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Pillola dei 5 giorni dopo: che cos’è, come funziona, a cosa serve, effetti collaterali e controindicazioni

Pillola dei 5 giorni dopo: che cos'è, come funziona, a cosa serve, effetti collaterali e controindicazioni

Risultante essere un prodotto adoperato come contraccettivo, e dunque successivamente ad un rapporto sessuale pericoloso oppure susseguentemente alla rottura del preservativo è la pillola dei 5 giorni dopo.

Somministrato nel corso dei 5 giorni dall’attività sessuale, codesto prodotto permette di fungere da prevenzione in caso di gestazione non voluta. Risulta pertanto ottimale nel caso in cui il contraccettivo risulta resciso oppure tirato, nel caso in cui il soggetto femminile non ha preso la pillola oppure al fine di scambiare il cerotto anticoncezionale oppure in caso di maltrattamento.

Conosciuta col denominativo di ellaOne, la pillola dei 5 giorni dopo svolge azione di intersecazione con i processi di ovulazione, in maniera da fungere da prevenzione per la fecondazione dell’ovicita.

Come funziona la Pillola dei 5 giorni dopo?

Risultante essere un’operazione farmacologica ormonale prescritta nei momenti in cui l’attività sessuale ha visto il mancato utilizzo di contraccettivi oppure di rottura del contraccettivo, al fine di abbassare la probabilità che si avvii una gestazione non voluta, è la pillola dei 5 giorni dopo.

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Quest’ultima contiene l’ulipristal acetato, un principio attivo rientrante nel complesso degli anti-progestinici, e dunque molecole che permettono di combattere l’azione del progesterone, ormone essenziale per dare vita alle circostanze adeguate alla fecondazione e all’operazione. Codesto principio attivo opera congiungendosi al ricevitore del progesterone, al fine di proibire oppure allentare l’ovulazione, attraverso l’abolizione del sollevamento dell’ormone luteinizzante.

Codesto principio attivo contrasta di conseguenza l’ovulazione sprigionata dalle ovaie, al fine di avviare il percorso mediante i tubi e giungere all’utero, avviando i processi di fecondazione mediante gli spermatozoi. Sebbene possa essere somministrata 120 ore successivamente all’attività sessuale pericolosa, il contraccettivo risulta maggiormente efficiente se somministrato dopo un ridotto lasso di tempo. Naturalmente, nel caso in cui l’ovulazione dovesse essere già avviata, la probabilità di avviamento della gestazione si abbassa, fattore che ne conferisce metodica sprovvista di percentuali di dissesto.

Nel caso in cui gli spermatozoi dovessero avere la possibilità di incrociare l’ovulazione e la conseguente fecondazione, il prodotto farmacologico non avrebbe più risultati.

Codesto contraccettivo tende ad essere somministrato in qualunque attimo nel corso delle mestruazioni. La terapia prevede la somministrazione di 1 compressa da somministrare per via orale non oltre le 120 ore dall’attività sessuale. Codesto prodotto farmacologico tende ad essere somministrato in qualunque attimo del giorno, dopo i pasti.

Nel caso in cui il rigurgito dovesse accadere nel corso delle 3 ore dalla somministrazione della capsula, risulta opportuno somministrare un’altra compressa subito. Tuttavia, codesto contraccettivo non deve essere somministrato quotidianamente ne tanto meno a pause contigue.

Differenze con la pillola del giorno dopo

Risultante essere un prodotto farmacologico consigliato come contraccettivo di urgenza, che tende ad essere utilizzato entro le 72 ore dal rapporto sessuale in pericolo, al fine di ovviare gestazione non voluta, è la pillola del giorno dopo. Codesto prodotto ha bisogno di ricetta specialistica. Questa è capace di contrastare l’ovulazione soltanto se somministrata antecedentemente all’accrescimento dell’ormone LH.

Il levonorgestrel difatti non è capace di fermare, i processi di fecondazione dell’ovulo in caso di pronto avviamento. Dunque, la certa efficienza del prodotto farmacologico risulta evidente nel corso delle 48-52 ore, antecedenti al procedimento che permette la formazione della cellula uovo matura.

Codesta pillola, dunque, prevede la somministrazione rapida contrariamente alla pillola dei 5 giorni dopo. Quest’ultima difatti risulta maggiormente efficiente se somministrata nel corso delle 12-24 ore dall’attività sessuale in pericolo e funge da protezione per un maggior lasso temporale. Risulta acquistabile presso farmacie senza necessitare di prescrizione specialistica.

Tuttavia, risulta opportuno precisare che non bisogna confondere i due contraccettivi con la pillola per l’aborto, e dunque la RU-486, prodotto farmacologico adoperato al fine di bloccare una gestazione in avvio. Codesto prodotto farmacologico causa, difatti, aborto con conseguente separazione dell’embrione dalla mucosa uterina.

In Italia, il farmaco tende ad essere somministrato soltanto presso gli ospedali nel corso della 7-9 settimana di gestazione, al fine di ovviare l’aborto chirurgico.

A cosa serve la pillola dei 5 giorni dopo?

Codesto contraccettivo tende ad essere somministrato durante le 120 ore susseguenti l’attività sessuale senza utilizzo di contraccettivi oppure nel momento in cui si ritiene che la metodologia prescelta nel corso del coito non sia stata bastevole.

Ciò vuol dire che l’ulipristal acetato compromette una gestazione non voluta nel momento in cui:

  • Il contraccettivo non risulta essere utilizzato dall’avviamento dell’attività sessuale o nel caso in cui si sia dirotto oppure sfilacciato.
  • L’anello risulta fuoriuscito nel corso del rapporto.
  • Il cerotto risulta rimosso oppure non risulta riposto successivamente all’interruzione dei 7 giorni.
  • Il soggetto femminile ricorda di aver dimenticato di somministrare il contraccettivo o ha evidenziato situazioni di dissenteria oppure rigurgito susseguentemente alla somministrazione del contraccettivo.
  • Il soggetto femminile viene violentato.

Risulta tuttavia opportuno tenere a mente che la pillola dei 5 giorni dopo non risulta essere un contraccettivo da utilizzare giornalmente, bensì soltanto nei momento di urgenza. Precedentemente alla somministrazione, risulta opportuno tenere a mente che il contraccettivo, risulta certificato per ovviare una gestazione nel corso delle 120 ore dall’attività sessuale senza utilizzo di contraccettivi e non risulta essere prescritta al fine di fermare una gestazione in corso.

Non deve essere utilizzata similmente a contraccettivi quotidiani, bensì soltanto nei casi di urgenza imponderabile. La funzione risulta strettamente connessa alla singolare attività sessuale in pericolo accaduto antecedentemente la somministrazione. Non risulta efficiente nei casi in cui subentrino ulteriori attività sessuali nel corso del medesimo avvenimento. Non assicura una copertura da patologie a trasmissibilità sessuale.

Non presenta effetti negativi per quanto concerne la fertilità susseguente. Anche se risulta essere efficiente ad alte percentuali, non funge da prevenzione per una gestazione in qualunque condizione. Nei casi in cui susseguentemente alla somministrazione, dovesse esserci un ritardo di più di 5 giorni, risulta fondamentale ovviare l’accaduta gravidanza. Dall’anno 2015, risulta possibile comperare presso le farmacie il contraccettivo, poiché il prodotto non necessita di ricetta medica, sebbene risulti opportuno avere un’età superiore ai 18 anni.

Codesta scelta dell’AIFA, permette ai soggetti femminili di somministrare il prodotto farmacologico susseguentemente all’attività sessuale. In aggiunta, al fine di somministrare il contraccettivo non risulta bastevole più mostrare il test di gestazione sull’analisi urinaria con beta Hch negativo.

L’obbligatorietà di ricetta specialistica rimane, contrariamente, per i soggetti di età inferiore ai 18 anni e per l’enunciazione di levonorgestrei. Risulta opportuno tenere a mente che la prescrizione medica non replicabile risulta possibile riceverla da qualunque specialista, che non sia un ginecologo. Legislativamente parlando risulta possibile la prescrizione dei contraccettivi, nei casi di necessità, anche alle ragazze di età inferiore ai 18 anni. Al fine di comperare il contraccettivo, le stesse necessitano di prescrizione medica non replicabile, che lo specialista prescrive ed il farmacista prende nel momento di acquisto del contraccettivo.

Nei momento di preponderante urgenza, al fine di ricevere la ricetta risulta probabile chiedere al consultorio pubblico, alla guardia medica e al pronto soccorso. Il prodotto ellaOne, avente all’incirca 30 mg di ulipristal acetato, ha un costo non superiore ai 26,90€.

Effetti collaterali della pillola dei 5 giorni dopo

Così come per qualsiasi prodotto farmacologico, susseguentemente alla somministrazione della pillola dei 5 giorni dopo, risulta possibile l’eventualità che subentrino con contiguità gli effetti collaterali (quali spotting, mal di testa, voltastomaco, rigurgito, sbalzi d’umore, dolenza al ventre, stanchezza).

Codesti fattori solitamente vanno via successivamente alle 48 ore dalla somministrazione della pilla e risulta solitamente di leggera gravità. Durante la somministrazione, in aggiunta, risulta possibile il subentro di irregolarità mestruali susseguenti.

Ulteriori moventi preponderanti per codesta tipologia di farmaco risultano essere: tensione mammaria, dolenza muscolare, vertigine, dissenteria e vampate di calore. Nel corso dei test clinici svolti precedentemente alla vendita del prodotto, non risultano evidenti effetti collaterali di rilevante fattore causa della sospensione dello studio. Dunque, il contraccettivo risulta efficiente, sebbene risulti essere un’operazione di urgenza che non deve essere utilizzata frequentemente.

Si consiglia di usare il contraccettivo come metodologia soltanto nei casi di necessità. Codesto prodotto farmacologico, difatti, non deve essere visto come un supplente dei rinomati anticoncezionali, specialmente se sul mercato vi sono molteplici metodologie maggiormente economiche e rassicuranti al fine di ovviare una gestazione non voluta.

Controindicazioni della pillola dei 5 giorni dopo

Codesto prodotto risulta sconsigliato durante la fase di gestazione sicura, poiché assolutamente inefficiente. L’utilizzo dello spesso, spesso, tende ad abbassare in maniera temporanea l’efficienza dei contraccettivi ormonali, quali pillole e cerotti. Per tale motivazione, risulta consigliabile usare una metodologia di sicurezza certa sino alle susseguenti mestruazioni.

In aggiunta, si sconsiglia la somministrazione del contraccettivo congiuntamente ad ulteriori farmaci contenenti levonorgestrel, in quanto i processi di entrambi i medicinali abbasserebbero l’efficienza. Ulteriori prodotti farmacologici che vanno in contrasto con la pillola dei 5 giorni dopo, risultano essere i prodotti che curano l’epilessia, le infezioni da HIV ed ulteriori infezioni da batteri.

Risulta opportuno badare a medicinali acquistabili presso le erboristerie aventi al loro interno Hypericum perforatum, e dunque l’erba di San Giovanni. Si sconsiglia la somministrazione del contraccettivo dei 5 giorni dopo a soggetti affetti da asma, intolleranza al lattosio e ipersensibilità agli ingredienti di cui si compone.

Il medicinale risulta sconsigliabile a soggetti femminili aventi malfunzionamenti epatici prepondernati e Morbo di Crohn. Risulta pertanto consigliabile in tal caso chiedere consulto specialistico, al fine di essere a conoscenza delle migliori metodologie al fine di ovviare una gravidanza indesiderata. Successivamente alla somministrazione, è sconsigliato il nutrimento al seno per circa  7 giorni.

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