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Ibisco: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Ibisco: che cos'è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

L’ibisco è una specie di pianta ornamentale che trova la sua culla in Asia e nel Pacifico, e riscuote molteplici apprezzamenti per via delle sue fioriture ma anche per le importanti proprietà e benefici associate a fiori e frutti. Scopriamola nel dettaglio!

Che cos’è l’Ibisco?

L’ibisco appartiene alla famiglia delle Malvaceae, della quale fanno parte ulteriori numerose piante erbacee, annuali e perenni. Per dirne una, soltanto il genere Hibiscus ne conta un numero superiore a 300.

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Se coltivato nel suo habitat naturale, l’ibisco può arrivare a toccare dimensioni davvero notevoli, mentre se la coltivazione avviene in aree temperate con clima mite, come quelle mediterranee, lo sviluppo risulterà meno imponente.

fiori dell’ibisco vantano colori sgargianti, mentre le dimensioni possono arrivare agli 8 cm di diametro. E’ questo il motivo per cui la sua coltivazione avviene prevalentemente a fine ornamentale, sia in giardini che in vasi da porre in terrazza. In base alla varietà scelta, l’ibisco può essere semplice o doppio, monocromatico, bicolore oppure screziato. I colori toccano le tonalità del rosa, rosso, giallo, bianco e affini sfumature e combinazioni.

Al genere appartengono le piante erbacee, gli arbusti, i cespugli a foglia caduca a manche i sempreverdi. Se le condizioni climatiche sono di quelle favorevoli, la pianta potrà arrivare a superare anche i 2 metri d’altezza. 

La pianta presenta una corteccia grigia, mentre le foglie, dalla forma ovale, sono di colore verde scuro. Non è improbabile imbattersi in un ibisco in città o negli spazi urbani, per il suo elevato valore estetico; le diverse specie e la versatilità, ne permettono un largo uso anche per il giardinaggio.

Proprietà dell’ibisco

L’ibisco è un fiore commestibile, e la varietà Hibiscus sabdariffa è quella più usata per la preparazione del karkadè, bevanda che si ottiene proprio mettendo in infusione i suoi fiori, precedentemente essiccati.

Ai più è noto anche come tè rosso, ed è buono da consumare sia caldo che freddo. Il nome gli è dovuto al caratteristico colore rosso intenso, ma al contempo vanta anche molteplici proprietà terapeutiche, alcune di esse approvate scientificamente.

Per le numerose proprietà benefiche, si suole adoperare il karkadè in quanto:

  • antisettico
  • astringente
  • colagogo
  • emolliente
  • digestivo
  • diuretico
  • purgativo
  • refrigerante
  • resolvente
  • calmante
  • tonificante.

La pianta è inoltre ricca di:

L’assunzione in effusione fa sì che i fiori trasmettano un effetto antisettico, e quindi utile per curare delle infezioni tipo cistiteI principi attivi dell’ibisco permettono la riduzione della pressione sanguigna proteggendo al contempo i vasi sanguigni. In omeopatia medicina naturale vengono però usate anche altre parti della pianta.

I frutti dell’ibisco fungono da potente antiscorbuto naturale, mentre le radici amare si usano in erboristica in quanto aperitivi tonici; viste le proprietà emollienti, l’ibisco viene usato anche come rimedio contro la tosse.

Utilizzi dell’ibisco

L’ibisco viene adoperato per preparare bevande rinfrescanti, dissetanti diuretiche, oltre che essere impiegato anche nella medicina popolare, in quanto rimedio per combattere l’inappetenza ed i raffreddori. 

La medicina cinese impiega l’ibisco per preparare trattamenti contro infiammazioni gonfiori della cute, scottature, congiuntiviti, oltre che per il carbonchio, od antrace, e l’Herpes zoster. 
La medicina omeopatica non ha invece trovato impiego alcuno per la pianta.

Preparazione della tisana al karkadè

Al fine di ottenere un beneficio dalle proprietà terapeutiche associate ai fiori di ibisco, è possibile preparare un infuso al karkadè, servendosi semplicemente di 1 cucchiaio raso di fiori essiccati e di 1 tazza di acqua.

La preparazione è alquanto semplice, e sarà soltanto bisogno versare i fiori all’interno dell’acqua bollente, per poi toglierla dal fuoco, coprirla, e lasciarla in infusione per almeno 10 minuti. Fatto ciò si dovrà filtrare il composto, per poi consumarlo caldo, aggiungendo zucchero o miele a piacere. E’ possibile consumare la bevanda anche fredda, per dissetarsi, aggiungendo magari una fetta di limone ed il ghiaccio.

Controindicazioni dell’ibisco

All’ibisco non vengono associate particolari controindicazioni, fatta eccezione per i soggetti con ipersensibilità accertata nei confronti di una o più parti della pianta.

Sotto forma di tisana al karkadè si sconsiglia un’assunzione eccessiva, in quanto potrebbe generare lievi effetti lassativi. Particolare attenzione dovranno prestare anche le donne in fase di gravidanza ed allattamento. 

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