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Drosera: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Drosera: che cos'è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

La drosera, il cui nome botanico è Drosera rotundifolia, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Droseraceae originaria dell’Australia, del Sud America ed Africa. Si tratta di una pianta carnivora che, nella fattispecie, riesce a catturare insetti attraverso le secrezioni vischiose che produce.

Questa pianta vanta diverse proprietà terapeutiche, grazie alle quali è ampiamente coltivata per essere utilizzata in ambiente medico. Non ci resta che scoprire insieme proprietà, benefici e modi d’uso della drosera!

Proprietà e benefici della drosera

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La drosera è una pianta particolarmente nota grazie alle sue numerosissime proprietà mediche: antispasmodica, broncosedativa, antisettica, decongestionante, antinfiammatoria ed espettorante.

Ciò è possibile grazie all’altissimo numero di principi attivi in essa contenuti, come per esempio tannini, resine, minerali, acido citrico e acido malico. Tra tutti questi fitocomplessi, ne spicca per importanza il droserone, cioè una complessa sostanza chimica ampiamente utilizzata nella cura di diversi tipi di tosse.

Come usare la drosera

Il modo migliore per integrare l’utilizzo della drosera nella propria quotidianità è utilizzarla nella forma di infuso per lenire la tosse e le infiammazioni dell’apparato respiratorio. Preparare un infuso di drosera è estremamente facile: vi occorrerà un cucchiaino di pianta da lasciare in infusione in 200 ml di acqua bollente dai dieci ai venti minuti. La drosera si può utilizzare sia fresca che essiccata in un luogo ventilato ed è reperibile in erboristeria.

Controindicazioni ed effetti collaterali della drosera

Prima di procedere all’utilizzo della drosera sarebbe bene consultare il proprio medico, in quanto questa pianta potrebbe interferire con diversi tipi di farmaci, tra i quali quelli per la cura dell’ipertensione o delle malattie infettive; oltretutto il vostro medico di fiducia sarà sicuramente in grado di indirizzarvi al giusto dosaggio entro il quale utilizzare la pianta, poiché assumere dosi sbagliate per un tempo prolungato potrebbe comportare importanti danni al tratto urinario.
Si sconsiglia l’utilizzo della linfa contenuta nelle foglie poiché potrebbe irritare la cute.

Habitat e descrizione della pianta

La Drosera rotundifolia è una pianta carnivora originaria dell’America del Nord, ma ad oggi è reperibile nell’intero emisfero settentrionale. In Italia favorisce i luoghi acquosi e freschi, come le paludi e le torbiere, e può raggiungere un’altitudine di 1600 metri.

In Italia la drosera è molto rara, ed è, infatti, una specie protetta.

Questa pianta può raggiungere i 20 cm di altezza, e presenta foglie ricoperte da tentacoli colorati che fungono da vere e proprie trappole in quanto recano, alle loro estremità, delle gocce di secrezioni vischiose prodotte dalle foglie al fine di catturare gli insetti, facendoli restare attaccati.
I fiori della Drosera rotundifolia sono bianchi, di piccole dimensioni.

Curiosità e cenni storici

La tradizione popolare ha tramandato l’utilizzo della drosera come cura per le verruche, ma in realtà si tratta di una pratica estremamente rischiosa perché la linfa delle foglie della drosera, a contatto con la pelle, può risultare irritante. Sempre la tradizione popolare vuole che la drosera sia in grado di far cagliare il latte.

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