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Piedi Gonfi: cosa sono, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Piedi Gonfi: cosa sono, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Il gonfiore, la stanchezza ed affaticamento dei piedi, altro non sono che chiari sintomi annessi ad una giornata stancante ed intensa, prevalentemente se c’è predisposizione a starsene in piedi od in posizione fissa per molto tempo. A peggiorare il tutto possono esserci anche delle calzature non molto comode, come nel caso delle scarpe con il tacco.

piedi gonfi sono dovuti prevalentemente da un eccesso di liquidi, i quali vanno a depositarsi all’interno del tessuto adiposo sottocutaneo. E’ possibile rintracciare le cause della problematica prevalentemente nelle abitudini errate, e dunque:

  • portare calze e collant stretti
  • indossare calzature strette
  • indossare tacchi troppo alti.

Sono proprio queste alcune delle cause che possono indurre ad un accumulo di liquidi, sortendo così effetti contrastanti sulla circolazione del sangue all’interno dei piedi. Tra le cause si annoverano anche sigarette, posizione eretta, chili in eccesso, dieta con elevato sale e poco sport.

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In taluni casi a generare la presenza dei piedi gonfi possono esserci anche delle patologie cardiache, vascolari, reumatiche oppure del metabolismo. 

Cause dei piedi gonfi

Come appena accennato, all’origine del sintomo dei piedi gonfi, possiamo trovare quasi sempre delle abitudini errate, e tra queste l’uso di calze, collant e calzature strette, magari con lacci che vanno a stringere eccessivamente, oppure calzature con tacchi troppo alti.

L’accumulo dei liquidi può essere generato sovente da problematiche annesse alla postura, e dunque se si sta per troppo tempo in piedi od in posizione fissa; la problematica va a manifestarsi in maniera più eccessiva soprattutto durante l’estate. Vi sono casi in cui il gonfiore può manifestarsi anche a causa di problemi di sovrappeso e dunque ridotta attività sportiva. Man mano che si va avanti con gli anni poi, la problematica non può che peggiorare, e ciò lo si vede prevalentemente con gli anziani.

I piedi gonfi sono infatti sovente presenti nei soggetti, prevalentemente femminili, i quali presentano le vene varicosele quali rendono molto difficoltoso il ritorno venoso, bloccato prevalentemente dal livello di gravità, perciò si va incontro a ristagno dei liquidi in piedi e caviglie. Da tenere sotto controllo anche l’alimentazione e stile di vita, magari evitando un eccessivo consumo di sale fumo di sigarette. 

Al piede gonfio possono essere annesse inoltre delle patologie del tipo:

  • cardiache
  • vascolari
  • reumatiche
  • metaboliche
  • linfedema
  • infiammazioni articolari.

Si può annettere il ristagno dei liquidi anche a traumi fisici, così come a prolungato periodo di immobilità e/o malattie cliniche come nel caso degli scompensi cardiaci, insufficienza renale e/o epatica, ed assunzione di medicinali ed ormoni. Ulteriori cause che possono caratterizzare la problematica sono:

  • Artrite
  • Artrite Gottosa
  • Diabete
  • Fascite plantare
  • Gravidanze
  • Insufficienza cardiaca
  • Insufficienza renale
  • Ipotiroidismo
  • Menopausa
  • Neuroma di Morton
  • Piede piatto
  • Sindrome delle gambe senza riposo
  • Sindrome premestruale
  • Sintomi dello scompenso cardiaco
  • Sperone calcaneare
  • Sprue tropicale
  • Tallonite
  • Trombosi venosa profonda.

Sintomi dei piedi gonfi

Quello dei piedi gonfi può essere definito in sé per sé già un sintomo, in quanto si manifesta proprio in seguito a patologie, condizioni e disturbi vari, proprio come quelli appena citati.

Al fine di capire quale sia la causa annessa a questo sintomo, bisognerà prima di tutto parlarne con un medico, o quantomeno informarsi sulla singola patologia, al fine di capire se è quella in proprio interesse. Il parere medico può aiutare a capire se l’origine può essere differente da una delle cause già citate.

Piedi gonfi in gravidanza

In fase gravidica, il microcircolo può andare fortemente a risentire del peso in continuo aumento, nonché degli sbalzi ormonali, per cui non è del tutto impossibile ritrovarsi con piedi e caviglie gonfie, ciò prevalentemente nella fase finale della gravidanza, ovvero nell’ultimo trimestre.

Al fine si scongiurare la comparsa del sintomo, è possibile seguire pochi e semplici consigli, che possono aiutare molto:

  • Riposare restare distese quanto più tempo possibile, servendosi di un cuscino da porre al di sotto delle caviglie, così da consentire il ritorno venoso.
  • Utilizzare, all’occorrenza, calze a compressione graduata, chiedendo sempre un parere medico.
  • Combattere la ritenzione idrica.
  • Assicurarsi di bene perlomeno 2 litri di acqua ogni giorno, oppure dei liquidi drenanti.
  • Effettuare massaggi, servendosi di oli essenziali alla lavanda ed al rosmarinocominciando dalle caviglie fino ad arrivare alle cosce.
  • Effettuare pediluvi adoperando acqua fredda con sale grosso all’interno.

E’ importante non sottovalutare la sintomatologia in gravidanza, in quanto può essere talune volte campanello di allarme di una complicazione definita preeclampsia, o più semplicemente gestosi, la quale va trattata in maniera immediata.

Diagnosi dei piedi gonfi

Laddove la sintomatologia dei piedi gonfi sia prolungata e nonostante si vadano ad effettuare dei pediluvi questa non sembra scomparire, allora è essenziale parlarne al proprio medico curante.

Questi saprà sicuramente scovare la causa all’origine, prevalentemente se si tratta di una patologia cronica, come nel caso di diabete, insufficienza venosa, infiammazioni articolare, problematiche renali e/o al fegato e linfedema, e passare in maniera immediata al trattamento più indicato. 

Possibili cure per i piedi gonfi

Per curare il sintomo dei piedi gonfi è necessario prima di tutto scovare quella che è la causa di base, nonostante sia possibile servirsi di alcune soluzioni atte perlomeno ad alleviarne i fastidi. 

Tra questi si classificano al primo posto massaggi e pediluvi, che sono da sempre quelli maggiormente adoperati. Al fine di intensificarne l’azione, è possibile servirsi di creme oppure gel, tenuti precedentemente in frigo in estate, fatti a base di principi attivi oppure estratti vegetali flebotonici e dal potere sgonfiante.

E’ possibile anche servirsi di calze, collant oppure gambaletti a pressione graduata, i quali consentono di riattivare la circolazione del sangue, così da contrastare qualsiasi gonfiore o stanchezza. In gravidanza, se si sta molto in piedi o seduti, oppure se si presentano problematiche circolatorie e rischi di trombosi, è meglio scegliere quelli terapeutici e contenitivi.

Ulteriori rimedi che possono rivelarsi utili per contrastare il sintomo sono:

  • alzare le gambe, portandole ad un’altezza che vada un po’ più su del cuore
  • quando ci si trova in posizione eretta, sollevarsi qualche volta sulle punte dei piedi, così da consentire il ritorno venoso e linfatico in alto.

Laddove i piedi gonfi vadano a manifestarsi in maniera costante ed insistente, si può andare ad agire con l’assunzione di integratori con funzione specifica, prevalentemente quella di consentire la circolazione, oppure con ulteriori prodotti dall’azione drenante.

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