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Pielonefrite: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Pielonefrite: che cos'è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

La Pielonefrite è un’infiammazione del tratto urinario che coinvolge soprattutto i reni causata da germi, batteri virus che risalgono la vescica.

Molto spesso tali patologie possono verificarsi in seguito ad un intervento chirurgico, al contatto delle mucose genitali con le mani sporche oppure in seguito a rapporti sessuali non protetti.

Dolori e fastidi durante la minzione possono essere dei segnali da non sottovalutare perché potrebbero nascondere ulteriori problemi che potrebbero danneggiare il tratto urinario comportando una notevole riduzione della qualità della vita dell’individuo.

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Bere molta acqua potrebbe essere una delle soluzioni indicate sia per garantire all’organismo un livello di idratazione ottimale sia per garantire il deflusso di scorie e batteri che devono essere rapidamente espulsi.

Essere sempre ben informati è di fondamentale importanza per poter scorgere i piccoli segnali che il nostro corpo ci invia in modo da poter intervenire tempestivamente evitando possibili complicazioni.

Leggendo questo breve articolo scoprirete tutto quello che c’è da sapere circa la Pielonefrite, che cos’è ed in cosa consiste, quali sono le cause e quali sono i sintomi, in che modo può essere diagnosticata e, se esiste, cosa prevede il trattamento. Scopriamo ora insieme qualcosa in più!

Che cos’è ed in cosa consiste la Pielonefrite?

Come già accennato in precedenza la Pielonefrite è una patologia infiammatoria del tratto urinario che tende ad estendersi soprattutto nella zona dei reni. 

La pielonefrite dal Greco πυελoς – pyelos, che significa tinozza, bacinella per intendere “pelvi renale” e νεφρός – nephros, cioè “rene” è generalmente causata da una precedente cistite e dalla presenza di batteri che risalgono il tratto urinario quali  Escherichia coli e Proteus.

Ricordiamo che l’ apparato urinario è il complesso di organi che ha il compito principale di espellere l’urina dal corpo e comprende:

  • reni
  • vescica
  • uretra
  • canali escretori

Tale condizione interessa prevalentemente le donne le quali, a differenza degli uomini, hanno:

  • modificazioni ormonali
  • maggiore sensibilità dell’apparato genitale
  • gravidanze
  • uretra molto più corta
  • traumi uretrali durante i rapporti sessuali

La patologia esiste in forme diverse a seconda dell’ evoluzione della malattia e della tempistica ed è possibile perciò distinguere tra:

  • forma acuta 
  • forma cronica

Cause e Sintomi della Pielonefrite

La Pielonefrite viene causata dalla presenza di batteri e virus che riescono a risalire la vescica in seguito ad:

  • intervento chirurgico
  • cistite
  • rapporti sessuali non protetti
  • contatto delle mucose con le mani sporche

Generalmente si tratta di germi presenti nell’apparato-digestivo ma che vengono naturalmente eliminati mediante la minzione, infatti l’urina scorre verso l’esterno in un’unica direzione.

La risalita dei batteri comporta l’ infezione a danno dei reni soprattutto in presenza di :

  • ostacoli del tratto urinario provocati dalla formazione di calcoli renali e dalla prostata ingrossata;
  • reflusso vescicoureterale, condizione per cui l’urina si muove in ambo le direzioni;

Esistono poi dei fattori di rischio che possono incrementare le probabilità di contrarre la malattia:

  • diabete
  • lesioni del midollo
  • ritenzione urinaria
  • scarsa igiene personale
  • scarsa idratazione

La Pielonefrite si manifesta con sintomi facilmente riconoscibili quali:

  • innalzamento della temperatura corporea
  • dolori addominali
  • brividi
  • tremori articolari
  • nausea
  • vomito
  • reflusso gastro-intestinale
  • dolori e bruciore durante la minzione
  • urina di color rosso o marrone
  • mal di testa
  • debolezza

Se il paziente ha un’età superiore ai 50-60 anni è possibile anche riscontrare:

  • allucinazioni
  • confusione
  • difficoltà di movimento

Diagnosi e Trattamento della Pielonefrite

La Pielonefirte viene diagnosticata mediante un esame obiettivo del medico il quale procederà a verificare la presenza di tutti i sintomi e alla costruzione dell’anamensi al fine di avere un quadrò più dettagliato della storica clinica del paziente.

Successivamente il medico potrà procedere prescrivendo una serie di esami quali:

  • esame dell’urina: al paziente verrà richiesto di urinare in un apposito contenitore sterile appena alzatosi dal letto ed a stomaco vuoto; successivamente in laboratorio verrà ricercata la presenza di batteri e leucociti;
  • urinocoltura: esame che permette di individuare con precisione il tipo di batterio o di virus presente nel tratto urinario;
  • esame rettale digitale: all’individuo, generalmente agli uomini, viene richiesto di accovacciarsi con le ginocchia al petto sul lettino del laboratorio affinchè il medico possa procederà mediante lubrificazione all’ inserimento di un dito nel retto al fine di verificare le condizioni della prostata.
  • tac
  • risonanza magnetica
  • ecografia

Nella maggior parte dei casi il trattamento è di tipo farmacologico e prevede la somministrazione di antibiotici per un periodo non inferiore ad un 1 settimana.

In presenza di ingrossamento della prostata o nel caso di calcoli renali potrebbe essere necessario dover intervenire chirurgicamente.

In questo caso si ricordano alcune semplici regole di prevenzione che possono notevolmente ridurre il rischio di contrarre l’ infezione come:

  • bere almeno 1 litro di acqua al giorno in modo da stimolare la minzione ed evitare che i batteri permangano nell’ organismo per troppo tempo;
  • non trattenere la minzione, perciò appena sentite lo stimolo non bloccatevi ma assecondatelo;
  • evitare il contatto delle mani sporche con i genitali;
  • urinare dopo un rapporto sessuale e utilizzare il preservativo;
  • dopo aver defecato pulirsi molto bene sia davanti che dietro e se possibile procedere ad una lavaggio;
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