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Cimicifuga: che cos’è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Cimicifuga: che cos'è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

La cimicifuga, il cui nome scientifico è cimicifuga racemosa, è una radice perenne appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae.

Essa è dotata di un fusto glabro che può raggiungere un’altezza compresa tra 1,20m e 2,60m, da cui si diramano delle foglie larghe con piccioli corti, che sono collegate anche tra di loro.

I fiori si trovano all’estremità dei rami e sono composti da numerosi stami, i quali a loro volta sono composti da dei sottili filamenti le cui antere, ossia le parti sessuali che si trovano sulla punta, sono bianche. Come il fusto, anche il pistillo generalmente è glabro ed è sessile.

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Il frutto, invece, è un uovo di forma ovale, lungo il quale si trovano fino a dieci semi di forma triangolare, di colore marrone e disposti in due file.

La cimicifuga è originaria delle coste orientali degli Stati Uniti e del Canada, in quanto preferisce crescere in luoghi ombreggiati e su suoli umidi ricchi di humus.

Dalla popolazione americana essa veniva utilizzata principalmente per curare gli effetti collaterali legati al ciclo mestruale, al parto ed alla menopausa, tant’è che veniva chiamata Squaw Root, ossia “radice delle donne pellerossa”.
Veniva meno utilizzata, invece, per curare febbri, problemi reumatici e l’avvelenamento da morso di serpente.

Fu introdotta in Europa soltanto a partire dal 1732, grazie all’azione di alcuni scienziati europei che s’interessarono alle conclusioni degli studiosi etnobotanici ed avviarono la propria sperimentazione.

Proprietà e benefici della cimicifuga

Originariamente si riteneva che una delle principali azioni della cimicifuga fosse quella di mettere in fuga gli insetti grazie all’emanazione di un odore fetido. Infatti, è proprio da questo che deriva il nome attribuito a tale pianta, coniato da Linneo.

Tuttavia, al giorno d’oggi, tale presunta azione della cimicifuga non risulta valida, ma se ne sono scoperte altre scientificamente confermate, tra cui quelle elencate qui di seguito.

Aiuta durante la menopausa: La cimicifuga è ottima per combattere i sintomi legati alla sindrome premestruale; alla dismenorrea, ossia il forte dolore durante le mestruazioni; alla oligomenorrea, ossia la quasi assenza di mestruazioni; ed alla menopausa, tra cui vampate di calore, sudorazione eccessiva, frequente mal di testa, vertigini, cuore palpitante, fischi alle orecchie, stati di nervosismo e di irritabilità, insonnia e depressione.

Ciò è dovuto in primo luogo al suo contenuto di fitoestrogeni, i quali sono in grado di legarsi ai recettori della serotonina nell’ipotalamo, svolgendo la medesima funzione di questo neurotrasmettitore.

Inoltre, bisogna ricordare che la cimicifuga contiene: glicosidi triterpenici (tra cui acteina e desossiacteina), alcaloidi, acidi grassi, acido salicilico, tannini, cimicifugina (macrotina, resina), racemosina, flavonoidi ed oligoelementi. Tutti questi elementi, infatti, conferiscono a tale pianta delle proprietà antinfiammatorie e la capacità di riportare in equilibrio il sistema ormonale femminile.

Azione antinfiammatoria: Sempre grazie ai numerosi elementi e principi contenuti in essa, la cimicifuga sembra essere anche un ottimo antinfiammatorio ed antireumatico. In particolar modo essa combatte contro l’artrosi, i dolori muscolari, le nevralgie ed i mal di testa di origine muscolo-tensiva.

Combatte l’osteoporosi: L’assunzione di cimicifuga, infatti, comporta una riduzione dei livelli di calcio e fosforo ematici, favorendo l’ingrandimento della massa ossea. Proprio per questo, tale pianta è una perfetta alleata contro l’osteoporosi.

Modalità d’uso della cimicifuga

Il principale uso della cimicifuga è quello interno, e può essere consumata sotto forma di:

  • Decotto, per il quale bisogna versare un cucchiaio di radice di cimicifuga in una tazza di acqua fredda, per poi riscaldarla fino all’ebollizione. Dopo aver lasciato la radice in infusione per circa dieci minuti, basterà filtrare il decotto e gustarlo. Si consiglia, inoltre, di consumarlo lontano dai pasti per poter fruire dei suoi benefici
  • Tintura madre, della quale bisogna consumare trenta gocce tre volte al giorno
  • Estratto secco, di cui si consigliano di consumare 40 mg al mattino ed alla sera

Controindicazioni della cimicifuga

Generalmente la cimicifuga non comporta alcuna controindicazione, anche in caso di consumi elevati per periodi di tempo prolungati.
Tuttavia, si sconsiglia in ogni caso di farne uso in gravidanza, in quanto potrebbe comportare un eccessiva contrazione dei muscoli dell’utero.

 

 

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