantaggio dell’HDL, il colesterolo buono. Grazie a questi, di prevengono al contempo anche le patologie cardiovascolari.
- Rinvigoriscono le ossa, grazie al calcio ivi contenuto. Non sarà un caso se vengono sovente consigliati a sportivi, donne in menopausa, soggetti anziani con osteoporosi.
- Rallentano l’invecchiamento delle cellule, ciò dovuto alla vitamina C ed alla vitamina E, dall’azione antiossidante nei confronti dei radicali liberi, implicati nello sviluppo di stress ossidativo ed invecchiamento cellulare proprio.
- Combattono ansia e stress, grazie agli alcaloidi del tipo papaverina e morfina che operano lievemente sul sistema nervoso distendendolo. Un ottimo consiglio è quello di assumere una tisana rilassante al papavero prima di andare a dormire, lasciando in infusione per 5 minuti 2 cucchiaini di semi di papavero.
- Dagli effetti lassativi datigli dalle fibre presenti nella “buccia” dei semi di papavero, che consentono la digestione contrastando la stitichezza.
- Migliorano la salute di pelle e capelli, visto l’alto quantitativo di acido linoleico, quale acido grasso essenziale importante nelle diete. Questa sostanza si trova all’interno degli strati cutanei e funge da scudo per questa, per cui previene alcuni disturbi tipo eczemi, acne e psoriasi. I sali minerali ed i grassi insaturi operano invece a favore dei capelli sfibrati e deboli.
Utilizzi dei semi di papavero
A scopi culinari, è possibile adoperare i semi di papavero in diverse modalità, e quindi:
- Gustosa guarnizione nella preparazione di grissini, pane ed ulteriori alimenti da forno, visto che non danno solo maggior sapore esotico, ma anche maggiore bellezza estetica.
- Principale componente per primi piatti, insalate oppure dolci, in particolar modo se si fanno tostare prima.
- Olio alimentare estratto da essi, utile per condire molti piatti in sostituzione al comune olio EVO.
- Componente di base per decotti ed infusioni rilassanti.
In Trentino Alto Adige abbiamo una ricetta quale punto fondamentale sono proprio questi semi; stiamo dunque parlando dello strudel ai semi di papavero. Non si tratta di un piatto molto semplice, visto che è richiesta anche la procedura di preparazione della sfoglia; si può anche adoperare quella già pronta.
Farcitura:
- 200 g di semi di papavero
- 200 ml di latte
- 80 g di zucchero
- 40 g di miele di castagne
- 20 g di margarina
- scorza di limone
- cannella q.b.
Preparazione:
All’interno di una pentola porre tutti gli ingredienti portando ad ebollizione fino a che non si otterrà una crema. Far raffreddare il composto stendendolo poi sulla pasta sfoglia e successivamente arrotolarla. Far riposare per almeno 2 ore e poi infornare a 180° per almeno 40 minuti.
Controindicazioni dei semi di papavero
I semi di papavero possono essere sovente assunti da tutti, visto che il ridotto quantitativo non va a generare controindicazioni od effetti collaterali rilevanti. Un’assunzione elevata però può generare dei malesseri.
Secondo l’EFSA, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, i semi di papavero potrebbero risultare pericolosi visti gli alcaloidi tossici contenuti, prevalentemente per donne in gravidanza e bambini, i quali sono i soggetti che più di tutti necessitano di seguire un’alimentazione attenta ed equilibrata.
Visto che si tratta di semi oleosi, e quindi molto calorici, i semi di papavero sono altrettanto sconsigliati per i soggetti che seguono una dieta ipocalorica ed ipolipidica. Il quantitativo da assumere giornalmente non dovrebbe superare i 10 grammi.