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Ritardo Mestruale: che cos’è, cause, sintomi e cosa fare

Ritardo Mestruale: che cos'è, cause, sintomi e cosa fare

Le mestruazioni sono la fase del ciclo mestruale in cui si sfalda la mucosa dell’endometrio (ossia la parete interna dell”utero) e si da vita a perdite di sangue dalla vagina.
Il sanguinamento avviene ogni mese e dura all’incirca sette giorni: potrebbe essere meno abbondante nei primi ed ultimi giorni e più copioso nella fase centrale.

Generalmente le mestruazioni compaiono 14 giorni dopo l’ovulazione. Infatti, durante essa l’utero si prepara ad accogliere l’ovulo eventualmente fecondato in un ambiente adatto biologicamente, e lo fa costituendo uno strato mucoso.
Qualora l’ovulo non dovesse essere fecondato, l’utero deve rimuovere lo strato mucoso creato, e lo fa attraverso le mestruazioni.
La prima mestruazione segna l’inizio della pubertà; l’ultima l’inizio della menopausa.

Il tempo che intercorre tra una mestruazione e l’altra prende il nome di ciclo mestruale, che generalmente dura 28/30 giorni (per le donne in età fertile è possibile che duri di meno o di più ma che sia lo stesso regolare).

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Si ha un ritardo mestruale nel caso in cui le mestruazioni compaiano nei giorni successivi a quello previsto (una volta stabilito l’andamento e la regolarità del proprio ciclo).

Cause del ritardo mestruale

Naturalmente, la causa più plausibile di ritardo del ciclo mestruale è la gravidanza, ma non bisogna allarmarsi, perchè non è l’unica. Analizziamo nel dettaglio tutte le possibili cause di un ritardo delle mestruazioni.

Gravidanza

Generalmente il corpo della donna in gravidanza invia dei segnali inconfondibili: nausea, aumento del seno, stanchezza perenne e, ovviamente, ritardo delle mestruazioni.
Tuttavia, siccome tali sintomi potrebbero verificarsi non immediatamente ma a gravidanza già inoltrata, si consiglia sempre di effettuare un test di gravidanza in caso di ritardo, per escludere tale ipotesi con sicurezza.

Se non si è sicuri del risultato del test lo si può ripetere dopo sette giorni.

Stress

Lo stress, oltre che condizionare l’andamento della nostra vita quotidiana ed il nostro umore, può avere delle conseguenze anche sul ciclo mestruale. Esso infatti, influisce proprio sull’ipotalamo, e quindi comporta uno squilibrio ormonale determinato da fattori psicologici come vita frenetica, ansia, affaticamento e shock emotivi

Sindrome dell’ovaio policistico

La sindrome dell’ovaio policistico comporta l’ingrossamento del normale volume delle ovaie e favorisce la comparsa sulla loro superficie di piccole cisti.
La sindrome dell’ovaio policistico si può riconoscere anche perchè accompagnata da altri sintomi quali: obesità immotivata, acne, crescita senza controllo dei peli.
Il ritardo determinato da questo sindrome potrebbe anche comportare la mancanza di mestruazioni per mesi.
Esiste una terapia, tuttavia, che varia a seconda delle condizioni di sviluppo della sindrome, che può essere a base di pillola anticoncezionale o altri farmaci

Malattie croniche

Ci sono alcune malattie, anche comuni, che potrebbero alterare la regolarità del ciclo mestruale: influenza; disturbi della tiroide (funzionamento scarso o eccessivo) che comportano sbalzi ormonali; malfunzionamento dell’ipofisi (adenomi, insufficienza funzionale) che genera oligomenorrea, iperprolattinemia.

Farmaci

Ci sono alcune categorie di farmaci che, determinando uno sbalzo ormonale nell’organismo, possono ritardare l’arrivo delle mestruazioni.

Tali farmaci sono: antidepressivi, antiepilettici, antipsicotici, e cortisonici. 

Talvolta è possibile che si verifichino ritardi anche dopo la sospensione della pillola contraccettiva non graduale. Generalmente, nonostante il ritardo il ciclo ricomincerà autonomamente quando il corpo ristabilisce il suo ritmo naturale

Squilibri dell’alimentazione

L’inizio del ciclo mestruale, così come la regolarità dei flussi successivi, dipendono in parte dal giusto equilibrio nell’organismo tra massa magra e massa grassa.
Il ciclo può essere bloccato anche da perdita/aumento di peso repentini; tant’è che nelle persone con disturbi alimentari non hanno le mestruazioni per molto tempo.

Menopausa

Talvolta l’assenza prolungata di mestruazioni (escluse tutte le cause precedenti) può essere sintomo di menopausa.
Per accertare tale condizioni saranno necessari degli esami del sangue

Sintomi del ritardo mestruale

Nel caso in cui nell’arco di un anno una donna abbia poche volte il ciclo mestruale si parla di oligomenorrea.
Se, invece, il ciclo non si presenta per molti mesi di seguito si parla di amenorrea secondaria. 
Se il ciclo semplicemente non viene più per un periodo di tempo abbastanza lungo, si parla di amenorrea.

Oltre all’evidente mancanza di mestruazioni, il ritardo del ciclo può essere accompagnato da altri sintomi:

  • perdita di muco biancastro dalla vagina
  • perdite vaginali di colore marrone scuro e di consistenza solida
  • flusso presente ma molto scarso; in questo caso si parla di ipomenorrea che potrebbe essere causata da una carenza di ferro

Il ritardo deve diventare un campanello d’allarme e preoccupare nel momento in cui è frequente; in tal caso si consiglia di contattare il proprio ginecologo.

Cosa fare in caso di ritardo mestruale

La prima cosa da fare è analizzare il ritardo: bisogna capire se è un evento occasionale o persistente; nel secondo caso sarebbe necessaria, infatti, una consulenza ginecologica per capire come risolvere il problema. Generalmente il ginecologo analizza i dosaggi ormonali, analizza il sangue e fa l’ecografia pelvica.

Se le mestruazioni sono molto dolorose, dopo essere arrivate in ritardo, potrebbe essere preoccupante; regolarizzarle comporterebbe anche eliminare il dolore

In caso di flusso abbondante, inoltre, esistono dei flussi in grado di ridurlo.
La pillola anticoncezionale è ottima per regolarizzare le mestruazioni.

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