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Melasma Gravidico: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Melasma Gravidico: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Risultante essere un fenomeno di iperpigmentazione cutanea che compromette il viso e subentra soprattutto nei soggetti femminili in fase di gestazione, è il melasma.

Che cos’è il Melasma Gravidico?

L’essenzialità di sapere codesta patologia sta nel fatto che risulta essere un fastidio prettamente di estetica che non causa fattori patologici, poiché è un fastidio sociale.

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Risultante essere una flessione di un ulteriore patologia, e dunque del melasma, e cioè l’iperpigmentazione della cute proliferata in differenti aree del corpo, è il cloasma gravidico.

Sebbene non siano noti ad oggi i moventi che comportano la fuoriuscita del fastidio, risultano tuttavia evidenziate determinate condizioni di pericolo coese al subentro:

  • disequilibri ormonali fra estrogeni e progesterone, che risultano essere il movente causa specialmente nei soggetti di età giovanile in fase di gestazione
  • dell’esposizione ai raggi ultravioletti, che incentivano i melanociti allo sviluppo di melanina, accrescendo il pericolo di iperpigmentazione ignota (ad esempio cloasma)
  • determinati prodotti farmacologici
  • prodotti di cosmesi
  • esaurimento psico-fisico
  • patologie che causano disequilibri ormonali
  • fattori genetici

Nel quadro clinico, il melasma subentra con chiazze iperpigmentate che subentrano nella zona del viso, specialmente nelle aree quali:

  • fronte
  • guance
  • labbra
  • palpebre
  • collo

Le chiazze presentano conformazione non regolare, con diametro che va dagli 1 ai 2 cm. Non risulta coese alla dolenza oppure alla prurigine. Il solo problema risulta pertanto essere di fattore sociale, ragione per il quale necessita di cure che incentivano lo schiarimento di codeste chiazze, attraverso:

Tuttavia, si raccomanda di seguire degli accorgimenti al fine di salvaguardarne il subentro, quali:

  • proteggersi dai raggi solari
  • usare cosmetici per pelli sensibili
  • ovviare la ceretta nelle aree compromesse

Il cloasma non risulta essere coeso a problematicità salutari e non risulta essere infettivo, ragione per il quale la corrispettiva cura risulta essenziale per il fattore sociale e psichico nei soggetti femminili di età giovanile.

Sintomi del Melasma Gravidico

Costituito dalla fuoriuscita di chiazze iperpigmentate, e dunque maggiormente brune, sulla parte della cute, è il melasma.

Quest’ultimo risulta essere di tonalità differenziabile e tendente al marrone chiaro sino al nero. Durante la stagione estiva, mediante l’istigazione dei raggi ultravioletti, il colorito diviene maggiormente vivido a differenza dell’inverno, durante il quale viene risaltato a differenza della pelle limitrofa.

La cornice di codeste chiazze non risulta essere perfetta. Nei soggetti affetti da cloasma gravidico, risulta possibile evidenziare le chiazze sul viso, con chiazze che tendono a proliferarsi soprattutto nella zona della fronte, del naso, delle guance, delle labbra, dell’area retroauricolare, del mento, della nuca e del collo.

Codeste chiazze non risulta essere coese alla dolenza né tanto meno ad ulteriori sintomatologie, e dunque non risultano causa allarmi, poiché fastidi prettamente estetici. Il cloasma persiste spesso per lassi temporali elevati ugualmente susseguentemente al compimento del parto, divenendo persistente.

Cause del Melasma Gravidico

Risultante essere un fastidio contiguo che compromette specialmente i soggetti femminili in fase di gestazione sebbene possa subentrare ugualmente negli uomini, è il melasma.

Presenti superficialmente alla pelle sono i melanociti, e dunque cellule aventi lo scopo di sviluppare melanina, ossia un pigmento bruno causa della differente tonalità di pelle dei vari soggetti. La medesima melanina tende ad essere sviluppata in elevati quantitativi durante l’estate, incentivata dai raggi solari, e dunque causa dell’abbronzatura.

Codesto fattore di iperpigmentazione subentra nei soggetti affetti da cloasma gravidico ugualmente nel corso della fase della gestazione e, sebbene non risultino noti i moventi che causano codesto eccessivo sviluppo di melanina, risultano essere evidenziati moventi di pericolo che accrescono le probabilità di subentro di codesta patologia a seguito di:

  • fattori ormonali, e dunque movente peculiare del cloasma. Nei soggetti femminili in fase di gestazione risulta probabile che causi disequilibri ormonali fra gli estrogeni e il progesterone che comportano l’elevato sviluppo di melanina il quale, nei soggetti affetti da cloasma, tende ad accatastarsi nella zona del viso. I medesimi disequilibri ormonali tendono a subentrare ugualmente durante trattamenti ormonali di sostituzione, utilizzo di pillole anticoncezionali, tumori ovarici ed ulteriori malattie
  • esposizione ai raggi solari e ultravioletti, che accrescono il pericolo che subentri il melasma. I raggi ultravioletti incentivano la stimolazione dei melanociti per quanto concerne la produzione di melanina e di chiazze di cloasma che risultano essere maggiormente visibili
  • fattori genetici
  • ulteriori moventi, di cui: esaurimento, pelle scura, malfunzionamento tiroideo, ovarico e surrenalico, utilizzo di prodotti farmacologici antiepilettici e prodotti di cosmesi

Diagnosi del Melasma Gravidico

Non risultano essere evidenti situazioni di modificazione maligna e non risulta essere attestata una coesione con l’accrescimento dei pericoli di melanoma e di ulteriori neoplasie. In determinate situazione la patologia viene rivoluzionata volontariamente, sebbene risulti possibile il subentro di ricadute, laddove non vi sia una rigidezza e attenta astinenza dell’esposizione ai raggi solari.

Per quanto concerne la prevenzione, risulta ottimale raccomandare determinate accortezze, di cui:

  • utilizzare creme di protezione solare che salvaguardano i raggi ultravioletti, aventi la funzione di incentivare gli esiti estetici causa del cloasma e salvaguardare i traumi della cute da foto-esposizione, abbassando il pericolo di subentro di tumori della pelle dopo vari anni
  • utilizzo di vestiario di protezione, quali cappelli e occhiali da sole
  • nel corso della bagno al mare, ovviare di esporsi ai raggi solari per lunghi lassi temporali, specialmente nel corso delle ore centrali del giorno
  • ovviare l’utilizzo di ceretta e di depilazione nelle aree affette da chiazze di cloasma, affinché si ovvii la riduzione della salvaguardia cutanea, e si accresca la probabilità di evidenziare aree pigmentate antiestetiche

Possibili cure del Melasma Gravidico

Solitamente il melasma tende ad andare via volontariamente, specialmente nel caso in cui il movente alla base scompaia. Ciò nonostante, determinati soggetti femminili, presentano sintomatologie del cloasma per lunghi lassi annuali.

Poiché mancano congiungimenti con problemi di salute così come fattori infettivi, la scelta di curarlo risulta coesa alla voglia di abbassare il fastidio sociale causa dell’estetica. Oggi giorno vi sono differenti accortezze e cure che riducono la visibilità delle chiazze iperpigmentate, conferendo alla cute una tonalità regolare.

Dunque, risulta probabile usare:

    • pomate e creme contenenti idrochinone, cui funzionalità si interseca con lo sviluppo di melanina al fine di scolorire la cute. L’idrochinone ciò nonostante risulta essere una sostanza avente molteplici effetti collaterali, pertanto, il corrispettivo uso risulta essere prettamente dermatologico. Spesso risultano coese pomate contenenti principi attivi a base di cortisone e tretinoina
    • cura laser, operante sui melanociti e sulle cellule limitrofe contrastando la melanina. In codesta situazione risulta essere una terapia specifica in quanto subentra il pericolo che restino cicatrici anti-estetiche
    • micro-peeling, e dunque cura maggiormente efficiente avente la capacità di combattere il melasma. Risulta essere un procedimento di microabrasione col quale si accresce il ricambio cellulare della cute, con processi di desquamazione che incentivano il riassunto cellulare. Il micro-peeling usa differenti sostanze e creme ottimali ed aventi il similare obiettivo, a base di acido retinoico
    • creme protettive e make-up, e dunque terapia di salvaguardia. Le pomate solari ad elevato SPF, abbassano la stimolazione dei raggi solari ultravioletti superficialmente ai melanociti e allo sviluppo di melanina. I differenti prodotti incentivano la probabilità di ammantare l’insufficienza cutanea e dunque le chiazze di cloasma.
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