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Centaurea: che cos’è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Centaurea: che cos'è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

La centaurea è una pianta erbacea, annuale o biennale, appartenente alla famiglia delle Gentianaceae.

Il suo nome scientifico è Centaurium erytraea. Erytaea viene dal greco e vuol dire “rosso”, quale è il colore dei suoi fiori; Centaurium, invece, fa riferimento al Centauro Chirone, simbolo della medicina nel mondo antico. Secondo la mitologia greca, infatti, Chirone avrebbe utilizzato proprio la centaurea per guarire il piede feritogli da ercole durante con una freccia avvelenata.

A parlarne furono gli stessi Plinio e Discoride durante il I secolo d.C., tramandandone le proprietà agli eredi Galli, permettendone la sopravvivenza, poi, durante il Medioevo, fino a farla pervenire a noi.

Che cos’è la Centaurea?

La centaurea è un genere di piante per lo più erbacee, a fiori rossi, blu, gialli o bianchi disposti in capolini, con circa cinquecento specie in prevalenza mediterranee, dell’Asia temperata e dell’Africa settentrionale.

Le più comuni contauree sono: il fiordaliso dai fiori blu (Centaurea cyanus) che cresce nei campi di grano; l’erba della Madonna (Centaurea solstitialis); la mugnaia (Centaurea cineraria) bianca e coltivata spesso nei giardini, come le ambrette; la centaurea maggiore (Centaurea centaurium), comune nei boschi montani e un tempo usata per curare le malattie di stomaco.

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In questo caso stiamo parlando di Centaurea erytraea, la quale si adatta a qualsiasi ambiente, di montagna, pianeggiante o marittimo che sia.

Essa non raggiunge altezze superiori ai 60 cm e non scende mai al di sotto dei 10 cm. E’ dotata di una radice fittonante, ossia più sviluppata nella zona centrale piuttosto che nelle ramificazioni laterali. Il suo fusto è glabro ed è dotato di quattro spigoli, dai quali si dipartono rami paralleli soltanto nella zona superiore. Le foglie sono di colore verde e formano una rosetta con picciolo corto e a forma di lancia rovesciata.

L’infiorescenza è racemosa da cui, a diverse altezze, si diramano i fiori. Questi ultimi possono essere di colore rosa, pallido o intenso, o bianchi ed hanno la forma di un imbuto. Generalmente i primi fiori tra la primavera e l’estate.

Il frutto non è altro che una capsula a forma di cilindro, del diametro di circa 10 mm. I semi contenuti nei frutti, infine, hanno un aspetto retato e sono di colore scuro.

Proprietà e benefici della centaurea

La centaurea svolge numerose azioni benefiche per il nostro organismo, gli antichi Galli, ad esempio, la utilizzavano per guarire le ferite dei morsi di serpente.

Grazie ai principi attivi che contiene, tra cui troviamo sicuramente: flavonoidi, acidi grassi, fenolici, triterpeni, steroli, alcaloidi, glicosidi, triterpeni, steroli e sostanze amare.

Grazie a quest’ultime, tale pianta viene largamente utilizzata in fitoterapia. Essa, infatti, stimola la secrezione di succhi gastrici e favorisce la digestione. In tal modo può tornare utile contro i disturbi dello stomaco, l’atonia gastrointestinale, difficoltà digestive, dispepsia, meteorismo ed insufficienza epatica. Poi, per le sue proprietà aperitive, è anche ottima per la stimolazione dell’appetito.
Su questi principi si basa il vermuth, un liquore che stimola la digestione.

In medicina popolare, inoltre, si attribuisce alla centaurea un’azione febbrifuga, simile a quella del chimino. Tant’è che cura la febbre e la malaria.

Grazie al suo contenuto di genziana (un composto alcaloide), in aggiunta, essa ha delle proprietà antinfiammatorie.

Oltre a ciò, non bisogna dimenticare anche le altre proprietà che possono essere attribuite alla centaurea, tra cui quelle: sedative, antibatteriche, toniche, astringenti, antisettiche (su ferite atone), antiputridative, antiscorbutiche, carminative e cicatrizzanti.

Infine, tale pianta è utile contro la caduta dei capelli, contro i pidocchi e per la tutela del corretto funzionamento del fegato (azione colagoga).

Modalità d’uso della centaurea

La centaurea può essere destinata ad un uso sia interno che esterno, sotto-forma di:

  • Infuso, per il quale è necessario un grammo di fiori secchi di centaurea, da mettere in ammollo in una tazza d’acqua bollente per circa dieci minuti. L’infuso può essere consumato fino a tre volte al giorno e, generalmente, si consiglia di farne uso mezz’ora prima dei pasti per beneficiare appieno delle sue proprietà contro l’inappetenza. Dato il sapore amaro, è possibile zuccherarlo. Il consumo assiduo di infuso di centaurea non può durare più di dieci giorni.
  • Impacco, da applicare sui capelli eseguendo due frizioni al giorno, per combattere i pidocchi ed arrestare la caduta dei capelli. Per prepararlo è necessario mettere in ammollo 50 grammi di fiori secchi in un litro d’acqua e far bollire il tutto per circa tre minuti.
  • Tintura madre, della quale bisogna versare tra gocce in un bicchiere d’acqua. Generalmente deve essere consumata circa tre volte al giorno.
  • Compressa da 0,25 grammi da assumere durante i pasti.
  • Lozione, da applicare su ulcere, ferite atone, e sul cuoio capelluto per contrastare la caduta di capelli.
  • Vino, nel quale si devono versare 60 grammi di centaura per ogni litro, da lasciar macerare per otto giorni e poi filtrare. Può tornare utile contro l’anemia e durante le convalescenze.

Controindicazioni della centaurea

In caso di consumo eccessivo di centaurea si potrebbero avere effetti collaterali quali vomito, diarrea ed irritazione del tratto digestivo.Inoltre, se ne sconsiglia l’assunzione in caso di gravidanza e allattamento.

 

 

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