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Erica: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Erica: che cos'è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

L’ Erica risulta essere un arbusto ottimale per la cura di arrossamenti urinari, eventuali cistiti, uretriti e litiasi uratica. Molteplice sono le funzioni che essa è capace di svolgere come funzioni diuretiche, antisettiche, antinfiammatorie, astringenti ed antireumatiche.

Che cos’è l’Erica?

Nota col denominativo di Brugo, la pianta officinale d’Erica risulta rientrante nel gruppo delle Ericacee. Presenta un tronco legnoso alquanto ricco di rami, liscio e snervato. Il fogliame presenta una conformazione appuntita, opposta ed scambievole. I boccioli si presentano di tonalità violacea, rosastra e bianca. Sono d’infiorescenza preminente.

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Proveniente dal continente Sud Africano e dallo Stato Italiano, tale pianta officinale nasce nelle aree laddove la temperatura risulta essere gelido/temperata. Temperatura infrequente nell’area degli appennini nonchè completamente mancante nelle zone del sud e delle isole.

Il denominativo Calluna sta a significare pulire. Tale termine si riferisce all’utilizzo, che nei tempi passati, si faceva delle ramificazioni di tale pianta officinale per la realizzazione delle scope.

Proprietà dell’Erica

L’Erica, data la funzione diuretica, la rendono ottimale per la rimozione urea, di acido urico e tossine all’interno dell’organismo.

Pertanto, tende ad essere utilizzata per combattere eventuali problemi di ritenzione idrica o per soggetti aventi problemi di peso e che quindi necessitano di una rilevante rimozione di tossine dall’organismo. Per di più, date la funzione sedativa, risulta ottimale per combattere problemi d’insonnia, data la presenza di flavonoidi.

Utilizzi dell’Erica

Tale pianta officinale vede varie sezioni adoperate per svolgere determinate funzione. I boccioli, difatti, tendono ad essere adoperati per svolgere funzione astringente e antisettica contrariamente alla ramificazione, adoperata perché avente al suo interno proantociani, e dunque capace di svolgere funzione antiossidante. Adoperata nella fitoterapia internamente date le peculiarità diuretiche, astringenti, antibatteriche ed antispasmodiche, contrariamente agli utilizzi esterni che la vedono adoperata data l’azione antisflogistiche per quanto concerne arrossamenti della cute e della mucosa orale.

Tale pianta officinale tende ad essere adoperata per la preparazione di tisane o per la preparazione di tinture madre, oleolito e macerati glicerici. Le tisane risultano ottimali da essere utilizzati per tonificare la muscolatura e devono essere usati all’interno della vasca da bagno. Basta difatti utilizzare all’incirca 2 g. di tale pianta all’interno di una tazza d’acqua e far bollire per circa una 10ina di minuti.

Contrariamente alla tintura madre, la quale tende ad essere utilizzata sotto forma di antibatterico e di diuretico. Basta difatti somministrare circa 30 gocce. L’oleolito a base di Erica risulta ottimale per contrastare arrossamenti cutanei contrariamente ai macerati glicerici i quali sono ottimale per combattere e curare problemi di cistiti e uretrite. Basta difatti somministrare per 3 volte al dì all’incirca 50 gocce all’interno di un po d’acqua. Tale pianta officinale tende ad essere adoperata ugualmente come farmaco a base di fiori di Bach.

Controindicazioni

Risulta assolutamente sconsigliato l’utilizzo di tale pianta officinale nel caso in cui il soggetto abbia problemi di carenza epatica ed ipersensibilità nei confronti di alcuni composti presenti al suo interno e nel caso in cui il soggetti si trovi in fase di gestazione e/o allattamento. Pertanto, dosaggi eccessivi potrebbero fomentare l’intestino.

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