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Caviglie Gonfie: cosa sono, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Caviglie Gonfie: cosa sono, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure
Avere le caviglie gonfie corrisponde ad una problematica generale che, si manifesta molto spesso negli individui che passano molto tempo in piedi o che, trascorrono la maggior parte del giorno seduti.

Il gonfiore è dato da un accumulo di liquidi causati dalla ritenzione idrica, inoltre, questa problematica non colpisce solo le caviglie, ma anche le cosce, i polpacci e i piedi.

Bisogna ricordare che ha un influenza più ampia soprattutto nei soggetti che hanno superato un certo limite di età, in chi ha problemi legati al peso, nelle donne in gravidanza e in coloro che hanno delle problematiche legate alle vene.

Cause delle caviglie gonfie

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Come abbiamo già accennato, si tratta di una problematica molto comuni, infatti, se il corpo passa tutto il giorno sena effettuare movimenti, il sangue fatica a circolare a ad arrivare al centro di motore (cuore), in modo particolare anche quando si rimane in piedi per un determinato periodo di tempo.

La stasi venosa porta all’innalzamento della pressione, dove vi è la colonna sanguigna principale. L’aumento della pressione inoltre agevola in modo particolare il passaggio dei componenti liquidi dal sangue ai tessuti interstiziali. Nel momento in cui questi liquidi plasmatici vengono drenati in modo anomalo dal sistema linfatico, vengono messi insieme all’interno dei tessuti portando cosi alla formazione dell’edema.

Anche il calore favorisce in modo particolare ad aumentare le problematiche legate al gonfiore. Nei soggetti di sesso femminile, il gonfiore è molto costante soprattutto nell’arco ti tempo precedente al ciclo mestruale, in quante durante questa settimana gli ormoni toccano l’apice, eseguono la loro proprietà dilatatorie. In questo ambito, vanno tracciate anche le cause legate al gonfiore dei piedi legate alla gravidanza.

Solitamente nei soggetti che, sono vittime di una slogatura al piede o alla caviglia, oltre a riscontrare un forte dolore, notano anche un gonfiore articolare, collegato al infiammazione causata dalla distorsione. Una slogatura è uno degli eventi più comuni che possono accadere nella quotidianità di un soggetto. Il processo da intraprendere per curare questa slogatura è il seguente:

  • evitare di adoperare cose con un peso che potrebbero influire sul piede o sulla caviglia, o meglio, restare a riposo;
  • utilizzare uno strofinaccio non molto spesso, avvolto intorno al ghiaccio ed applicarlo per circa 15 minuti;
  • bendare completamente la caviglia o il piede, in modo da tenerlo fermo, bendaggio possibilmente effettuato da persone esperte in questo ambito;
  • inoltre, è consigliabile cercare di sollevare l’arto (piede) fino al centro motore (cuore) in modo da far circolare il sangue e evitare il gonfiore.

È richiesto un trattamento fisco-terapeutico eseguito possibilmente da un fisioterapista o da un personal trainer adatto. Quest’ultimo in base alla gravità della circostanza andrà a stabilire il trattamento necessario a cui il soggetto dovrà sottoporsi.

Una grande classificazione di esperti, ha affermato che l’assunzione di farmaci talvolta può essere la conseguenza del gonfiore ai piedi o alle caviglie:

Fra questi farmaci troviamo:

  • farmaci che contengono estrogeni e testosterone;
  • medicine calcio antagonisti;
  • steroidi, ad esempio il prednisone;
  • antidepressivi;
  • antinfiammatori non steroidei;
  • medicine per il diabete.

Un’ulteriore causa, come abbiamo già anticipato precedentemente, è data dallo stato di gravidanza, poiché l’organismo per favorire lo sviluppo del feto, emana una maggiore quantità di sangue e fluidi.

Solitamente ci sono tipi di gonfiore differenti, ad esempio, lievi gonfiori che talvolta non vengono neanche risentiti e gonfiori più ampi che, potrebbero espandersi alle mani e al viso. In questo caso, vi è la presenza di una situazione molto più delicata e pericolosa chiamata gestosi, questa patologia si presenta con l’aumento della pressione arteriosa.

Bisogna ricordare che anche se può sembrare una cosa da niente, il gonfiore alle caviglie o ai piedi non va sottostimato in quanto potrebbe anche rappresentare segni di infezioni, soprattutto nei soggetti che soffrono di diabete. Si consiglia a questi soggetti di controllare costantemente i piedi per notare se vi è la presenza di vesciche o piaghe.

Sintomi delle caviglie gonfie

In modo particolare il gonfiore, è generato dalla gravidanza, dai farmaci o da patologie che permettono la manifestazione del gonfiore bilaterale, solitamente ha inizio con un ingrandimento del primo strato di pelle e inoltre vi è la presenza di un liquido che si confonde in modo veloce.

Diagnosi e possibile cure delle caviglie gonfie

Per far rientrare il rigonfiamento, è possibile comprimere con un dito in modo tale da riportare il gonfiore allo stato in cui si trovava in principio. Solitamente nei punti dove il gonfiore è più ampio la pelle si manifesta sotto una forma pallida,  nei punti dove sembra riassorbirsi invece ci sono tratti più coloriti.

Per prevenire il gonfiore ai piedi o alle caviglie è possibile compiere l’attività fisica, questo consiglio è stato fornito dagli esperti, consiste nel camminare è sollevare di passo in passo il tallone, in quanto la continua movimentazione degli arti inferiori permette la stimolazione della circolazione, creando una pulsione che permette l’alternarsi di contrazioni e effetti rilassanti. Ulteriori movimenti che risultano essere utili, sono le corse a passo svelto, le passeggiate in bicicletta, per una quantità di tempo che varia dalla mezz’ora ai 45 minuti, in modo tale da aiutare la circolazione periferica.

Inoltre, anche gli sport acquatici sono molto utili, purché siano svolti con calzature adeguate, i tacchi a spillo ad esempio, sono sconsigliati in quanto potrebbero portare a situazioni sconvenevoli, si consiglia di utilizzarli solo in occasioni speciali. Per arrivare al conseguimento del peso forma, si consiglia di effettuare attività fisica, in quanto quest’ultima ha effetto positivo sulla salute, ma anche sul corretto funzionamento di gambe e caviglie.

Inoltre, come fanno anche molti ciclisti al termine di un allenamento, è consigliabile restare alcuni minuti sdraiati con le gambe rivolte verso l’alto. Questa procedimento, può anche essere effettuato di sera o di notte, poiché facilita il ritorno del sangue al centro di motore, rimediando così al gonfiore. Ulteriore importanza è anche data dall’automassaggio, che deve essere effettuando applicando dei movimenti rotatori va vengano eseguiti dagli arti delle dita procedendo dal basso verso l’alto, di utile importanza è anche l’utilizzo di gel o creme, che permettano una corretta circolazione evitando così l’accumulo di liquidi.

 

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