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Saccarosio: che cos’è, dove si trova, valori nutrizionali ed eccesso

Saccarosio: che cos'è, dove si trova, valori nutrizionali ed eccesso

Il saccarosio, che viene estratto soprattutto da barbabietola da zucchero e canna da zucchero, si trova in molteplici alimenti di origine vegetale, primi fra tutti la frutta. Molto usato in varie ricette e da limitarne il consumo per chi è a dieta, il saccarosio viene apprezzato in tutte le sue forme.

Che cos’è il saccarosio?

In chimica, il saccarosio è un disaccaride composto da una molecola di glucosio e da una di fruttosio. Da tutti è noto come comune zucchero da tavola, anche se al giorno d’oggi vengono consumate diverse tipologie di zucchero o dolcificanti.

Valori nutrizionali del saccarosio

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Il suddetto zucchero da tavola o da cucina conta ben 387 calorie per ogni 100 grammi di prodotto, ed alcune proprietà derivanti prevalentemente dalla composizione formata da fruttosio glucosio; da non trascurare sono le controindicazioni, facendo particolare attenzione a non superare l’assunzione di 50 grammi al giorno.

Dove si trova il saccarosio?

Come appena detto, il saccarosio è un disaccaride composto da una molecola di glucosio e da una di fruttosio. Se posto in un luogo a temperatura ambiente, questo si presenta sotto forma di polvere bianca cristallina solubile nell’acqua, privo di odore e dolce al palato.

Questo viene estratto soprattutto dalla barbabietola da zucchero e dalla canna da zucchero, e si trova in molti alimenti vegetali, prevalentemente la frutta.

Eccesso di saccarosio

Valutando il fattore nutrizionale, il saccarosio risulta uno dei cibi più energetici e facilmente digeribili, in grado di rendere molti alimenti più appetitosi. E’ questo il motivo per il quale il saccarosio viene largamente impiegato nel settore industriale, e quindi consumato in dosi sempre più eccessive da molte persone.

Il saccarosio, quindi, non solo fa male per il fisico, ma anche per la salute. Consumi eccessivi sono infatti sinonimi di:

  • Carie ai dentiMolti batteri del cavo orale, tipo lo Streptococcus mutans, vanno a metabolizzare saccarosio ed altri zuccheri, generando acido lattico. Così come avviene per tutte le sostanze acide, anche quelle di origine alimentare, l’acido lattico va a corrodere lentamente la superficie dei denti, demineralizzandoli. Il saccarosio fa inoltre sì che questi batteri aderiscano meglio alla superficie del dente, rendendone difficile la rimozione con la saliva ed altre pratiche per l’igiene orale.
  • Obesità. In quanto dalla facile digestione, energetico ed appetitoso, il saccarosio è divenuto molto utilizzato nelle industrie alimentari, e di conseguenza dai consumatori, sviluppando di gran lunga il problema dell’obesità. L’impatto del saccarosio sulla glicemia risulta molto somigliante a quello di diversi alimenti portatori di carboidrati complessi, tipo pasta e riso. Quindi, al fine di ridurre il tasso di obesità, è importante non solo ridurre l’assunzione degli zuccheri semplici, ma anche dei carboidrati complessi.
  • DiabeteInfiammazioni croniche ed alterazioni metaboliche provocate da sovrappeso ed obesità, insieme anche all’indice glicemico medio-alto, aiutano nell’insorgenza di insulino-resistenza nonché del diabete mellito di tipo 2. L’insorgenza della patologia metabolica, può essere quindi causata da elevate assunzioni di saccarosio, visto che, come già osservato, portano anche a sovrappeso ed obesità.
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