Fitostimoline è un cicatrizzante indicato per il trattamento delle ulcere e delle piaghe da decubito. Inoltre esso viene utilizzato su ferite ed ustioni di secondo grado o su ragadi da seno causate dall’allattamento. Di seguito scopriremo a cosa serve e come viene utilizzato.
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Fitostimoline: Cosa contiene?
Fitostimoline è un farmaco composto da diversi principi attivi, tra cui l’estratto acquoso di Triticum vulgare ed il Fenossitanolo. Entrambi hanno proprietà cicatrizzanti ed antisettiche, in particolare il primo contiene amidi, fosfolipidi e glicolipidi che creano una barriera protettiva intorno alla ferita, proteggendola ed evitando la perdita di liquidi, il secondo invece ha un’azione antisettica.
Fitostimoline: Quando si usa?
Fitostimoline è una crema per uso esterno e viene utilizzata in casi di lesioni della superficie cutanea, ustioni fino al secondo grado e fastidi cutanei. Essa viene inoltre utilizzata sul viso quando si ha la pelle molto secca, sulle labbra quando queste a causa del freddo si screpolano e si spaccano. Questa crema permette di velocizzare la riparazione dei tessuti in seguito ad abrasioni, ragadi e ferite mal cicatrizzate.
Esiste anche Fitostimoline in ovuli per risolvere problemi legati ai genitali femminili.
Fitostimoline: Applicazioni
Prima dell’assunzione rivolgersi al proprio medico. Per la modalità di applicazione consulta il foglietto illustativo contenuto nella confezione.
Fitostimoline va applicato due volte al giorno. Essa viene spalmata in base all’entità della ferita: può essere un impacco, se la ferita è estesa oppure profonda, o un semplice massaggio, fino al suo completo assorbimento.
Durante le applicazioni successive, è necessario lavare la ferita con acqua o disinfettante, per eliminare i vecchi residui di crema.
Fitostimoline: Controindicazioni
Fitostimoline non presenta controindicazioni e può essere utilizzato anche durante la gravidanza ed allattamento. Un uso prolungato di questo però, può portare a fenomeni di sensibilizzazione. Se mai dovessero verificarsi, interrompere subito il trattamento e contattare il proprio medico curante. In alcuni casi può provocare dermatite. Inoltre può interferire con altri farmaci, quindi prima dell’assunzione consultare il proprio medico per verificare eventuali incompatibilità.
Fitostimoline: In caso di ragadi
L’allattamento può provocare fastidiose ragadi intorno al capezzolo. Per risolvere il problema nel breve tempo possibile i medici consigliano di utilizzare Fitostimoline in crema. Fare però attenzione al corretto lavaggio del seno, utilizzando acqua e sapone oppure una garza sterile, prima dell’allattamento.
Le ragadi al seno sono piccoli taglietti a bordo netto, più o meno profondi, che interessano il capezzolo e l’areola che lo circonda. Queste ferite possono dipendere da una cattiva igiene del seno, un attaccamento sbagliato del bambino o da un’insufficiente idratazione del capezzolo. Assai comuni durante le prime settimane di allattamento e sono molto dolorose. Questi taglietti diventano un problema quando provocano un dolore così intenso da scoraggiare l’attaccamento del bambino al seno, privandolo in tal modo dell’alimento essenziale per la sua crescita.
Le ragadi inoltre possono rappresentare una via d’ingresso per i batteri, con possibili infezioni delle ghiandole mammarie.