Che cos’è il Morso di tarantola?
Denominativo utilizzato per decifrare i ragni rientranti nel complesso familiare delle Theraphosidae e delle Lycosidae, è la tarantola. Le tarantole tendono ad essere divise in differenti complessi, quali:
- tarantole del continente americano, la cui sostanza velenosa risulta essere di ridotta valenza clinica per l’essere maschile e il cui morso risulta essere dolente. Al di là della peluria che copre il corpo, determinate tipologie di tarantole risultano avere peluria urticante che tende ad essere adoperata sotto forma di strumentario di salvaguardia in caso di necessità
- tarantole del continente europeo ed asiatico, alquanto remissivo e maggiormente letale rispetto alla tarantola americana. Sebbene la sostanza velenosa immessa col morso non risulti essere mortale per l’essere maschile, il sintomo annesso risulta essere preponderante. In aggiunta, risultano essere decifrate determinate situazioni di ospedalizzazione susseguentemente al morso rientranti nel complesso della Poecilotheria. Non meraviglia pertanto che determinate varietà di tarantole indigene attraverso il morso hanno la capacità di deteriorare animali di grossa grandezza quali i topi
Il morso di tarantola risulta essere un aggressione accaduta mediante l’utilizzo dei cheliceri di un ragno denominato come tarantola. I cheliceri risultano essere delle code che hanno inizio inferiormente al bulbo oculare del ragno, i quali tendono ad essere ritenuti sotto forma di dentature dell’animale. Alla fine dei cheliceri risultano rintracciabili gli aculei veleniferi mediante cui l’animale sprigiona la sostanza velenosa alla vittima oppure all’assalitore, in base alla faccenda.
Sintomi
Solitamente, il morso di tarantola non risulta essere mortale per l’essere umano, sebbene i sintomi possano risultare acuti. Nei soggetti in buona salute e senza allergie, risulta probabile evidenziare codeste sintomatologie:
- dolenza
- rigonfiamento
- rossori
- riduzione della percettibilità nella zona mordicchiata
In aggiunta, risulta probabile evidenziare lo sviluppo di una zona necrotica di tonalità blu oppure nera. Dato l’alto quantitativo di tipologie di denominazione similare, è difficoltoso redigere una suddivisione totale di ciascuna sintomatologia dovuta al morso di tarantola.
In aggiunta, oggi giorno, non vi sono spiegazioni riguardo gli esiti sull’essere umano. Al di là di ciò, seppur sporadicamente specialmente in Italia, non risulta possibile ovviare la probabilità di evidenziare sintomatologie sistemiche, come:
- rigurgito
- voltastomaco
- stati febbrili
- sudorazione elevata
- crampi, dolenza e spasmi muscolari
In aggiunta, è bene tenere a mente che le situazioni che hanno visto il morso di tarantola, hanno evidenziato la fuoriuscita di allucinazioni acute. Codesto morso risulta essere percettibile sin dal primario stadio, sebbene le sintomatologie subentrino totalmente dopo poche ore dal morso.
Diagnosi
Fra le complicanze maggiormente comunitaria evidenziabili risultano essere:
- fuoriuscita di reazioni allergiche acute in soggetti sensibili, che subentrano con: dolenza, rigonfiamento, eritemi, edema, orticaria, angioedema, complessità respiratorie, palpitazioni, voltastomaco e crampi all’addome nonché shock anafilattico
- fuoriuscita d’infezioni solitamente causa di batteri. Codesti batteri tendono a causare traumi ed infezioni secondarie
Possibili cure
Il trattamento curativo del morso di tarantola non risulta essere gravoso per l’essere umano e pertanto non ha bisogno dell’utilizzo di antidoti. Spesso, il morso di tarantola non necessita di trattamento curativo particolare e tende a risoluzionarsi spontaneamente dopo pochi giorni.
Contrariamente, spesso accade che il soggetto abbia bisogno del controllo specialistico e dell’utilizzo di prodotti farmacologici al fine di abbassare l’infiammazione e le sintomatologie. Susseguentemente alla ricezione del morso, risulta vantaggioso sciacquare tempestivamente la lesione con acqua e detergente per pelli sensibili. Si raccomanda, inoltre, di utilizzare un disinfettante.
Al fine di conferire consolazione dalla dolenza, risulta probabile fare ricorso a impacchi gelati con utilizzo di ghiaccio. Ciò nonostante, codesto espediente risulta essere raccomandato per il morso di tarantola che causa necrosi. Nel caso in cui la dolenza non dovesse essere preponderante e non dovesse presentare sintomatologie particolari, il consulto specialistico non risulta essere fondamentale.
Ciò nonostante, per via scrupolosa, si consiglia consulto sanitario. Al fine di ovviare e salvaguardare il subentro di morsi di tarantola risulta alquanto esemplificato osservare la presenza di ragni. Infatti, il morso risulta essere la conclusiva difesa dell’essere animale in caso di mancata possibilità di scappare dall’uomo. In aggiunta, antecedentemente all’attacco, la tarantola manifesta atteggiamento comportamentale presentando zampe anteriori innalzate al fine di impaurire l’uomo.
Dall’atteggiamento alla reazione passa del tempo bastevole al fine di permettere all’umano di scappare. Dunque, risulta bastevole distanziarsi dall’animale al fine di rasserenare la tarantola. Nel caso in cui la tarantola non dovesse essere percettibile, affinché venga salvaguardato il morso, bisogna:
- utilizzare vestiario di protezione
- fare riguardo in caso di rimozione di ragnatele e tane
- non stuzzicare le tarantole senza guanti