In seguito ad una puntura di ape viene trasmesso un agente venefico, tipo tossine e così via, all’interno dell’organismo umano. In seguito a ciò si proverà bruciore, dolore e gonfiore, e nei soggetti con particolare ipersensibilità, anche reazione allergica.
I soggetti che non lamentano ipersensibilità, noteranno la scomparsa della lesione nel giro di 1 o 2 giorni. Una volta effettuata la puntura, a dispetto della puntura di altri insetti, il pungiglione dell’ape andrà ad ancorarsi alla cute, sovente insieme alla sacca velenifera.
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Sintomi della puntura di ape
In seguito ad una puntura di ape è possibile avvertire una reazione allergica, talvolta anche violenta, in quanto può provocare a sua volta uno shock anafilattico. I sintomi che ne convengono sono alquanto gravi, e tra questi abbiamo:
- Viso gonfio
- Labbra gonfie
- Lingua gonfia
- Difficoltà respiratorie
- Vertigini.
La pressione arteriosa va calando, lasciando spazio a:
I sintomi sopra elencati però non si manifestano necessariamente in seguito ad ogni puntura di ape, ma, al contrario, i sintomi possono essere pure molto leggeri.
Nella fase iniziale, la persona colpita avvertirà un dolore forte e bruciore nell’area intaccata, con susseguente arrossamento cutaneo, gonfiore e prurito. Potrà manifestarsi anche un rialzamento nell’area colpita, ma anche un segnetto dal colore bianco, posto lì dove l’ape ha posto il suo pungiglione, bucando la pelle.
In genere queste manifestazioni di sintomi guariscono nel giro di qualche giorno, però, nel momento in cui non dovesse essere così, è importante recarsi dal proprio medico di base o farmacia, per un parere da esperto.
Cosa fare in caso di puntura di ape
Nel caso in cui non si noti alcuna reazione allergica in seguito a puntura di ape, si possono alleviare i sintomi al seguente modo:
- Eliminare il pungiglione d’ape:
➜ velocemente, e quindi nei primi 20 secondi, così da evitare aggravamenti;
➜ munirsi di carta di credito o lama smussata, effettuando una pressione con le dita. - Pulire l’area
- Effettuare impacchi freddi, anche mediante ghiaccio
- Utilizzare farmaci per punture d’insetto
- Avvalersi di rimedi fitoterapici.
Cosa NON fare per la puntura di ape
In caso di puntura di ape è però importante evitare di fare alcune mosse sbagliate, tra le quali:
- Rompere la sacca del veleno, processo usuale per chi adopera le pinzette
- Grattare sul pomfo, quale gesto può:
➜ aggravare i sintomi
➜ generare escoriazioni che possono infettarsi.
Possibili cure e rimedi naturali per la puntura di ape
Vengono considerati rimedi naturali tutti quei prodotti fatti con erbe, aventi azione antiinfiammatoria. Tra questi abbiamo:
Cure a base di farmaci
I principali farmaci adoperati per combattere le punture d’api, considerando anche una mancata reazione allergica, possono essere:
- Pomate antiinfiammatorie, anestetiche ed antistaminiche ad uso topico, le quali posseggono:
➜ Idrocortisone
➜ Anestetici locali, quali lidocaina o paramoxine
➜ Antistaminici. - Pomate per il prurito, tipo la lozione calamina
- Antidolorifici ed antiinfiammatori non steroidei, ad uso orale, quali:
➜ Paracetamolo
➜ Ibuprofene
➜ Antistaminici. - Antiinfiammatori ed antidolorifici steroidei ad uso orali, ad assunzione breve, e quindi dai 3 ai 5 giorni.
Non sono reperibili invece dei rimedi medici alternativi per rimuovere il pungiglione, alla cura con farmaci o all’uso dei metodi fitoterapici.