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Allergia ai Pollini: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili rimedi naturali

L’allergia ai pollini, anche conosciuta come raffreddore da fieno, è una malattia allergica che scaturisce dalla reazione al polline del nostro organismo, in particolare alle graminacee.

Questo disturbo si presenta generalmente in età scolastica, dopo il terzo anno di vita, e raramente può comparire ad età minori. Inoltre, la predisposizione ad esso è spesso un fattore ereditario, trasmesso geneticamente.

Cause dell’allergia ai pollini

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Come ben sappiamo la funzione dei pollini è quella di fecondare le piante. Bisogna però distinguere l’impollinazione entomofila, ossia ad opera di insetti, dall’impollinazione anemofila, ossia ad opera del vento.

Quest’ultima, è proprio la causa principale delle allergie. Infatti, ci porta a stretto contatto con i pollini o, addirittura, ci porta ad inalarli.

Sintomi dell’allergia ai pollini

Nel momento in cui entriamo in contatto con il polline o lo inaliamo, i nostri mastociti, ossia le cellule immunitarie, rilasciano istamine, ossia dei granuli adibiti alla risposte infiammatorie ed allergiche. Ciò porta ad una sensazione di prurito ed al rigonfiamento della congiuntiva e della mucosa nasale.

Sintomi più evidenti potrebbero essere starnuti a raffica, rinite (naso che cola), naso congestionato, lacrimazione,  prurito agli occhi, al palato al naso ed alle orecchie.

Inoltre, è possibile che si accumuli un eccesso di muco nei seni paranasali, provocando dolori alla mandibola e mal di testa.

Se però tale disturbo non dovesse essere adeguatamente e sufficientemente trattato potrebbe verificarsi un cambiamento di livello e trasformarsi in un’asma allergica. In particolar modo, in tal caso la reazione allergica si sposterebbe dalle vie respiratorie superiori, ossia il naso e la gola, a quelle inferiori, ossia i bronchi ed i polmoni.

Diagnosi dell’allergia ai pollini

Naturalmente la diagnosi dell’allergia deve essere fatta da un medico specializzato, l’allergologo, il quale compirà un’anamnesi completa ed alcuni test cutanei ed ematici.

Bisogna però fare attenzione, in quanto i sintomi dell’allergia ai pollini sono molto simili a quelli dell’allergia alla polvere o alle muffe, gli unici fattori di differenza sono il luogo ed il momento in cui si verificano. Pertanto sarà importante analizzare attentamente il fenomeno.

Terapia e trattamento dell’allergia ai pollini

Esistono svariati modi per trattare l’allergia ai pollini. Sicuramente quelli più immediati sono:

  • spray nasali, per liberare il naso congestionato o per trattare il naso che cola
  • colliri, per lenire il rossore ed il prurito agli occhi, o una possibile congiuntivite allergica
  • pastiglie, per curare genericamente i sintomi dell’allergia
  • gocce, che svolgono un’azione simile alle pastiglie, ma sono consigliate in particolar modo per i bambini

Tutti farmaci a base di antistaminici o di corticosteroidi, ossia dei preparati cortisonici che fungono da nemici per i leucotrieni e da stabilizzatori per i mastociti.

Se si desidera, invece, un trattamento a lungo termine, potrebbe essere consigliata la desensibilizzazione/immunoterapia specifica. Essa consiste nella somministrazione nel paziente di allergeni, sotto-forma di iniezioni (SCIT) o di pastiglie/gocce (SLIT). In tal modo l’organismo si abitua alla presenza degli allergeni e si auto-costruisce una protezione immunologica che combatterà altre reazioni allergiche.

Infine, per i più progressisti, ci sono le terapie complementari, come ad esempio la medicina tradizionale cinese o l’utilizzo dei singoli oligoelementi come integratori (Vitamina C e Selenio).

Consigli per la prevenzione

Sebbene sia inevitabile sfuggire del tutto all’allergia, è possibile prendere delle precauzioni per tentare di prevenirla. Tra le principali precauzioni ci sono:

  • Far arieggiare la casa per poco tempo durante la stagione dei pollini
  • Mantenere sicura l’auto montando un filtro anti-polline
  • Lavare sempre i capelli prima di andare a letto
  • Non far asciugare la biancheria all’aperto
  • Evitare di trascorrere troppo tempo all’aperto ed indossare occhiali da sole
  • Prendere gli antistaminici un’ora prima di praticare attività sportive
  • Evitare situazioni  stressanti, durante le quali le reazioni allergiche sarebbero molto più intense
  • Optare per attività fisiche da svolgere in ambienti chiusi.

 

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