La tenosinovite è un’infiammazione della guaina sinoviale, ossia il rivestimento protettivo dei tendini, che generalmente compare accompagnata da una tendinite.
Tuttavia, non bisogna mai confondere tendinite e tenosinovite: la prima è un’infiammazione del tendine, il quale essendo composto da poche cellule e molto compatto non è interessato da una flogosi classica; la seconda è un’infiammazione classica della guaina tendinea.
Indice Pagina
Cause della tenosinovite
Non è possibile elaborare un quadro completo e dettagliato delle cause della tenosinovite, tuttavia è possibile elencare quelle principali e più frequenti.
Le cause della tensionovite possono essere ricondotte a due categorie:
- Cause legate a sforzi meccanici a cui vengono sottoposti i tendini; traumi; praticare sport a livello agonistico
- Cause infettive legate a malattie reumatiche e infezioni generate da microorganismi patogeni che penetrano nell’organismo attraverso ferite aperte. In tali casi è anche possibile la formazione di pus, oltre che il gonfiore e l’arrossamento della zona colpita.
Generalmente gli agenti infettivi sono streptococchi.
Si cura attraverso antibiotici.
Sintomi della tenosinovite
Il principale sintomo è il dolore della zona colpita e l’impossibilità di muoverla.
inoltre, è possibile che nelle guaine si accumuli liquido sinoviale il quale comporta la tumefazione del tendine.
Le zone del corpo più colpite da tenosinovite sono:
- capsula dell’articolazione e dei tendini della spalla (cuffia dei rotatori)
- ulna e radio del carpo
- flessori delle dita
- capsula dell’articolazione e dei tendini dell’anca
- tendine di Achille
- adduttore ed estensore del pollice
Diagnosi della tenosinovite
La diagnosi viene effettuata attraverso un esame, il quale si divide in tre fasi:
- Ispezione
- palpazione
- test specifici
L’obiettivo durante la visita medica è di individuare il gonfiore e valutare l’intensità del dolore percepito dal paziente.
Alla vista, il tendine colpito è ricoperto da un edema.
Un esame più specifico, ossia un’ecografia, può evidenziare lo stato in cui si trova il tendine, aiutare a stabilire la tipologia di tenosinovite ed evidenziare la presenza di liquido sinoviale o meno.
Può essere anche effettuata, a supporto, una risonanza magnetica o un esame a raggi X.
Possibili cure per la tenosinovite
La tipologia di trattamento da applicare dipende dall’intensità, dalla tipologia di tenosinovite e dalla zona colpita.
A prescindere da ciò, gli obiettivi del trattamento sono:
- attenuare il dolore
- attenuare l’infiammazione
- recuperare la mobilità articolare
Trattamento medico
Il trattamento medico è incentrato sulla fisioterapia e sul riposto, per il recupero della mobilità. Si consigli anche di applicare impacchi di ghiaccio sulla zona colpita.
Se la forma è lieve, è possibile alleviare il dolore con degli antinfiammatori o degli analgesici seguendo un trattamento di circa 10 giorni.
Se invece la condizione è più grave saranno necessarie delle infiltrazioni di corticosteroidi combinate con paracetamolo ed ibuprofene, trattamento da seguire per circa 3 mesi.
Terapia rieducativa
La terapia rieducativa serve a ridurre i sintomi attraverso degli esercizi specifici che progressivamente portano al completo recupero della mobilità delle articolazioni
Soluzione chirurgica
Nel caso in cui la terapia medica e rieducativa non dovessero funzionare si può ricorrere all’approccio chirurgico, ossia l’artroscopia chirurgica e la rimozione di depositi di calcio.
Tuttavia, l’approccio chirurgico è utilizzato molto raramente.