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Lattoferrina: che cos’è, proprietà, dove si trova e utilizzi

Lattoferrina: che cos’è, proprietà, dove si trova e utilizzi

La lattoferrina è una glicoproteina, scoperta alla fine degli anni ’30 dal chimico danese Sorensen, nel corso degli studi sul latte vaccino. Essa famosa per le sue azioni antiossidanti, antinfettive e per le numerose altre azioni benefiche che svolge per il nostro organismo.

Dove si trova la lattoferrina

Principalmente la lattoferrina si trova nel latte, in quantità diverse a seconda della qualità dello stesso:

  • Nel colostro umano è presente in concentrazione di 3,1-6,7 mg/ml. Il colostro è il primo tipo di latte materno che si produce immediatamente dopo il parto. Esso favorisce lo sviluppo di batteri intestinali per la prevenzioni di gastroenteriti e coliche. Con il passare dei giorni, man mano che le difese immunitarie del neonato si rafforzano, la concentrazione di lattoferrina nel latte materno diminuisce
  • Nel latte umano molto dopo il parto la concentrazione è di 1,0-3,2 mg/ml
  • Nel latte vaccino può variare tra 1,15 μg/ml e 485,63 μg/ml
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Tuttavia la lattoferrina non è presente solo nel latte, ce ne sono tracce anche:

  • in alcune secrezioni mucose come le lacrime e la saliva
  • nel plasma venoso, in cui la concentrazione è di 0,12 mg/ml
  • nei granulociti neutrofili, ossia le cellule del sistema immunitario che si occupano di combattere le infezioni  provocate da batteri e funghi

Proprietà della lattoferrina

La lattoferrina è nota per le sue proprietà antimicrobiche, immunomodulatrici, antinfettive, antiossidanti e ferro-trasportatrici.

Le proprietà antimicrobiche sono da attribuire alla capacità della lattoferrina di legare il ferro facendo in modo che non venga attaccato da specie batteriche dannose, come l’Escherichia coli.
Infatti, molti batteri hanno bisogno proprio del ferro per proliferare e per riuscire ad attaccarsi alla mucosa intestinale.

L’azione anti-batterica, invece, viene svolta grazie alla sua capacità di attaccare gli strati più esterni della membrana cellulare dai alcuni batteri GRAM negativi (Escherichia coli, batteri della Salmonella, Klebsiella pneumoniae, batteri della Shigella, Vibrioni, batteri della Yersina, Campylobacter jejuni,Helicobacter pylori, Haemophilus influenzae, Legionella pneumophila).

L’azione antivirale nasce dal fatto che la lattoferrina è capace di legarsi ai glicosamminoglicani della membrana plasmatica, bloccando gli attacchi dei virus e quindi impedendo alle infezioni di sorgere. Alcuni virus che vengono annientati dalla lattoferrina sono l’Herpes Simplex, il citomegalovirus, l’HIV.

L’azione ferro-trasportatrice della lattoferrina sembra essere il doppio più potente di quella svolta dalla transferrina, ossia la principale proteina del plasma che trasporta ferro. Infatti, ogni molecola di lattoferrina può essere:

  • apolattoferrina: priva di ioni di ferro
  • lattoferrina monoferrica: che lega a se’ un solo ione di ferro
  • ololattoferrina: che lega a se’ due ioni di ferro

Ancora, grazie alla sua azione antiossidante la lattoferrina lega il ferro in eccesso prevenendo la formazione dei ben conosciuti radicali liberi.

Infine, nei neonati la lattoferrina rappresenta un importante fonte di ferro.

Utilizzi della lattoferrina

Proprio grazie a queste sue azioni, la lattoferrina torna utile a molte industrie alimentari, in quanto viene usata per il trattamento di carcasse di manzo e di altri animali, per prevenire contaminazioni batteriche superficiali.

Nella diagnostica di laboratorio la lattoferrina viene ricercata nelle feci, che vengono analizzate al fine di verificare la presenza di infezioni intestinali come il Morbo di Crohn o la colite ulcerosa.

Insieme a ceppi probiotici e FOS, la lattoferrina viene anche usata come integratore per il ripristino della flora intestinale.

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