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Varicella: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Varicella: che cos'è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

La varicella è una patologia molto contagiosa, la quale colpisce in maniera elettiva non soltanto bambini o giovani adolescenti. L’infezione è causata da virus varicella-zoster, ed il medesimo virus, anche dopo guariti, può generare herpes zoster oppure il fuoco di Sant’Antonio.

Il decorso è naturale benigno e nella maggioranza dei casi, guarisce da sé, nonostante non venga trattata. Si può andare incontro a complicazioni nel momento in cui si posseggono basse difese immunitarie, proprio come succede ai bambini che seguono trattamenti con cortisonici, chemioterapia od immunosoppressori, ma anche soggetti con HIV.

Sintomi della varicella

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La varicella esordisce mediante comparsa di piccole e numerose chiazze rosse, dapprima piatte, poi in rilievo, che si tramutano poi in vescicole, quali bollicine aventi diametro di pochi millimetri, contenenti liquido chiaro che diviene torbido dopo qualche giorno.

Le vescichette saranno presenti sull’intero corpo, con maggiore prevalenza su viso, cuoio capelluto, torace e dorso, senza però escludere interno occhi, mucosa orale e vagina.

Incubazione e Fase Prodromica

L’eruzione cutanea si manifesta dopo un periodo di incubazione che varia dai 13 ai 17 giorni, e da una fase prodromica, dalla durata di 48 ore. Il periodo precedente all’esantema, o fase prodromica, prevede febbre, inappetenza, leggera tosse e malessere generalizzato.

Fase Esantematica

Nella fase iniziale si noterà la comparsa di macchioline rosse piane, dal colore rosso e dalle dimensioni di circa 2 o 3 mm, proprio come una lenticchia, che i medici indicano come Macule. Nel giro di qualche ora, queste macule tramuteranno in papule, e quindi in rilievo. Nelle ore successive, queste riempiranno di liquido, motivo per cui i medici parlano di vescicole.

L’evoluzione di queste macchioline da macule a vescicole ha una durata media che va dalle 6 alle 8 ore. Alla loro comparsa, queste vescicole sono di colore chiaro ed hanno contenuto limpido; dopo 24 ore, questo andrà intorbidendo, e le vescicole diverranno opalescenti o lattescenti.

Le lesioni cutanee tipiche della varicella non hanno esordio contemporaneo, ma si manifestano mano a mano, con distanza di un giorno. E’ questo il motivo per cui sul corpo si manifestano dei processi eruttivi in differenti stadi di evoluzione, legati a prurito intenso e fastidioso.

I medici in questi casi ne parlano come un aspetto a cielo stellato. Delle papule possono inoltre guarire precocemente, senza passare a vescicole. Nel momento in cui la varicella subisca complicazioni in sovraintenzione batterica cutanea, queste vescichette divengono pustole con colore giallo, vista la presenza di materiale purulento.

Fase di Remissione

Passato qualche giorno dall’esordio, le vescicole divengono croste, entrando in quello che potremmo definire ultimo stadio della varicella, dove il paziente starà andando incontro a guarigione; queste essiccheranno e poi cadranno.

A questo punto, la vescicola verrà ricoperta da una crosticina scura, la quale, passati dai 7 ai 20 giorni, si staccherà da sé, senza lasciare cicatrici. Se invece il soggetto dovesse manomettere vescicole o crosticine, rompendole prima del tempo, c’è la probabilità di incorrere in cicatrici permanenti. 

Vi è un rischio di incorrere in cicatrici anche nel caso in cui vi sia un’infezione delle vescicole. La classica forma di varicella richiede dai 7 ai 14 giorni prima che l’eruzione cutanea guarisca. In seguito alla caduta delle crosticine, le macchie persisteranno per almeno altri 20 giorni, anche se in questo caso non saranno contagiose. 

Cause della varicella

La causa portante della varicella è il virus dell’Herpes Varicella-Zoster, il medesimo che provoca anche il Fuoco di Sant’Antonio e l’Herpes labiale o genitale. Il virus della varicella si trasmette per via aerogena, mediante piccole particelle di saliva che vengono disperse nell’aria dal portatore.

Diagnosi della varicella

La diagnosi della varicella avviene clinicamente, per cui se ne può confermare la presenza, cercando anticorpi del virus, Vzv, all’interno di un campione di sangue.

La si differenzia dal vaiolo, mediante la presenza di pustole aventi caratteristiche differenti, visto che quelle del vaiolo sono tutte uguali. E’ questo il motivo per cui non vengono solitamente richieste ulteriori indagine per darne conferma.

L’esami di laboratorio viene solitamente richiesto al fine di trovare nel sangue anticorpi utili contro il virus. Questa indagine permette di porre una differenza nella risposta ad un’infezione acuta legata ad una pregressa malattia.

La diagnosi può avvenir anche mediante la raccolta di un campione di liquido delle vescicole, dove è possibile isolare il microorganismo. Mediante uno striscio di Tzanck, ma anche per immunofluorescenza diretta o coltivazione del liquido, si può diagnosticare il VVZ.

Possibili cure alla varicella

Nel casi di varicella più leggeri, risulta necessario soltanto trattare i sintomi fastidiosi, mediante antipiretici. 

Rimedi e farmaci per il prurito

Il prurito delle lesioni cutanee può essere attenuato mediante tamponamento con delle garze umide. Molto utili possono essere anche delle pomate antiprurito oppure antistaminici a via orale. Per il prurito esistono però ulteriori farmaci, per via orale, che il medico potrà tranquillamente consigliare.

I soggetti in questione possono anche indossare dei guanti in cotone, così da non grattarsi le ferite ed evitare le diffusione del virus. I rimedi esistenti mirano infatti alla limitazione della diffusione dell’infezione, così da scongiurare cicatrici potenzialmente durature.

Al fine di evitare le sovrainfezioni batterica, è importante detergere spesso la cute, mediante acqua e sapone. Anche le mani vanno tenute sempre pulite, così come le unghie corte, evitando così le lesioni da grattamento. Per la stessa ragione, indumenti e biancheria del soggetto devono risultare sovente puliti ed asciutti. In caso di infezione da batteri, utili possono risultare gli antibiotici.

Farmaci antivirali

I principali farmaci antivirali prescritti in caso di varicella sono:

  • Aciclovir
  • Famciclovir
  • Valaciclovir.

I suddetti farmaci risultano essere adatti per:

  • Bambini con basso sistema immunitario
  • Adolescenti
  • Adulti
  • Soggetti a maggior rischio complicanze.

Nella loro prescrizione è comunque richiesta massima attenzione, in quanto possono andare ad interferire con le difese immunitarie, facendo così andare incontro a ricadute. Affinché la loro azione sia efficace, bisogna assumere gli antivirali entro 24 ore dall’inizio della patologia, così da abbassare la febbre, e ridurre il numero di macchioline.

Cure in gravidanza

Le donne in gravidanza, dopo vaccinazioni od infezioni precedenti, possono trasferire gli anticorpi prodotti dalla placenta al feto. Le donne non immunizzate, possono trasmettere la varicella al feto nei primi 2 trimestri di gestazione, provocando così un’embriopatia, o sindrome della varicella congenita.

L’infezione della madre può inoltre provocare un parto prematuro. Una varicella contratta dai 5 giorni precedenti al parto ai 2 successivi, viene definita varicella neonatale, dalla manifestazione clinica tipica dell’infezione.

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