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I semi di canapa sono degli alimenti di origine vegetali che provengono dai pese orientali. Da sempre sono considerati un prodotto povero ma ultimamente sono stati rivalutati per le diete vegane.
Tali semi, infatti, posso essere utilizzati sia sotto forma di integratori, crudi o cotti. Ma vediamo nei dettagli tutti gli utilizzi e i valori nutrizionali.
Classificazione dei semi di canapa
La canapa un tempo si riteneva fosse divisa in specie invece questa è suddivisa in sottospecie o varietà. La canapa appartiene ad un gruppo di piante cannabaceae e in base alla classificazione si possono distinguere. La più comune è la canapa indiana non coltivabile in Italia.
Quest’ultima è molto note per le sue proprietà stupefacenti e viene utilizzata come narcotico ( ovviamente vietato dalla legge italiana). Inoltre, in forma oleosa la canapa indiana contiene dei fitocannabinoidi totalmente assenti nella specie sativa. La canapa sativa, infatti, è usata per la produzione di tessili, mangimi e anche nel settore dei biocombustibili.
Valori nutrizionali
I fiori di canapa appartengono alla categoria della frutta secca che ai cereali. I semi di canapa si posso assumere da soli anche in varie ricette, tra cui, primi piatti e insalate. Tali semi vengono usati tantissimo nelle cucine etniche.
Se vengono premuti è possibile ottenere anche dell’olio dal gusto simile a quello della nocciola. Ciò che avanza da questo processo è utile come mangime per animali. I semi di canapa sono un alimento ricco di vitamine utili al nostro organismo e il loro contenuto nutrizionale è molto basso.
Gli acidi grassi contenuti nel suo interno sono del tutto polinsaturi e la presenza di vitamine E è davvero notevole. La presenza, inoltre, di ω3 ed ω6 aiuta a mantenere sotto controllo il colesterolo cattivo, ma anche l’ipertensione. Infine, nei semi di canapa troviamo molte fibre che sono ancora più presenti se quest’ultima si presenta decortificata.
