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Coproliti: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Coproliti: che cos'è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

coproliti, altresì definiti fecaliti o fecalomi, in medicina indicano tutte quelle piccole masse di feci indurite o calcificate, che rassomigliano proprio a dei piccoli sassi, che si vanno a formare all’interno dell’intestino crasso, e prevalentemente a livello del colon discendente, o sigma o retto oppure in un diverticolo.

Queste masse fecali che si vanno a formare, anche se non indicate come una specifica patologia, potrebbero generare o rappresentare una potenziale complicanza per quanto riguarda ulteriori patologie intestinali.

I coproliti non prediligono un soggetto in particolare, ma anzi possono manifestarsi tanto negli uomini quanto nelle donne di qualsiasi età, dopo eventi di stitichezza transito intestinale lento. Nei soggetti anziani, con prevalente stasi fecale dovuta a scarso sport ed elevata sedentarietà, i coproliti risultano essere di maggiore incidenza.

Cause dei coproliti

La formazione dei coproliti è dovuta ad un ristagno all’interno dell’intestino delle feci, le quali non verranno espulse, ma su cui si andranno a formare dei sali inorganici che generano proprio l’indurimento e calcificazione tipici. I coproliti devono quindi la loro formazione a dei disturbi tipo stitichezza e lenta motilità intestinale.

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Ulteriori cause possono essere:

  • dolorosa espulsione delle feci;
  • dolicocolon, ovvero elevata lunghezza del colon;
  • stipsi;
  • assunzione di farmaci come: anticolinergici, oppiacei, tipo codeina, ossicodone, idrocodone, tramadolo, farmaci contro la diarrea, alluminio;
  • allettamento prolungato;
  • blocco del transito intestinale dovuto a vari fattori come tumori intestinali o addominali oppure gomitolo di parassiti intestinali;
  • patologie all’intestino;
  • colite;
  • polipi intestinali;
  • diverticoli;
  • rettocele;
  • enterocele;
  • dieta scarsa di liquidi;
  • vomito e sudorazione forti e prolungati;
  • carenza o eccesso di fibre.

Sintomi dei coproliti

Di solito ai coproliti non sono associati particolari sintomi, i quali però esordiscono soltanto quando origina una complicanza da patologie e disturbi come occlusione intestinale, appendicite e diverticolite.

Nonostante le patologie intestinali legate allo sviluppo dei coproliti presentino anche manifestazioni cliniche, esistono dei sintomi i quali possono esordire durante queste condizioni; questi sono:

  • Dolore all’addome, alla base dell’area in interesse
  • Dolore addominale quando si palpeggia
  • Addome acuto
  • Atonia intestinale
  • Crampi all’addome
  • Febbre
  • Nausea e vomito.

Diagnosi dei coproliti

I coproliti vengono diagnosticati durante una visita proctologica con anoscopia. L’esame al soggetto farà si che venga toccata una massa fecale dura presente nella fossa iliaca sinistra. Esplorando il retto digitalmente sarà possibile quantificare i coproliti all’interno dell’ampolla rettale.

Ci si può avvalere della rettosigmoidoscopia nel momento in cui i coproliti sono posti nel sigma oppure all’interno del colon discendente. Anche la radiografia all’addome permetterà di mettere in evidenza i coproliti, nonostante non risulti molto utile per farne una distinzione dai tumori maligni del grosso intestino.

Utili alla diagnosi sono anche esame delle feci con coprocoltura ricerca di sangue occulto, così come la defecografia e la colonscopia sia tradizionale che virtuale. Nel momento in cui i sintomi siano anche urinari, la diagnosi potrebbe richiedere ulteriori test, quali:

  • Cistoscopia
  • Cistografia
  • Uro-TAC
  • Uroflussometria
  • Urinocoltura
  • Antibiogramma.

Possibili cure per i coproliti

Come appena visto, i coproliti possono essere la conseguenza di ulteriori disturbi noti come stitichezza e transito intestinale lento. Per tale motivo, il rimedio maggiormente indicato per rimozione e prevenzione, è proprio quello che mira a favorire la funzionalità intestinale, non che una regolare evacuazione.

A sostegno di ciò non potremo che trovare una dieta varia ed equilibrata, che preveda soprattutto un vasto apporto di fibre vegetali, da frutta e verdura, ed elevata assunzione di liquidi, che sia 1 litro di acqua al giorno. Si dovrà poi associare uno stile di vita sano con regolare attività fisica. 

Provare almeno ad essere continui a seguire questi semplici accorgimenti potrebbe risultare il metodo per eccellenza per regolarizzare il transito intestinale, così da prevenire nel tempo una nuova formazione di coproliti e patologie annesse.

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