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Epilobio: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Epilobio: che cos'è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

L’ epilobio risulta avere un elevato quantitativo di peculiarità benefiche, tra cui peculiarità antinfiammatorie ed antibatteriche, capaci di curare fastidi alla prostata e contrastare eventuali ulteriori malattie.

Che cos’è l’epilobio?

Noto anche col denominativo di garofanino di bosco, l’Epilobio rientra nel gruppo delle Oenotheraceae. Tale tipologia di pianta ha un fusto retto ed è capace di giungere ad un altura pari ai 2 mt. Il fogliame risulta essere lanceolato e alquanto prolungato. Posto sotto forma di spiga, presenta striature a cerchio che continuano anche ai lati.

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I boccioli, contrariamente, crescono a raspo e presentano una tonalità che si dirama dal rosso sino al magenta. Sovrastante alla pianta presente è una copertura di colore rossastro, la quale tralascia un centinaio di sementa, dando vita di conseguenza alla fecondazione. Tale fecondazione tende a formarsi ugualmente mediante il bulbo.

Proprietà dell’Epilobio

L’epilobio, data la funzione antiflogistica, cura le iperplasie della prostata andando ad agevolare la diuresi. In aggiunta, la presenza di miricetolo-3-0-beta-D-glucoronide, ha la capacità di proibire il rilascio di prostaglandine.

Data la presenza di tannini, l’Epilobio è capace di contrastare eventuali infezioni e dunque diminuire emoraggie, soprattutto nel caso in cui si presentino le mestruazioni. I tannini favoriscono, in aggiunta, la prosciugazione di secchezza in eccedenza, distendendo tessuti soffici e correggere i tessuti deteriorati, favorendo la cura di eventuali rossori della cute e di dissenteria.

L’epilobio deve le sue proprietà antinfiammatorie grazie anche alla presenza di un numero elevato di flavonoidi nella sua composizione.

Tale pianta, presenta peculiarità antinfiammatorie, data la presenza di flavonoidi. Utilizzi con Epilobio sono capaci di risolvere eventuali:

  • Disturbi gastrointestinali (tra cui dissenteria o stitichezza);
  • Dare tonicità per il sistema cardiovascolare;
  • Fastidi urinari;
  • Dilatazione della prostata;
  • Bruciature e lesioni;
  • Ulcere dello stomaco;
  • Irritazioni cutanee;

Utilizzi dell’Epilobio

Tale pianta erbacea tende ad essere adoperata nella fitoterapia per svolgere funzioni antinfiammatorie, calmanti, astringenti ed espettoranti, emollienti ed antiflogistiche.

Pertanto, tende ad essere adoperato per curare adenoma della prostata, di dissenteria, di catarro e arrossamenti alle vie aeree. Ottimale per trattare dermatiti, arrossamenti del cavo orale e dell’afte.

Nella fitoterapia odierna tende ad essere adoperato mediante la preparazione di infusioni e tinture madre. I dosaggi ne vedono un consumo pari a: 1,5,2 gr. di droga Epilobio all’interno di una tazza di acqua calda, con 40 gocce di Epilobio tintura madre da somministrare 2 volte al dì. Le zone adoperate risultano essere il fogliame e il bocciolo. Il fogliame giovane così come i germogli vedono il loro utilizzo sia previa cottura che crudi all’interno di insalate.

Controindicazioni dell’Epilobio

I dosaggi terapeutici non comportano effetti collaterali, eccetto se il soggetto non sia ipersensibile nei confronti di uno o più principi attivi presenti all’interno dell’Epilobio. Pertanto l’utilizzo di tale pianta risulta non consigliato a soggetti in fase di gestazione e/o allattamento.

Abitabilità dell’Epilobio

É possibile rintracciare Epilobio all’interno di suoli inumiditi e lievemente calcarei, su campagne e pascoli aventi terreni arsi, in quanto tale pianta si forma nelle selve specialmente durante i periodi susseguenti alle combustioni.

Storicità

In passato, il continente Americano coglieva i germogli di tale pianta al fine di porli all’interno di verdure crude e assumerli sotto forma di pietanza unica poichè estirpati nel corso della primaria fase vitale.

Ulteriore fonte vitaminica sono i boccioli di Epilobio, ricchi di vitamina C e Vitamina A, contrariamente allo stelo che tendeva ad essere adoperato al fine di preparare pomate da porre su eventuali recisioni e lesioni. Questo perchè ne agevola l’uscita di pus nocivo velocizzandone la guarigione.

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