La sindrome di Cotard è una malattia psichiatrica rara, dove l’individuo che ne è soggetto, pensa fermamente di essere morto. Ad oggi non è stato chiarito ancora del tutto il perché questa insorga, anche se si è osservata una disfunzione di una parte dell’encefalo, soprattutto la zona tra lobo frontale e lobo parietale, implicata nella trasduzione delle emozioni.
Il soggetto con sindrome di Cotard si “imbatte” in deliri di negazione cronica, per quanto riguarda la sua esistenza. Si può quindi dire che questi non possiede nessuno stimolo emozionale, e di conseguenza, la sua coscienza, spiega il tutto convincendolo ad essere morto, oppure al fatto di non possedere più alcun organo interno.
Le terapie ad oggi esistenti, a base farmacologica, associate alla psicoterapia, permettono di meglio gestire i sintomi della patologia. Laddove si riscontrassero casi più gravi, il medico può anche consigliare una terapia elettroconvulsiva.
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Che cos’è la sindrome di Cotard?
Come già accennato, la sindrome di Cotard è una rara patologia psichiatrica, dove il soggetto coinvolto risulta fermamente convinto di essere morto o di essere privo di organi interni vitali, al punto di negare in maniera totale la propria vita.
Da questa forte convinzione, difesa senza alcun ombra di dubbio, nascono gravi difficoltà, soprattutto nel trovare un senso alla vita. Progressivamente, il soggetto in questione, si abbandona a se stesso, non curandosi più, ma sviluppando anzi degli istinti suicidi.
Lo sapevi?
La sindrome di Cotard è nota anche sotto altri differenti nomi, quali: “sindrome dell’uomo morto” o “sindrome dei cadaveri che camminano“, dall’inglese “Walking Corpse Syndrome”.
Il neurologo francese Jules Cotard, da qui il termine, fu il primo che, nel 1889, descrisse la sindrome definendola “le délire de négation” ovvero delirio di negazione. Egli descrisse per la prima volta Mademoiselle X, nome di fantasia, la quale affermava di non avere alcune parti del corpo e di essere dannata a vita.
Come già affermato, la sindrome di Cotard risulta essere una malattia molto rara, e per questo con scarse documentazioni. I casi descritti ad oggi sono soltanto un centinaio, e tutti legati a disturbi psichiatrici, forte compromissione cerebrale organica e scorsi episodi maniaco-depressivi.
Diagnosi della sindrome di Cotard
La diagnosi della sindrome di Cotard viene fornita da uno psichiatra specialista.
Questi, al fine di meglio capire l’entità della malattia e stabilire quindi un corretto piano per intervenire, fa dei colloqui con il soggetto in questione e con i suoi famigliari, cosicché da meglio inquadrare il quadro sindromico e il livello generale di compromissione.
Questi colloqui hanno inoltre lo scopo di trovare collegamenti a questo disagio del soggetto, ed attribuirgli poi dei fattori che lo causano ed aiutano a portarlo avanti.
Cause della sindrome di Cotard
Le cause scatenanti della sindrome di Cotard non sono state ancora chiarite del tutto, anche se si è pensato che alla radice vi possa essere un blocco patologico delle fibre nervose, le quali mettono in comunicazione le zone sensoriali al centro emozionale. Questo potrebbe essere anche legato alle lesioni o atrofie cerebrali del lobo medio frontale o del lobo parietale. Prevalentemente si è però osservato che il paziente presenti la disfunzione dopo:
- traumi cranici
- tumori cerebrali
- gravi insufficienze mentali
- demenza
Mediante test diagnostici con immagini, come ad esempio la TAC, si è osservato che il cervello del soggetto con sindrome di Cotard è molto somigliante a quello di un soggetto sotto anestesia o che sta dormendo, mentre il lobo frontale e quello parietale risultano analoghi ai soggetti in coma vegetativo.
Possibili cure alla sindrome di Cotard
La sindrome di Cotard si può trattare mediante medicinali antidepressivi ed antipsicotici, in associazione a sedute psicoterapiche. Durante questo percorso vengono coinvolti anche i familiari, visto che il soggetto oltre a non essere autonomo, non realizzi i fattori responsabili dello sviluppo e tenuta del disturbo.
Il soggetto con sindrome di Cotard deve essere inoltre sempre monitorato dal medico al fine di mostrare possibili miglioramenti o peggioramenti generali della condizione clinica.
Nei casi più gravi si è resa necessaria una terapia elettroconvulsiva, atta a connettere le fibre nervose coinvolte nella risposta emotiva agli stimoli sensoriali.