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Vestibolite Vulvare: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Vestibolite Vulvare: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

La Vestibolite Vulvare è uno stato infiammatorio che viene provocato da un’ iperattività del sistema immunitario che si manifesta attraverso arrossamenti, dolore, bruciore localizzati nell’ area dei genitali femminili compresa tra le piccole labbra.

Le cause di questa patologia sono molteplici e di fondamentale importanza è sia la prevenzione sia una diagnosi tempestiva perché tale condizione può peggiorare velocemente soprattutto se viene trascurata oppure in presenza di altri fattori come infezioni vaginali o prodotti intimi aggressivi che non rispettano il pH della pelle.

L’ Apparato Genitale Femminile è un organo particolarmente complesso, molto più sensibile di quello maschile nel poter sviluppare patologie e all’azione di microbi e batteri.

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E’ molto importante prendersi cura del proprio corpo, sottoponendosi a controlli costanti e soprattutto essere informati così da non sottovalutare i numerosi “campanelli di allarme” che vi permettono di intervenire tempestivamente con una diagnosi e un corretto trattamento evitando l’ insorgere di complicanze.

Leggendo questo breve articolo scoprirete tutto quello che c’è da sapere della Vestibolite Vulvare, che cos’è e in cosa consiste, quali sono i sintomi e le cause, in che modo viene diagnosticata, e in che cosa consiste il trattamento. Scopriamo ora qualcosa in più!

Che cos’è la Vestibolite Vulvare?

Come accennato in precedenza la Vestibolite Vulvare è un’ infiammazione del vestibolo vulvare che si presenta in forma di arrossamenti, dolori e secchezza vaginale.

Breve ripasso di anatomia, la Vulva o vestibolo vulvare è l’ area compresa le piccole labbra, sormontate dal clitoride, e l’orifizio vaginale.

L’infiammazione provoca un’ iperattività dei mastociti i quali danno vita ad una reazione che genera dolore, arrossamenti, dermatiti, fastidi durante la penetrazione; la reazione è dovuta in seguito all’ immediata esposizione ad un agente infettivo che oltre a dare vita agli eritemi aziona il fattore di crescita nervoso responsabile della localizzazione e dell’intensità del dolore.

Tale condizione può peggiorare velocemente nel caso in cui siano presenti anche altre infiammazioni delle vie urinarie.

Si parla invece di Clitorodinia nel caso in cui il dolore si focalizzi nella zona del Clitoride.

Sintomi e Cause della Vestibolite Vulvare

sintomi della Vestibolite Vulvare sono difficile da confondere e quindi in alcuni casi molto facili da riconoscere:

  • dolore pelvico
  • dolore addominare
  • arrossamento zona vaginale
  • irritazioni delle labbra della vagina
  • dolore durante la penetrazione
  • rossore
  • bruciore localizzato
  • dispaurenia
  • disuria

Le cause sono da ricercare sia tra fattori interni che fattori esterni ambientali come:

  • agenti infettivi come Candida, Esecherica Coli, Gardnerella
  • rapporti sessuali avuti in caso di secchezza vaginale dovuta ad infezioni, calo della libido, carenza di estrogeni
  • stili di vita non equilibrati con l’ utilizzo di prodotti intimi che non rispettano il pH della pelle oppure l’ utilizzo di indumenti di bassa qualità soprattutto di capi sintetici
  • iperalgesia
  • stress
  • allergie ed intolleranze
  • cistiti ed infezioni delle vie urinarie

Diagnosi della Vestibolite Vulvare

La Vestibolite Vulvare viene generalmente diagnosticata attraverso una visita ginecologica che permetterà al vostro medico di escludere qualsiasi altra causa del dolore come :

  • candidosi
  • HPV
  • Carcinoma Vulvare
  • Morbo di Paget
  • Nevralgia
  • herpes genitale

Nella maggioranza dei casi viene effettuato il test del cotton fioc ossia il vostro ginecologo passerà sulla vulva un cotton fioc sterile così, mediante l’ aiuto della paziente, da quantificare l’intensità del dolore sulle diverse zone pelviche.

Possibili cure della Vestibolite Vulvare

Il trattamento di questa patologi si differenzia da donna a donna in base all’ intensità dell’ infiammazione infatti:

  • evitare sostanza chimiche ed irritanti che non rispettano il pH della pelle
  • evitare l’ abuso di alcool e tabacchi
  • adozione ed utilizzo di farmaci come la Lidocaina ed il Sodio cromoglicato
  • utilizzo di farmaci analgesici come il Gabapentin o l’ Amiprtiptilina
  • utilizzo di farmaci antidepressivi e anticonvulsionanti
  • terapia con un sessuologo
  • psicoterapia cognitivo-comportamentale
  • fisioterapia per distendere i muscoli ed alleviare i dolori
  • biofeedback elettromiografico della muscolatura pelvica, tecnica cognitivo-comportamentale ideate per controllare gli spasmi muscolari
  • interventi chirurgici, che mirano a rimuovere alcune terminazioni nervose che però non interferiscono con la percezione del dolore durante il rapporto ma solo sulle sensazioni dolorose
  • iniezione di tossina butolinica di tipo A, per bloccare la stimolazione nervosa ed inibire i movimenti involontari dei muscoli

Inoltre un ruolo fondamentale è svolto dalla Prevenzione che si basa per prima cosa sull’ essere informati, dopodichè bisogna utilizzare prodotti per l’ igiene intima Bio che rispettino il normale pH della pelle, utilizzo del preservativo durante i rapporti sessuali, avere uno stile di vita equilibrato bevendo molta acqua evitando il cibo spazzatura e l’ assunzione di alcool e tabacchi.

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