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Brionia: che cos’è, a cosa serve, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Brionia: che cos'è, a cosa serve, proprietà, utilizzi e controindicazioni

La Brionia è un particolare tipo di pianta appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae particolarmente conosciuta per il suo elevato grado di tossicità anche se dalle sue radici e foglie si riescono ad estrarre principi attivi particolarmente indicati per il trattamento di varie tipologie di stati infiammatori dell’ organismo.

Non fatevi ingannare dai colori e dalle sinuose forme di questo vegetale perché è altamente pericoloso e può arrecare gravi danni al corpo umano. Ma niente paura perché leggendo questo breve articolo potrete conoscere tutto su questa affascinante pianta! Scopriamo ora qualcosa in più!

Che cos’è la Brionia?

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La Brionia è una pianta appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae tipica dell’ Europa Nord-Occidentale e delle Regioni del Nord conosciuta più comunemente con il soprannome di “rapa del diavolo” o “mandragora inglese”.

E’ possibile osservare due tipologie di questo vegetale:

  • Brionia Alba, è quella più comune e conosciuta come B. Bianca
  • Brionia Cretica o Rossa

La Brionia Alba è un’ infiorescenza che può raggiungere i 4 metri di altezza, caratterizzata da uno stelo solido e robusto ricoperto da una lieve “peluria“,  fiori di color giallognolo- biancastro e come frutti delle bacche color nero pece; ricordiamo che è la radice a rappresentare la parte velenosa alla quale bisogna prestare molta attenzione.

La Brionia Cretica invece è una pianta perenne riconoscibile per le sue foglie alternate con fiori di color verdastro-giallognolo e come frutti delle bacche di color rossastro. Il fusto è meno imponente della precedente specie con una lunghezza che può variare dai 2 ai 4 metri. E’ tipica dell’ Europa Centrale e Meridionale e si suddivide a sua volta in 2 sottospecie:

  • B. Cretica comune
  • B. Cretica “sicula”

Proprietà e Controindicazioni della Brionia

Quello che caratterizza questa infiorescenza è la presenza di principi attivi altamente nocivi e dannosi per l’ organismo contenuti nei frutti e nella radice, come:

  • leicitine
  • acidi grassi
  • fitosteroli
  • glucosidi
  • triterpeni

Ingerire le bacche o altre parti della pianta può provocare gravi danni come :

  • vomito
  • diarrea
  • spasmi
  • paralisi, se assunta in dosi elevate
  • coliche
  • sangui nelle deiezioni
  • irritazione dell’ apparato gastro-intestinale
  • mal di testa
  • febbre
  • svenimento
  • irritazioni cutanee, rush e bolle purulenti

Nei casi peggiori, sopratutto se il soggetto presenta una particolare predisposizione o è affetto da altre patologie, le conseguenze possono essere l’asfissia e la morte.

Tuttavia nonostante l’appurata tossicità dell’ arbusto è possibile  estrarre molecole e principi attivi che vengono particolarmente adoperati nelle cure omeopatiche.

La Brionia Alba è ricca di sostanze che agiscono sul nostro organismo come calmieri, riequilibrando gli squilibri presenti ed esercitando un effetto benefico sui vari stati infiammatori; gli estratti del vegetale sono quindi utilizzati nel trattamento di :

  • patologie della cute, dermatiti ..
  • secchezza delle mucose
  • stati infiammatori generici
  • febbre
  • sudorazione eccessiva
  • stress
  • nevralgie
  • mal di testa
  • infiammazione dell’ apparato gastro-intestinale
  • dolori ossei e muscolari
  • vertigini
  • congestione dell’ apparato respiratorio

Trattamento a base di Bironia

La Bironia può essere utilizzata solo se correttamente trattata , sfruttando le radici e le foglie che dovranno essere soggette a procedimenti chimico-fisici come diluizioni e dinamizzazioni capaci di estrapolare solo le sostanze benefiche.

E’ necessario però consultare un medico o il proprio erborista di fiducia che potranno consigliarvi circa le dosi e le modalità di assunzione delle gocce frutto della tintura delle radiciDiffidate da prodotti sconosciuti e di dubbia provenienza perchè la pianta è velenosa, e un cattivo prodotto o un errato trattamento della materia prima può causare gravi danni all’ organismo.

E’ fortemente sconsigliato preparare rimedi fai da te seguendo ricette o consigli trovati in Internet.

Nel caso in cui doveste ingerire bacche, foglie o altre parti dell’arbusto è necessario svuotare l’intestino, perciò se ve ne accorgete in tempo cercate di vomitare e correte all’ ospedale dove si procederà con una lavanda gastrica e con la somministrazione di carbone attivo .

Nei casi peggiori nei quali si manifestano spasmi acidosi metabolica la prassi prevede la somministrazione del Diazepam e del Bicarbonato di Sodio per via endovenosa. Inoltre è necessario tenere sotto controllo le funzionalità renali respiratorie siano nella norma verificando colore e consistenza delle deiezioni e il valore di ossigeno nel sangue, che se troppo basso impone la necessità di procedere con la somministrazione si ossigeno.

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