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Olio di Semi di Zucca: che cos’è, proprietà, come utilizzarlo e controindicazioni

Olio di Semi di Zucca: che cos'è, proprietà, come utilizzarlo e controindicazioni

L’olio di sementa di zucca tende ad essere estratto mediante premitura gelida della sementa della stessa pianta di zucca. Tende ad essere un alimento peculiare nell’ambito culinario austriaco, croato e dell’Ungheria tanto che ad oggi presenta l’etichetta IGP.

L’olio di sementa di zucca pertanto ad oggi tende ad essere adoperato nel campo fitoterapico e nutrizionale.

Proprietà dell’olio di semi di zucca

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A seconda della tipologia dal quale viene estratta la sementa, variano le peculiarità nutrizionali. Per quanto concerne la struttura acidica risultano rilevanti i quantitativi di acidi grassi insaturi specialmente per quanto concerne l’acido oleico e linoleico mentre ridotti risultano i quantitativi di acidi linoleico.

Dunque, tale tipologia d’olio non presenta un elevato quantitativo di Omega 3. Per quanto concerne gli acidi grassi saturi troviamo il miristico ed il palmitico. Elevato è il quantitativo di Vitamina E. L’olio di sementa inoltre presenta le medesime peculiarità di ulteriori tipologie d’olio vegetale, ad esempio l’olio di soia ed arachidi.

Ciò nonostante, l’abbondante quantitativo di acido oleico e linoleico nonché di Vitamina E, donano all’olio di sementa elevate caratteristiche ipolipidemizzanti e di salvaguardia per quanto concerne le patologie aterosclerotiche, causa dell’elevato quantitativo di fitosteroli.

Utilizzi dell’olio di semi di zucca

Per quanto concerne le caratteristiche benefiche fitoterapiche circoscritte all’olio di sementa di zucca, vi sono elevati quantitativi di betasteroli similari al quantitativo di androgeni ed estrogeni. Essendo complessi lipofili, tali essenze rintracciabili internamente alla sementa di zucca sono elevate ugualmente all’interno dell’olio dal quale viene estratto.

Tali essenze risultano eccellenti al fine di ridurre i quantitativi di colesterolo, agevolando pertanto le sintomatologie connesse alla mancanza di estrogeni susseguenti al climaterio, affievolendo pertanto le sintomatologie connessa all’ipertrofia prostatica, conseguenza connessa alla potenzialità di interdizione per quanto concerne la trasformazione del testosterone sotto forma di diidrotestosterone e per quanto concerne l’intralcio della coesione fra ricevitori degli androgeni e del diidrotestorone.

Ricerche odierne hanno evidenziato che la somministrazione di 2 grammi di olio di sementa di zucca al dì per circa 12 settimane a soggetti femminili che entrano a 35 anni in fase di climaterio hanno identificato un elevato quantitativo di HDL congiunto ad una riduttiva compressione arteriosa. In aggiunta, un test connesso ai fastidi successivi al climaterio hanno evidenziato una rilevante agevolazione delle sintomatologie connesse alla mancanza estrogenica specialmente per quanto concerne l’abbassamento delle vampate di calore, del malessere alla cervice e della dolenza alle articolazioni.

Inoltre è stata studiata la funzionalità ipotensiva del medesimo olio paragonandola all’amlodipina e ciò ha evidenziato, nei topi, l’esito cardioprotettivo ed ipotensivo di tale tipologia d’olio, causa dell’incremento del riassunto di ossido nitrico. Test invece su soggetti coreani aventi un età che non supera i 53 anni e soggetti ad iperplasia prostatica benigna hanno evidenziato che l’utilizzo dell’olio di sementa di zucca utilizzato per circa 1 anno con una somministrazione pari ai 320 mg al dì ha avuto esiti efficienti anche congiuntamente alla somministrazione dell’olio di Serenoa repens.

Tutto ciò è stato poi sottoposto a paragone col complesso curato con il placebo oppure con l’olio di serenoa e non sono stati evidenziati esiti ottimali quanto quelli ottenuti precedentemente poichè non si è avuto un abbassamento del livello prostatico. Pertanto, i livelli sierici del PSA sono inferiori nel complesso che è solito somministrare gli oli congiunti evidenziando un miglioramento anche dello stato vitale successivamente ai 6 mesi di somministrazione.

Questo perchè laddove si somministrano i fitoterapici non in maniera congiunta si hanno notevoli miglioramenti per quanto concerne le sintomatologie prostatiche nel corso dei 90 giorni. Contrariamente, il decorso delle urine risulta positivo successivamente ai 6 mesi nel complesso che è solito somministrare l’olio di sementa di zucca e successivamente ai 12 mesi nel complesso che è solito somministrare l’olio di serenoa.

Risulta tuttavia fondamentale tenere a mente che tali test clinici devono essere presi con le pinze sino a che gli esiti non risultano approvati dagli specialisti del campo.

Controindicazioni sull’utilizzo dell’olio di semi di zucca

In quanto l’olio di sementa di zucca può essere ritenuto un compromesso totalmente naturale o comunque un integratore per quanto concerne la cura dell’ipercolesterolemia, la cura dell’ipertensione, delle sintomatologie connesse all’ipertrofia prostatica e dei fastidi connessi al climaterio. Ciò nonostante, risulta sempre consigliabile chiedere consulto specialistico.

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