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Uretrite: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Uretrite: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Risultante essere un’infiammazione dell’uretra, ossia del decorso che trasporta l’urina all’esterno della vescica, è l’uretrite.

Che cos’è l’Uretrite?

Solitamente viene utilizzato il termine uretrite non gonococcica al fine di intendere le infezioni differenti dalla gonorrea, e dunque un’infezione sessualmente trasmissibile. Le sintomatologie peculiari dell’uretrite nei soggetti maschili risultano essere:

  • fuoriuscita biancastre e grigie dal pene
  • senso di irritazione e dolenza nel corso dell’urinazione
  • arrossamento sul capo del pene
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Nei soggetti femminili sporadicamente comporta sintomatologie preponderanti, sebbene venga solitamente coesa alla cervicite. Il movente risulta differente, sebbene risulti essere causa di infiammazioni e arrossamenti.

La salvaguardia si deve mediante l’uso di contraccettivi nel corso dell’attività sessuale e la prognosi risulta essere vantaggiosa, sebbene spesso risulti probabile evidenziare complicanze preponderanti in caso di diagnosi ritardata.

Sintomi

La tempistica di covatura risulta essere differenziabile e non supera i 30 giorni sebbene per differenti soggetti sia del tutto asintomatica, specialmente nelle donne. Ciò risulta essere solitamente una preponderante problematicità poiché l’infezione si prolifera intaccando il sistema genito-urinario e comporta elevate complicanze antecedentemente alla diagnosi e alla corrispettiva risoluzione del problema.

I soggetti femminili manifestano rossore e dolenza nel corso dell’urinazione. L’infezione risulta solitamente coesa ad infiammazioni del collo uterino, e dunque costituita da:

  • fuoriuscite ignote dalla vagina
  • spotting intermestruale e susseguentemente all’attività sessuale
  • dolenza nel corso e successivamente all’attività vaginale

I soggetti femminili manifestano fuoriuscite chiare oppure bianche di pus sulla parte superiore del pene, rossore e dolenza nel corso dell’urinazione e senso di prurigine e dolenza internamente al pene.

Nel caso in cui l’infezione dovesse proliferarsi lungo l’uretra ed i testicoli, risulta possibile che il soggetto presenti dolenza e rigonfiamento allo scroto. Nel caso in cui il soggetto di esponga a pericoli di trasmissione, causa dell’uretrite, lo specialista raccomanda test specifici ugualmente in mancanza di sintomatologie, di diagnosi prematura e salvaguardia. Inoltre, è opportuno tenere a mente che la sindrome di Reiter, conosciuta ugualmente come artrite reattiva, risulta costituita dalla compresenza di:

  • uretrite
  • congiuntivite
  • dolenza alle articolazioni

Cause

Spesso non risulta probabile evidenziare il movente specifico dell’uretrite, sebbene in differenti soggetti risulti essere causa di un’infezione sessualmente trasmissibile dalla clamidia, specialmente nei pazienti attivi e che hanno contigui rapporti sessuali.

Ciò che comporta codeste infezioni risultano essere la presenza di microrganismi e fattori chimico-fisici, quali:

  • detergenti forti
  • lesioni fisiche

L’infezione solitamente risulta essere causa dei medesimi batteri che comportano le patologie sessualmente trasmissibili (quali la clamidia ed ulteriori). In ulteriori situazioni, le infezioni tendono ad essere proliferate attraverso attività vaginali, orali e anali senza utilizzo di contraccettivi.

Fra i moventi vi sono le infezioni da tricomoniasi e herpes. Nel caso in cui l’uretrite risulti essere causa dell’herpes, solitamente vede la compresenza di traumi e vesciche rintracciabili esternamente al pene.

Nei soggetti maschili che non sono soliti utilizzare i contraccettivi, i batteri rintracciabili all’interno dell’intestino entrano all’interno del pene divenendo un probabile movente dell’uretrite. Quest’ultima, contrariamente, non risulta essere proliferabile mediante:

  • baci
  • abbracci
  • bagni e tovaglie intime

Per quanto concerne i moventi di pericolo che incrementano le eventualità di formazione dell’uretrite, vi sono:

  • attività sessuali
  • utilizzo di oggettistica e di scorretta stimolazione manuale dell’uretra
  • coesione coi genitali di sostanze tossiche, quali creme ed ulteriori dispositivi

Il medesimo vestiario sciacquato con saponi tossici causa irritazioni e comporta la fuoriuscita di infiammazioni dell’uretra. Nei soggetti maschili l’infezione si propaga lungo i testicoli, all’interno del quale l’infiammazione ed i corrispettivi traumi comportano la mancata fertilità.

Nei soggetti femminili, contrariamente, l’infezione dell’uretra subentra in concomitanza al collo dell’utero, il quale si prolifera e causa dolenza e danneggiamenti difficilmente curabili all’apparato riproduttivo, con annessa alta percentuale di mancata fertilità. Così come accade per ulteriori patologie sessualmente trasmissibili, la medesima uretrite, nel caso di mancato trattamento, accresce le percentuali di trasmettibilità dell’HIV.

Nel caso in cui il soggetto dovesse manifestare le sintomatologie dell’uretrite, si consiglia di sottoporsi a test ed avviare terapie curative al fine di ovviare eventuali recidive.

Diagnosi

L’uretrite tende ad essere solitamente evidenziata mediante test in laboratorio, quali:

  • tampone uretrale
  • urinocoltura

Nel caso in cui dovesse esserci traccia di sangue all’interno della minzione, risulta opportuno svolgere l’ematuria. Risulta essenziale sottoporsi subito a diagnosi, al fine di evidenziare l’infezione antecedentemente alla fuoriuscita di sintomatologie.

Possibili cure

I prodotti antibiotici hanno la capacità di trattare l’uretrite causa dell’infezione da batteri. Solitamente risulta bastevole somministrare un solo dosaggio. Nel caso in cui, susseguentemente al trattamento terapico il soggetto dovesse presentare delle recidive, specialmente a seguito di esposizioni con la patologia, si consiglia di trattare subito le sintomatologie, le quali scompaiono durante i 15 giorni susseguenti al trattamento terapico e risulta raccomandabile ovviare l’attività sessuale affinché si possa guarire totalmente.

Inoltre, si consiglia di sottoporsi alla terapia gli stessi partner sessuali, somministrando i farmaci sebbene le sintomatologie risultino essere sparite. Le infezioni sessualmente trasmissibili risultano ovviate soltanto se ci si sottopone ad un periodo di astinenza dal sesso.

Nel caso in cui si è un soggetto attivo, risulta opportuno ridurre i pericoli di trasmissione sottoponendosi ad attività sessuale soltanto internamente ad un rapporto monogama, e dunque con un soggetto in buona salute. Nel caso in cui si dovesse svolgere attività sessuale con un altro soggetto, risulta consigliabile ridurre il pericolo di trasmissione delle MST/IST prestando attenzione a:

  • utilizzare contraccettivi durante l’attività sessuale vaginale, anale ed orale. Nel caso in cui si è un soggetto affetto da allergia al lattice, risulta possibile prediligere contraccettivi di poliuretano ed ulteriori sostanze sintetiche facilmente acquistabile presso i rivenditori farmaceutici
  • ridurre il quantitativo di soggetto
  • ovviare l’assunzione di bevande alcoliche e di sostanze stupefacenti antecedentemente all’attività sessuale

Nel corso della gestazione, ciascun soggetto femminile deve sottoporsi a test per MST/IST ed HIV. Nel caso in cui si è un soggetto in pericolo, si consiglia di sottoporsi a ripetuti controlli ugualmente nel corso della gestazione, specialmente se si cambia il proprio compagno sessuale.

Nel caso in cui il soggetto non dovesse sottoporsi a trattamenti curativi, si consiglia di utilizzare contraccettivi durante ciascuna attività sessuale al fine di salvaguardare la salute propria e del proprio bambino.

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