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Ittero: che cos’è, sintomi, cause e possibili cure

Ittero: che cos'è, sintomi, cause e possibili cure

L’ittero medicalmente parlando, è una condizione in cui la pelle, le mucose e la sclera degli occhi presentano un’insolita colorazione giallastra causata da un anormale innalzamento dei livelli di bilirubina nel sangue.

La bilirubina è pigmento di colore giallo-rossastro che costituisce il principale componente della bile, ed il suo accumulo eccessivo nel sangue può essere dovuto a diverse cause, per cui è di fondamentale importanza intervenire prontamente quando esso si verifica.

Scopriamo insieme cos’è l’ittero nello specifico, la sua sintomatologia, le cause e come intervenire!

Cos’è l’ittero?

Come precedentemente accennato, il termine medico “ittero” designa una condizione in cui  la pelle, le mucose e la sclera degli occhi (la parte bianca) si presentano con una colorazione giallastra più o meno tenue. Questa condizione è determinata dall’aumento della bilirubina nel sangue.

Come abbiamo detto prima, l’aumento della bilirubina nel sangue può avvenire per diverse motivazioni, tuttavia frequentemente l’accumulo di questo pigmento nel sangue è strettamente legato alla salute del fegato, infatti si parla di ittero epatico.

L’ittero è una condizione frequente anche nei neonati: infatti l‘ittero neonatale è sicuramente il più comune di tutti, poiché si manifesta in maniera leggera in moltissimi neonati durante la prima settimana di vita; a meno che non si prolunghi, non si tratta di una condizione preoccupante poiché tende solitamente a risolversi in modo spontaneo nel giro di poco tempo.

L’ittero può tuttavia insorgere a qualsiasi età e, come detto precedentemente, è sempre bene sottoporsi tempestivamente a dei controlli medici poiché potrebbe essere un sintomo di un problema più serio. L’ittero, infatti, potrebbe anche rilevare la presenza di malattie del sangue o del fegato, blocco dei condotti biliari o infezioni.

Sintomi dell’ittero

Il sintomo distintivo dell’ittero è sicuramente la tipica colorazione giallastra che colpisce la pelle, le mucose e la sclera degli occhi; fate caso anche alla vostra urina: potrebbe presentare un colore più scuro del solito poiché la bilirubina in eccesso viene casi espulsa attraverso i reni. Le feci, inoltre, potrebbero essere di colore più chiaro rispetto al solito.

I soggetti affetti da ittero potrebbero inoltre avvertire un insolito prurito, che migliora via via che che le condizioni del fegato migliorano.

Se si presenta una sintomatologia più importante, che comporta nausea, vomito, perdita di peso e stanchezza è il caso di sottoporsi ad un controllo medico poiché potrebbero essere sintomo di diverse malattie, come tumori o epatite.

Cause dell’ittero

I globuli rossi danneggiati o vecchi vengono smaltiti grazie al lavoro della milza: durante questo processo di rimozione l’emoglobina viene mutata in una sostanza di rifiuto, ossia la bilirubina, che dal sangue viene trasportata al fegato per essere espulsa nell’intestino insieme alla bile. Può tuttavia capitare che la bilirubina non venga espulsa in maniera abbastanza repentina, dunque finisce per accumularsi nel sangue depositandosi nella pelle e provocando l’ittero.

L’ittero neonatale, invece, si manifesta nei neonati nel corso della loro prima settimana di vita: si tratta di una condizione frequente soprattutto nei bambini nati prematuri, che ancora non hanno un fegato capace di metabolizzare la bilirubina.

È importante, tuttavia, saper riconoscere l’ittero: infatti una dieta ricca di beta-carotene, un pigmento organico presente nelle carote, nelle zucche, in diversi tipi di peperoncino ma anche in molti ortaggi a foglia verde, può causare un progressivo ingiallimento della pelle, ma non della sclera degli occhi. In questo caso non si tratta di ittero.

Diagnosi dell’ittero

Quando insorgono i primi sintomi che potrebbero farvi pensare di avere l’ittero, è sempre importante e necessario contattare immediatamente il medico per poter avere una diagnosi corretta e completa riguardo il disturbo che causa il sintomo.

Il medico procederà nella diagnosi sottoponendo, prima di tutto, il paziente ad un’anamnesi per raccogliere delle informazioni utili per il risultato finale. Le informazioni richieste dal medico potrebbero essere per esempio se il paziente ha viaggiato in paesi stranieri o tropicali ultimamente, se il paziente fa abuso di sostanze stupefacenti o alcolici, di farmaci particolari o integratori alimentari.

Dopo questo, il medico procederà alla visita vera e propria, attraverso test in laboratorio e strumentali, che possono essere:

  • esami del sangue, tra i quali ovviamente quello della bilirubina per quantificarne la presenza nel sangue;
  • esami delle urine per misurare la quantità di urobilinogeno, una sostanza incolore che deriva dalla trasformazione della bilirubina;
  • esami di imaging per analizzare il fegato ed i condotti biliari;
  • eventualmente una biopsia del fegato.

Cura dell’ittero

Di per sé l’ittero è un sintomo e non una malattia, di conseguenza la cura del medico può variare in base alla causa scatenante di questa condizione.

Nei casi più gravi si può intervenire, oltre che curando con un’apposita terapia la patologia scatenante, anche con una trasfusione di sangue che favorisca la rimozione di una parte della bilirubina in circolo a prevenzione del sistema nervoso centrale.

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