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Tiglio: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Tiglio: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Risultante essere un arbusto alquanto di lunga vita rientrante nel gruppo delle Tiliaceae, il tiglio presenta caratteristiche peculiari dato il fogliame ed i boccioli. Risulta ottimale per essere adoperato nel campo della fitoterapia al fine di contrastare problemi di assopimento, irritabilità e fastidi della respirazione.

L’arbusto del Tiglio

Arbusto di elevata grandezza, è il Tiglio, il quale presenta uno stelo ponderoso ed un basamento ricco di polloni. Ha una criniera allargata, ramificata e avente conformazione tonda. Il tegumento nasce levigato e tende ad avere scrostature nel corso degli anni. Il fogliame alternato presenta un basamento fisso ed una cima appuntita.

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I boccioli profumati, presentano 5 petali ed una coroncina di tonalità gialla. Hanno fili molteplici e fissi sul basamento con molteplici ciocche. Si raggruppano in 3 sezioni con infiorescenze denominate antele. Quest’ultime tendono ad essere salvaguardate da una lamina sottile di foglie di forma ovale aventi una tonalità verdastra la quale resta come una ventola la quale favorisce lo spostamento del prodotto. Tali antele risultano essere dunque delle nocole di conformazione ovoidale con un’area colma di peluria ed un nocciolo ligneo e consistente detto carcerulo.

Proveniente dal continente Europeo e dal Caucaso, il Tiglio si propaga lungo le colline e non si sviluppa sui monti.

Il denominativo è legato alla particolarità delle foglie, la quale agevola l’estensione dei prodotti. Tale arbusto tende ad essere adoperato per praticare rituali e arcane commemorazioni in epopee del nord, specialmente decantate dalle comunità primitive germaniche. Questo perchè risulta essere un arbusto sacro avente la capacità di sopravvivere per svariati anni, pertanto si ritiene un arbusto longevo. Nelle epopee di Filemone e Bauci, il marito diviene una quercia, mentre la donna diviene un tiglio armonioso. Probabilmente, proprio data tale leggenda laddove si narra un rapporto amoroso e blasfemo per le nature divine.

Per tale motivazione tale arbusto divenne l’incarnazione dell’amorevolezza maritale. Ulteriore racconto grecale narra della ninfa Filira, la quale risiedeva nell’Isola del Ponto Eusino. Una giornata Crono si congiunse a Filira sebbene, scoperto dalla moglie Rea, divenne un maschione che si discostò su di un cavallo. Nel momento in cui Filira generò un figlio, si rese conto che l’infante, Chirone, aveva il corpo metà umano e metà animale. Ebbe risentimento e domandò al papà di trasformarsi in arbusto e per tale motivazione l’arbusto prese tale denominativo. Il popolo greco diedero vita alla leggenda di Filira poichè tale arbusto invoca l’indole femminile, difatti il popolo greco definiva Filira venerata ad Afrodite.

I ligneo biancastro o rosa, sebbene abbia ridotta continuità e sia abbarbicato dagli anobi, tende ad essere adoperato per i complementi di arredo, i pulsanti del piano, le matite, i fiammiferi, la carta, ecc.. Questo perchè le fibre del tegumento tendono ad essere adoperate per produrre tappetino e corde. I boccioli, alquanto odorosi, tendono ad essere colpiti dai volatili (come le api) le quali producono un peculiare miele. Il corrispettivo profumo tende inoltre ad essere adoperato in ambito culinario al fine di insaporire dolciumi e sciroppi.

Proprietà

All’interno del fogliame e dei boccioli rintracciabili sono i flavonoidi, le cumarine, gli oli essenziali, i mucillagini, gli zuccheri e i tannini e tendono ad essere adoperati nel campo della fitoterapia al fine di contrastare problemi di insonnia, tachicardia, irritabilità e dolenza alla testa, causa di agitazione ed esaurimento, poiché eseguono funzione distensiva sulla circolazione, causando una riduzione della pressione, alquanto consentita durante la fase di gestazione, fase di nutrimento del neonato e nel caso in infanti.

Inoltre presenta caratteristiche distensive ed ansiolitiche e tende ad essere adoperato sotto forma di integratore per combattere problemi di insonnia. Risulta essere un arbusto alquanto adoperato per contrastare fastidi della respirazione degli infanti e delle persone mature, poichè la presenza di mucillagini svolge azione mucolitica ed antinfiammatoria alquanto ottimale per contrastare tosse e muco.

Lo stesso gemmoderivato tende ad essere adoperato per svolgere funzione analgesica e calmante per il sistema neurovegetativo, nonché funzione ipotensiva per il flusso circolatorio, cardiopalmo ed ipotensione, causa di agitazione ed esaurimento. In aggiunta risulta essere un ottimale antispasmodico benevole specialmente per l’intestino e per combattere problemi causa di sindrome dell’intestino irritabile.

Utilizzi del tiglio

Uso interno

Sotto forma di decotto, ponendo un cucchiaio di fogliame e bocciolo di tale arbusto all’interno di una tazza di acqua. Bisogna porre il composto all’interno di acqua rovente e spegnere la fiamma. Porre un coperchio e portare ad infusione per circa dieci minuti. Depurare il decotto ed abbeverarsi specialmente se il soggetto ha problemi di cardiopalmo, bradicardia ed esaurimento. Ottima da bere precedentemente al coricarsi al fine di avvalersi della funzione distensiva ed antidolorifica.

Per la preparazione del macerato glicerinato, assumendo dalle 30 alle 50 gocce durante la prima mattinata e dalle 40 alle 50 gocce durante il primo pomeriggio, distante dal consumo di pietanze.

Sotto forma di Tintura madre assimilando dalle 30 alle 40 gc precedentemente al coricarsi.

Uso esterno

Doccia a base di Tiglio: il decotto, avente un elevato quantitativo di olio essenziale, congiuntamente ad acqua. Svolge azione calmante ottimale per contrastare problemi di insonnia ed esaurimento.

Applicazioni a base di Tiglio sul bulbo oculare: capsule di stoffe bagnate di decotti a base di tiglio e porre superficialmente al bulbo oculare attenuando l’affaticamento, l’arrossamento e le borse inferiormente al bulbo oculare.

Liquido a base di tiglio: adoperato sotto forma di tonificante, successivamente alla depurazione della faccia, il decotto risulta essere un ottimale disintossicante per il derma, in quanto rilassa le rughe e coopera per contrastare arrossamenti della cute.

Controindicazioni

Il Tiglio non presenta peculiari avvertenze per quanto concerne l’uso, fatta eccezione per i pazienti affetti da ipersensibilità ed allergie a tale arbusto. Pertanto, per tali soggetti risulta assolutamente vietato l’uso del tiglio in quanto comporterebbe effetti evacuativi ed orticaria.

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