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Ittiosi Volgare: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Ittiosi Volgare: che cos'è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

L’ittosi è un termine che comprende un insieme di patologie dermatologiche, che vedono pelle secca e/o squamosa. La radice del termine “ittio-” viene dal greco e sta ad indicare proprio che la cute del soggetto fa pensare alle squame di un pesce.

Che cos’è l’Ittiosi Volgare?

L’ittosi si divide in 2 categorie:

  1. ereditaria, e quindi farà la sua presenza già a partire del primo anno di vita
  2. acquisita, quale presenza si ha in concomitanza di variazioni ormonali, infiammatorie e così via.
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Quello che interessa noi è l’ittiosi volgare, quale forma ereditaria, presente sul 95% dei soggetti. Ci sono buone probabilità che questa vada a scomparire durante l’età adulta, per manifestarsi soltanto in età avanzata.

Nella maggior parte dei casi, l’ittiosi volgare presenta sintomi talmente lievi da esser confusi con semplice secchezza alla pelle, senza escludere però il fatto che può manifestarsi anche in forme più gravi, addirittura invalidanti. Ci sono inoltre delle condizioni come la dermatite atopica, che si presentano attraverso eruzioni cutanee.

Ad oggi, per l’ittiosi volgare non è stata scoperta una cura, quindi le terapie previste mirano a controllare i sintomi più fastidiosi, che possono divenire invalidanti.
L’ittiosi volgare tende a peggiorare l’aspetto cutaneo, motivo per cui in molti faticano ad affrontarla.

La prognosi risulta essere abbastanza buona, visto che sono in molti i soggetti a godere di ottime qualità di vita: ci sono casi in cui la patologia tende a migliorare con il trascorrere dell’età, nonostante le terapie dovranno essere intraprese per tutta la vita.

Forme rare dell’ittiosi volgare

Vi sono delle forme di ittiosi volgare meno frequenti, e tra queste possiamo ricordare:

  • Ittiosi lamellare. Risulta essere una forma più grave, denominata anche eritrodermia ittiosiforme congenita oppure eritrodermia ittiosiforme non bollosa congenita, già presente dalla nascita e quindi persistente a vita. Quando nasce il bambino è rinchiuso all’interno di una sottile membrana, o collodio, che perde dopo 10 o 14 giorni, mostrando le squame sulla pelle. Queste sono piccole e di colore bianco, oppure spesse e dal colore scuro, distribuite su tutto il corpo. In quanto molto invadente, questo tipo di ittiosi può generare grandi disagi psicologico in adulti e bambini.
  • Ittiosi X-linked. Si manifesta dopo la nascita soltanto nei neonati maschi. Si caratterizza per le squame dal colore marrone scuro, ben presenti su nuca, braccia e retro ginocchio.
  • Ipercheratosi epidermolitica. Conosciuta anche come eritrodermia ittiosiforme bollosa congenita, si ha già dalla nascita, con presenza di bolle cutanee. Con il tempo la pelle tende a desquamare, fino a divenire ruvida e coperta da verruche. Questa ittiosi rara colpisce soprattutto ginocchia, gomiti, polsi, pieghe e giunture.

L’ittiosi acquisita, e quindi non provocata dalla genetica, risulta essere abbastanza rara, e si manifesta soltanto in età adulta, connessa ad ulteriori patologie, quali:

  • tumori
  • disturbi tiroidei
  • insufficienza renale cronica.

Cause dell’ittiosi volgare

L’ittiosi volgare, come precedentemente visto, può esser dovuta ad alterazione genetica, ed ereditata quindi da uno dei genitori; in questi casi i sintomi risultano essere abbastanza pesanti.

Vengono coinvolti più di 40 geni, motivo per cui i genitori possono esserne portatori, con l’esclusione di qualsiasi sintomo; solo in casi più rari nasce in seguito ad una mutazione casuale all’ovulo o allo spermatozoo.

Valutando il punto di vista cutaneo, questa manifesta un accumulo cronico di cheratinaovvero una proteine, nello strato più superficiale della cute; questo accumulo avviene poiché il ricambio cutaneo è più lento o inibito.
La patologia tende a colpire, in maniera indistinta, sia donne che uomini.

Sintomi dell’ittiosi volgare

La gravità dell’ittiosi volgare risulta essere molto variabile, anche tra più membri colpiti nel medesimo nucleo familiare.
I sintomi che più comunemente caratterizzano l’ittiosi volgare sono:

  • Pelle secca e squamosa
  • Piccole squame oppure lamelle poligonali
  • Squame biancastre, grigiastre o marrani, più scura è la pelle, più scure saranno le squame
  • Desquamazione del cuoi capelluto

Le suddette squame vanno a manifestarsi soprattutto su: parte frontale delle gambe, braccia, cuoio capelluto, schiena e pancia. Quelle poste sulle gambe sono solitamente più grandi, poligonali e più definite. Meno probabile è la manifestazione delle squame su altre parti del corpo, e quindi ascelle, gomiti, ginocchia e aree del pannolino, visto che in genere l’umidità tende a combatterne la formazione.

Ulteriori manifestazioni possono essere:

  • pelle ispessita e solchi, sia profondi che meno, sul palmo della mano e pianta del piede
  • prurito dovuto alla secchezza cutanea
  • incapacità di smaltire il calore attraverso la sudorazione

Questi sintomi possono peggiorare negli ambienti freddi o secchi, e regredire o scomparire in quelli umidi e caldi, motivo per cui l’ittiosi volgare tende sempre a migliorare nel periodo estivo.

Diagnosi dell’ittiosi volgare

La diagnosi può avvenire mediante osservazione della cute e delle lesioni. 
Laddove vi siano dei dubbi, si può passare ad ulteriori esami come biopsia cutanea, la quale permette di eliminare ulteriori cause di secchezza e squame.

Per quanto concerne la diagnosi, il medico valuta anche:

  • precedenti ittiosi familiari e personali
  • età della prima comparsa patologica
  • ulteriori disturbi cutanei

Possibili cure all’ittiosi volgare

Come già detto, per l’ittiosi volgare non è stata ancora trovata cura, e quindi le terapie mirano soltanto a tenerlo a bada.
I dermatologi tendono a prescrivere creme, emulsioni o detergenti emollienti ed idratanti per la pelle, così da non farla disidratare.

Ulteriori consigli saranno sicuramente:

  • Eliminare le squame dai capelli
  • Effettuare lunghi bagni così da ammorbidire la pelle, adoperando una spugna ruvida, come quelle naturali, che eliminano anche le squame più spesse
  • Prediligere saponi non aggressivi con contenuto di oli e grassi
  • Evitare l’utilizzo di deodorante o sapone antibatterico, aggressivi per la pelle secca
  • Dopo bagno o doccia, asciugarsi delicatamente senza strofinarsi troppo, adoperando un asciugamano morbido che tenga un po di umidità
  • Adoperare creme idratanti sulla cute ancora un po umida, preferibilmente a base di urea glicole propilenico, quali sostanze chimiche che permettono di tenere la pelle idratata. E’ possibile usare anche la vaselina, tenendo a mente di coprire le suddette aree con pellicola trasparente, così da non macchiare gli indumenti.
  • Applicare per almeno 2 volte al giorno creme idratanti/esfolianti a base di urea, acido lattico oppure acido salicilico in ridotta concentrazione. Questi composti acidi permettono il ricambio cellulare, così da eliminare tutte le cellule morte.
  • Adoperare umidificatori portatili oppure impianti umidificanti, tenendo così la casa sempre umida.

In caso di infezioni cutanee risultano necessari gli antibiotici, mentre non sono assolutamente utili i cortisonici.

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