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Oil Pulling: che cos’è, a cosa serve, benefici, come si effettua e controindicazioni

Oil Pulling: che cos'è, a cosa serve, benefici, come si effettua e controindicazioni

Risultante essere un trattamento detossinante utilizzato all’interno del campo medico Ayurvedica presente sin dall’antichità e tutt’oggi utilizzato è l’Oil Pulling. Solitamente agevola la prevenzione dell’alito cattivo mediante la giusta pulizia che rimuove i batteri rintracciati all’interno della bocca.

A cosa serve l’oil pulling?

Risulta essere ottimale per coloro che hanno disturbi alle gengive conferendo alla dentatura un’aspetto biancastro e salutare. Attraverso la cavità orale risulta possibile capire svariate caratteristiche di un soggetto. Questo perché la cavità orale risulta essere una zona avente un elevato quantitativo di batteri e microorganismi che tendono a compromettere la salute della persona.

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Prevede una pulizia orale che supera la ventina di minuti utilizzando l’olio di cocco. Risulta essere un trattamento innovativo al fine di agevolare la pulizia della bocca in quanto coglie e agglomera i batteri ed i microrganismi della cavità, spazzolando la dentatura e le gengive in maniera ottimale senza l’uso di dentifricio e collutorio.

In aggiunta, la cavità orale solitamente assimila gli acidi grassi essenziali dell’olio di cocco attivando gli enzimi disintossicanti all’interno della salivazione. Conferisce pertanto una cavità igienizzata, una dentatura bianca lucente ed una lingua di tonalità rossastra. Inoltre dona all’alito una sapidità igienizzata e lavata.

Come si effettua l’oil pulling

Contrariamente a svariati trattamenti, l’oil pulling risulta essere alquanto esemplificato da svolgere e non presenta alcuna avvertenza nè effetto collaterale. Contrariamente ai trattamenti detossinanti, tale trattamento risulta alquanto economico.

Basta difatti somministrare un cucchiaino d’olio di cocco rimuovendo l’alito improbo ed agevolando la pulizia della bocca. Successivamente ai 30 giorni i risultati risultano eccellenti. L’utilizzo risulta alquanto esemplificato e difatti basta:

  • Prelevare 1 oppure 2 cucchiaini d’olio di cocco e deglutirli;
  • Socchiudere le labbra e spostare l’olio da una parte all’altra affinchè possa detergere la dentatura, la lingua e le pareti della cavità orale per all’incirca una ventina di minuti;
  • Cacciare l’olio e risciacquare accuratamente al fine di eliminare l’olio presente;

Bisogna fare questo trattamento per circa 1 volta al dì.

Benefici dell’oil pulling

Tale tipologia d’olio risulta essere ottimale al fine di svolgere l’oil pulling in quanto compresso a temperature gelide e totalmente naturale. Il gusto risulta essere dolciastro contrariamente ad ulteriori tipologie d’olio.

Si consiglia di non operare gargarismi e non deglutire l’olio in quanto colmo di batteri e microrganismi tossici che preleva nel corpo del gargarismo. Risulta possibile usare tale trattamento quando si fa la doccia, quando si utilizza l’asciugacapelli oppure quando si guarda la televisione oppure si pulisce casa al fine di far passare con maggior velocità il tempo.

Tale tipologia d’olio difatti ha la possibilità di:

  • Contrastare l’alitosi, poiché opera funzione antibatterica similmente alla clorexidina, rintracciabile in differenti collutori. Dunque assorbe i batteri rintracciabili all’interno della bocca e contrasta la proliferazione dei composti solforosi causa dunque dell’alitosi;
  • Salvaguardia il subentro di gengiviti, parodontini, carie e placca, poiché avente la capacità di abbassare lo sviluppo dello Streptococco mutans e dunque un batterio causa di disturbi alla cavità orale ad esempio carie, placca, infiammazione e perdita di sangue gengivale;
  • Affievolisce la dolenza alla mascella, questo perché utilizzando lo stesso come fosse un collutorio si mette in modo e si rinforza non soltanto il muscolo della mascella bensì anche gli arti;
  • Libera l’organismo dalle tossine, poiché ha un elevato quantitativo di antiossidanti che eliminano le sostanze di rifiuto formate dall’anabolismo oppure mediante il cibo. All’interno della cavità orale, difatti, vi è un’elevata presenza di tossine formate dai batteri, dai funghi, dai virus che a loro volta danno vita a delle infiammazioni organiche;
  • Ringiovanisce la pelle, donando lucentezza e pulizia ed eliminando disturbi connessi all’acne ed alle dermatiti;
  • Agevola il fegato ed i reni, questo perché svolge funzione liberatoria di tossine attenuando le funzioni svolte dal fegato e dai reni;

Controindicazioni dell’oil pulling

Tale trattamento presenta avvertenze ed effetti collaterali se non svolto accuratamente. Difatti, L’American Dental Association afferma che laddove tale pratica dovesse giungere nella zona polmonare, risulta possibile il subentro della polmonite lipidica.

In aggiunta, solitamente vi sono fastidi gastrointestinali che causano dissenteria e malessere allo stomaco, per tale motivazione risulta consigliabile smettere di utilizzare l’oil pulling. Tuttavia, vi sono delle minacce, poiché le tipologie d’olio adoperate non sono solitamente naturali e spesso la presenza di sostanze tossiche e metalli (ad esempio piombo, mercurio, arsenico) causa intossicazioni specialmente se somministrato ad alti dosaggi.

Per tale motivazione, si consiglia di prestare attenzione alla tipologia d’olio comperata prediligendo gli oli di natura biologica.

Ciò nonostante, non vi sono avvertenze a riguardo sebbene si consiglia, laddove il soggetto si sottoponga a trattamenti con prodotti farmacologici elevati, di consultare uno specialista poichè l’eliminazione delle tossine avviene mediante tale pratica e pertanto comporterebbe l’accrescimento dell’anabolismo col cambiamento del concentramento di prodotti farmacologici all’interno del flusso sanguigno. Dunque questo compromette anche quelle che sono le funzione della terapia e dunque i benefici.

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