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Utero Bicrone: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Utero Bicrone: che cos'è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

L’utero bicorne è una malformazione congenita (ossia presente sin dalla nascita) dell’utero, e rientra nel gruppo di anomalie dei dotti Mulleriani.

Che cos’è l’Utero Bicrone?

Con quest’anomalia l’utero assume la forma di un cuore, con due prolungamenti che tendono ad avvicinarsi nella parte inferiore dell’utero ma non si toccano mai perché separati da un setto. Proprio per la bizzarra forma che l’organo genitale femminile assume, l’utero bicorne è anche conosciuto come utero a cuore.

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Se, però, negli esseri umani questa può essere considerato un’anomalia da curare, nella maggiorparte dei mammiferi (anche roditori e maiali), questa è la normalità.

Tipologie di utero bicorne

Esistono due tipologie di utero bicorne: bicolle e unicolle.

L’utero bicolle si sviluppa attraverso due canali cervicali, mentre l’utero unicolle ne ha solo uno.

Cos’è l’utero?

Questa malformazione colpisce l’utero.
L’utero è è un organo genitale femminile che accoglie l’ovulo fecondato che poi si trasformerà in feto, ospitandolo e crescendolo.

Le zone che compongono l’utero sono: corpo dell’utero, cervice uterina (o collo dell’utero), istmo, che divide il corpo dal collo dell’utero; fondo, che congiunge all’utero le tube di Falloppio.

Nel nostro organismo l’utero è posizionato nelle piccola pelvi: tra vescica, retto e vagina.

Durante la fase adolescenziale ha una forma allungata; in età adulta ha una forma molto simile a quella di una pera.

Le misure di un utero in salute sono:

  • lunghezza media 8 cm
  • diametro traverso 5 cm
  • diametro frontale 4 cm
  • peso 70 gr

Sintomi ed effetti dell’utero bicorne

Oltre al principale effetto di quest’anomalia, consistente nella diversa forma dell’utero, ci sono altri aspetti da tenere in considerazione.

Infatti, è possibile che donne affette da utero bicorne incontrino maggiori complicanze durante la gravidanza, in quanto si verrebbe a creare una zona dell’embrione poco irrorata dal sangue (e quindi proprio nutrita).

Spiacevole effetto dell’utero bicorne sono gli aborti spontanei durante il primo trimestre di gravidanza e le anomalie fetali.
Tutto ciò è dovuto ad una mancanza di elasticità dell’utero che non si riesce ad adeguare alla crescita di dimensioni del feto, che quindi viene espulso prematuramente.

Anche il parto prematuro è frequente: secondo i medici un parto è prematuro se avviene tre settimane prima dell’ultima settimana di gravidanza. Il parto prematuro è:

  • tardivo, se avviene tra la 34° e 37° settimana
  • grave, se avviene tra la 25° e 33° settimana
  • estremo, se avviene prima della 25° settimana

Naturalmente, più il neonato è prematuro, maggiori sono i danni in cui potrebbe incorrere.
Tutto ciò è dovuto ad una mancanza di elasticità dell’utero che non si riesce ad adeguare alla crescita di dimensioni del feto, che quindi viene espulso prematuramente inducendo il parto.

Da non sottovalutare è la possibile cattiva posizione del feto: la posizione podalica (anzichè la testa i piedi sono orientati verso l’uscita); o di traverso (quando presenta in una spalla verso l’uscita)

Tuttavia queste complicazioni non sono insormontabili: è possibile sottoporsi ad un intervento chirurgico di correzione, la metroplastica, per riunire i due allungamenti della cavità uterina; oppure un cerchiaggio al collo dell’utero.

Per molto tempo si è pensato che l’utero bicorne portasse anche all’infertilità: recenti studi hanno confermato che non è vero.

Per quanto riguarda i sintomi, generalmente l’utero bicorne è asintomatico, molte donne scoprono di averlo soltanto durante o, addirittura dopo, la gravidanza.

Cause dell’utero bicorne

Nonostante le numerose ricerche svolte in ambito scientifico alla ricerca della causa dell’utero bicorne, ancora oggi, però, non se n’è trovata una.

Stando ad alcune ricerche una delle cause (non ancora confermate), potrebbe essere lo sviluppo sbagliato dei dotti durante la formazione dell’embrione.

I dotti paramesonefrici, anche conosciuti come dotti di Muller, sono dei condotti presenti nell’embrione che durante la crescita (grazie all’apporto di estrogeni) si sviluppano dando origine all’intero apparato produttivo.
In caso di utero bicorne, tali dotti non si sviluppano in modo adeguato dando origine al complesso di anomalie dei dotti Mulleriani, in cui ci sono 8 classi:

  • agenesia uterina
  • utero unicorne
  • utero bicorne
  • utero didelfo
  • utero setto
  • utero arcuato
  • utero a T

Diagnosi dell’utero bicorne

Ci sono diversi metodi per diagnosticare l’utero bicorne.

In primo luogo si può ricorrere ad una sonoisterografia: un’ecografia ginecologica che serve ad individuare la forma dell’utero, e l’eventuale presenza di ispessimenti, polipi, fibromi. Richiede l’inserimento all’interno della vagina di una sonda ultrasuoni, dopo aver rilassato la cavità uterina attraverso una soluzione fisiologica.

E’ possibile anche fare una risonanza magnetica, che permette di osservare la forma dell’utero senza sottoporsi a radiazioni ionizzanti. Essa, infatti, si basa sulla creazione di campi magnetici che inviano segnali specifici ad un rilevatore.

L’isterosalpingografia, che rientra nella categoria delle radiografie, utilizza i raggi X per analizzare l’utero e le tube di falloppio. Viene iniettato nella cervice uterina un liquido di contrasto per favorire il funzionamento di questo metodo. Questo metodo, rispetto ai due già menzionati, è però quello meno utilizzato.

Sorella dell’isterosalpingografia è l’Isterosonosalpingografia, con l’unica differenza che quest’ultima è un esame ecografico. Viene usata maggiormente per le donne con problemi di fertilità.

Possibili cure dell’utero bicorne

Il metodo più comune di eliminazione di utero bicorne è la metroplastica di Strassmann, ma viene utilizzata soltanto in caso di aborti spontanei o problemi di fertilità.
Essa è una procedura chirurgica eseguita in laparoscopia, con la quale si elimina completamente la malformazione.
La laparoscopia è una tecnica con cui il medico riesce ad introdursi all’interno dell’organismo senza praticare grandi incisioni, ma soltanto attraversi piccolissime incisioni sull’addome.

Per donne che non hanno ancora affrontato una gravidanza, ma sono affette da utero bicorne, è previsto il cerchiaggio cervicale.

Il cerchiaggio cervicale è un intervento chirurgico con il quale si applica, all’interno del collo dell’utero, una striscia di tessuto sintetico, in modo tale da rendere l’organo più elastico e da permettergli di meglio adattarsi ad un’eventuale gravidanza.
Questo intervento può essere praticato tramite due approcci: transvaginale e transaddominale.

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