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Erezione: che cos’è e problemi di Disfunzione Erettile

Erezione: che cos'è e problemi di Disfunzione Erettile

Per erezione si intende l’incremento in volume ed in indurimento degli organi erettili quali pene, clitoride e capezzoli, generati da una forte vasodilatazione. La tipologia che ci interessa in questo caso è per l’appunto quella del pene; vediamola insieme.

Che cos’è l’Erezione e come si manifesta

Con il termine erezione si suole intendere un riflesso spinale che ha come causa l’incremento di turgidità e delle dimensioni del membro maschile. Questo “evento” che si ha in concomitanza dell’eccitazione sessuale nell’uomo, è dovuto in genere a fattori di natura varia.

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In campo fisiologico, l’erezione altro non è che la conseguenza di una serie di interazioni di diversa natura, quale vascolare, ormonale, psicologica o genito-urinaria.
Osservando il singolo evento, l’erezione, controllata dal sistema nervoso autonomo, avviene in maniera involontaria dall’innesco tattile dei meccanocettori presenti nel pene ma anche in altre zone erogene.

Successivamente questi stimoli arrivano nelle basi di controllo spino-sacrali, che sviluppano le informazioni provocando così eventi biochimici causa portante dell’erezione. Tra la prima e la seconda vertebra lombare si trovano i centri spinali che possono anticipare in qualche modo i segni che si generano all’interno dei centri superiori dovuti a stimoli erotici differenti, che possono essere di matrice visiva, uditiva, olfattiva e psicologica.

Il compimento di tutta questa serie di segnali, anche quelli inibitori, portano ad una risposta da parte dei centri di controllo spinali. Nel momento in cui vi è una prevalenza degli impulsi eccitatori, si ha l’interdizione delle efferenze simpatiche, che sono in genere causa della vasodilatazione delle arterie del pene e dello stato di “riposo” dello stesso. Contemporaneamente, si ha una stimolazione delle efferenze parasimpatiche, le quali hanno azione opposta, ovvero incrementano il flusso ematico nel membro portando come conseguenza all’erezione stessa.

Durante l’efferenza parasimpatica si ha un incremento nella produzione dell’acido nitrico o NO, che altro non è che un neurotrasmettitore che viene sintetizzato partendo dall’arginina. Questo acido nitrico, va poi a produrre il GMPc, che ottiene come risultato la dilatazione delle arterie del pene con un incremento di volume dello stesso.

In assenza degli stimoli eccitatori, questo GMPc, viene declassato da parte di un particolare enzima detto fosfodiesterasi, da qui si giunge in fase di detumescenza. 
Per tutti coloro che non lo sapessero, l’assunzione del viagra, va ad operare proprio in questa fase, il quale va ad interdire l’attività enzimatica suddetta, promuovendo così una erezione più lunga e costante. Lo stesso vale per il tadalafil, meglio noto come Cialis, che prolunga la durata, ma anche per il vardenafil, meglio noto come Levitra. 

I corpi cavernosi che rappresentano gli organi vascolari erettili del membro, sono molto somiglianti a delle spugne. Nel momento in cui  le pareti arteriolari e trabecolari presenti all’interno dei corpi vanno a rilassarsi, questi assimilano molto sangue, portando così all’incremento delle dimensioni. L’incremento in volume, invece, rappresenta un alzamento della pressione, che va a fermare il reflusso venoso portando così a chiudere il sangue nei corpi cavernosi.

Nella parte sottostante vi è però un’altra struttura, ovvero il corpo spongioso, che insieme all’uretra si prolunga nella parte anteriore andando così a comporre il glande. Nel momento dell’erezione, questo corpo spongioso, va a fare una pressione inferiore a dispetto dei corpi cavernosi, facendo così in modo di non bloccare l’uretra e facendo di conseguenza in modo che passi lo sperma durante l’eiaculazione.

La Disfunzione Erettile

L’impotenza, meglio nota come disfunzione erettile, altro non è che la mancata capacità di avere ma anche di mantenere l’erezione necessaria durante la performance sessuale. Questa problematica è un’espressione clinica per accertare che vi sia qualcosa che non vada, o magari più meccanismi, che impediscono di mantenere il pene eretto. Vi possono essere fattori di varia motrice, e tra i più noti abbiamo: sfera psichica, nervosa, endocrina, circolatoria, anatomica e così via.

Molto spesso, e si vuole sottolineare dall’età avanzata, l’impotenza è il risultato di varie patologie cardiovascolari, endocrine come diabete e andropausa, o arteriose come l’arteriosclerosi.
I fattori di rischio più rilevanti, e che dovrebbero accertarsi già in gioventù, per prevenire queste problematiche, sono:

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