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Disidrosi: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Disidrosi: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Conosciuta col nome di eczema disidrotico, è la disidrosi, la quale risulta essere una dermatite ossia una patologia connessa ai rossori della pelle. Il più delle volte tende ad essere connessa alla dermatite atopica così come alle allergie della primavera. Indizio che presuppone tale patologia prevede la fuoriuscita di vesciche di grandezza ridotta sulle mani, ai lati delle dita e sui piedi, che perdurano fino alle 4 settimane durante il quale sotto sottoposta ad essiccazione sino alla completa rimozione.

Successivamente a questa la pelle si presenta rossastra ed ipersensibile. Al fine di trattare la disidrosi, bisogna ricorrere a prodotti farmacologici corticosteroidi, trattamenti fotodinamici e prodotti medicinali immunosoppressori.

Risultante essere una manifestazione acuta capace di manifestarsi improvvisamente e sporadicamente, in maniera cronica, la disidrosi si manifesta in determinati periodi dell’anno e successivamente all’adiacenza a determinate sostanze.

Differenti tipologie di Disidrosi

Sono differenti le varietà di eczema, seppur quelle maggiormente conosciute risultano essere:

  • L’eczema atopico, e dunqe un rossore della cute la cui manifestazione risulta connessa alla genetica e all’ambiente. Si manifesta principalmente nei neonati ed risulta connessa all’asma e febbre da fieno;
  • L’eczema da contatto, conosciuto anche come dermatite da contatto si manifesta successivamente all’ accostamento con specifiche sostanze ritenute tossiche dal corpo sebbene non lo siamo. Difatti, l’eczema da contatto risulta essere un’allergia;
  • L’eczema varicoso. Risulta essere un arrossamento della cute che si manifesta negli arti di chi ha problemi di vene varicose;
  • L’eczema xerotico, consiste in un assodamento ed una secrezione della pelle. Si manifesta principalmente in età avanzata;
  • L’eczema nummulare, risulta essere una dermatite che causa chiazze di forma ovaidale o circolare rossastro-brune che subentrano lungo gli avambracci, le mani, i piedi, il tronco e le gambe;

Causa della Disidrosi

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Il movente principale della disidrosi non risulta essere noto. Solitamente, tale patologia risulta connessa alla dermatite atopica e alle allergie tra cui la febbre da fieno. In altre situazione, il subentro delle vesciche risulta connesso alla rinite allergica.

Aggravi

La comparsa della disidrosi risulta causa di svariate situazioni, tra cui l’esaurimento, il lungo esporsi ai metalli, l’accostamento con sostanze causa di infiammazioni e di eczema atopico.

  • Esaurimento;
  • Esporsi prolungatamente a metalli. difatti l’esporsi al cromo, al cobalto ed al nichel comporta la fuoriuscita dell’eczema disidrotico;
  • accostamento con sostanze causa di infiammazioni. soggetti aventi una pelle ipersensibile, laddove si accostano a determinate sostanze, vedono la formazione di vesciche dell’eczema disidrotico;
  • Eczema atopico. spesso i soggetti affetti da tale tipo di eczemi vedono il subentrare dell’eczema disidrotico;

Sintomi

L’eczema disidrotico comporta la formazione di vesciche di ridotta dimensione aventi al loro interno del liquido. Spesso determinati soggetti vedono tali vesciche essere così attaccate l’un l’altra che formano una sola immensa vescica.
Quest’ultima comporta prurigine e dolenza e si sottopone a processo di essiccazione successivamente alle 4 settimane. Successivamente al processo di essiccazione, la cute mantiene il rossore e diventa ipersensibile.

Quando richiedere un parere del medico?

I soggetti affetti da disidrosi devono chiedere consultazione specialistica nel momento il cui la vescica non si sana in maniera spontanea ma bensì si manifesta nuovamente.

Tale patologia diventa complicata nel momento in cui subentra prurigine e dolenza causa proprio della vescica. Difatti, il prurito ed il dolore comportano:

  • L’impossibilità di muovere mani e dunque esercitare la tattilità;
  • Comportano continuo fregamento causando la formazione di infezioni da batterio;

Prognosi

La prognosi dell’eczema disidrotico prevede un singolo test poiché i molteplici esami attuati sulle vesciche e sul sangue non evidenziano alcun fattore strano. Laddove il medico decide di svolgere un analisi di laboratorio specifica, è per precauzione, al fine di essere sicuro che l’eczema non sia causa di ulteriori patologie della cute dalle sintomatologie similari alla disidrosi.

Laddove lo specialista ritiene che le vesciche sul piedi siano causa di funghi, è possibile estrapolare un ridotto campione delle cellule della cute al fine di farle studiare nei laboratori appositi. Laddove invece dubito che questo sia causa di una reazione allergica non connessa all’eczema disidrotico, allora fa fare al soggetto diversificati test allergici.

In caso di infezione?

Spesso in caso di pruriggine, le fratture della cute sono compromesse dalla presenza di batteri infetti causa di problemi ancor più gravosi. Laddove lo specialista ritiene che sia in processo un’infezione, può sottoporre il soggetto affetto da disidrosi ad un test colturale su tampone di pelle. Il test colturale laddove dovesse dare esito positivo prevede immediatamente un trattamento con antibiotici.

Terapie

Il rimedio terapico opportuno varia a seconda della complessità sintomatologica. Generalmente, l’uso di prodotti farmacologici contenenti cortisone non sono efficienti per determinati soggetti e dunque risulta opportuno avvicendarli con ulteriori trattamenti tra cui il trattamento fotodinamico e degli immunosoppressori.

Prodotti Farmacologici Corticosteroidi

I prodotti farmacologici corticosteroidi risultano essere dei prodotti farmacologici antinfiammatori, rientranti nel gruppo degli steroidi. Vi sono svariati corticosteroidi che a seconda della zona da trattare e della complessità possono essere utilizzati come fossero pomate o unguenti. Quest’ultimi tendono ad essere utilizzati nel caso di eczemi disidrotici gravosi, mentre le pomate nel caso di eczemi disidrotici modesti e differenti a seconda delle vesciche.

Come usare i Corticosteroidi

Precedentemente all’uso di prodotti farmacologici corticosteroidi, risulta opportuno consultare uno specialista. Generalmente, tali prodotti medicinali non devono essere utilizzati oltre le 4 settimane. Risulta opportuno lenire la cute come fosse un emolliente, al fine di agevolare l’assimilazione corticosteroide. Successivamente all’utilizzo, il soggetto tende sente un lieve disturbo. I peculiari effetti collaterali risultano essere il teleangectasie e l’assottigliamento cutaneo. La fuoriuscita risulta causa dell’utilizzo del corticosteroide.

I corticosteroidi orali sono differenti dai corticosteroidi topici per l’utilizzo e gli effetti collaterali. Il corticosteroide maggiormente adoperato risulta essere il prednisone.

Trattamento fotodinamico

Il trattamento fotodinamico consiste nell’uso di un prodotto farmacologico fotosensibilizzante e di radiazioni luminose. Il prodotto farmacologico consiste in una pomata posta sulla zona affetta da esantema vescicolare mentre le radiazioni luminose fanno fuoriuscire radiazioni ultraviolette opportune al fine di annientare le cellule cutanee anomale. Il trattamento fotodinamico non risulta molto invasivo sebbene non siano noti gli effetti collaterali. Per tale motivazione questi vengono utilizzati soltanto se non efficienti.

Trattamento con immunopressori

I prodotti farmacologici immunosoppressori alleviano i rossori, contrastando le difese immunitarie. Laddove sussista la disidrosi, tali prodotti farmacologici vengono adoperati al fine di razionare le dosi dei corticosteroidi. I prodotti medicinali adoperati contrariamente risultano essere il tacrolimus ed il pimecrolimus particolarmente ottimali per trattare l’eczema atopico.

Ulteriori trattamenti

Al fine di allentare la pruriggine risulta opportuno apportare impacchi gelido-umidificati sulle aree affette e somministrare antistaminici. Al fine di garantire una pronta salute, ottimali sono le pomate con amamelide.

Diagnosi e cura preventiva

L’eczema disidrotico risulta essere una patologia fastidievole. Difatti, laddove non dovesse essere trattata come si deve, è capace di far insorgere infezioni alla cute.

Cura preventiva

Laddove il movente di base non risulta essere noto, risulta difficoltoso attuare una corretta cura preventiva. Ai soggetti affetti da disidrosi, gli specialisti raccomandano la gestione dell’esaurimento e l’ovviare l’accostamento con sostanze sensibili alla pelle.

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