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Siringomielia: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Siringomielia: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Risultante essere una sporadica patologia, successivamente al quale si sviluppano cisti ricolme di liquido internamente al condotto spiale, è la siringomielia.

Nel caso in cui le cisti dovessero ampliarsi, risulta possibile deteriorino in maniera acuta il midollo spinale e intacchino negativamente la proliferazione degli impulsi nervosi.

Che cos’è la siringomielia?

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Le siringhi risultano essere condotti aventi all’interno liquido cefalorachidiano. Quest’ultimo risulta essere un liquido senza colorazione che attornia il cervello, lo salvaguardia da lesioni e dona nutrimento, regolamentando la compressione interna.

Il fluido cefalorachidiano tende ad essere formato internamente ai ventricoli cerebrali, dettagliatamente nella zona dei plessi corioidei. Da questo, decorre all’interno dell’area subaracnoideo, ossia la zona posta fra la meninge pia madre e la meninge aracnoide. Determinate ricerche attestano che, la siringomielia abbia una preminenza uguale a 8 casi ciascun 100.000 soggetti.

Solitamente, la fuoriuscita delle sintomatologie peculiari accate fra i 25 e i 40 anni e la crescita risulta allentata. Differenti soggetti affetti risultano presentare ulteriormente una modificazione della struttura del cervelletto, conosciuta sotto forma di malformazione di Chiari.

Cause della Siringomielia

La siringomielia risulta essere una patologia congenita. Le conformazioni congenite di siringomielia risultano essere causa della sindrome di Arnold-Chiari. Quest’ultima risulta essere un’anomalia cerebellare costituita da un cambiamento avvallato, soprattutto verso il foro occipitale e del condotto spinale, della zona basale del cervelletto.

Risulta essere un’ernia cerebellare, all’interno del quale il cervelletto protrude dal foro occipitale intaccando il condotto che presenta il midollo spinale. Il movente peculiare che causa la siringomielia risultano essere:

  • una lesione al midollo spinale
  • meningite, ossia infiammazioni delle membrane i quali attorniano il cervello. Alla base della meningite vi è un’infezione virale oppure batterica. L’aracnoidite, ossia l’infiammazione dell’aracnoide, risulta essere la conformazione di meningite che comporta la siringomielia
  • tumore al midollo spinale
  • sindrome della colonna irrigidita, e dunque patologia neurologica costituita da consonanze fra il midollo spinale e colonna vertebrale, consonanza che ostruisce la possibilità da parte del midollo di proliferare in maniera regolare. Le sintomatologie e i traumi peculiari della sindrome della colonna irrigidita risultano essere: dolenza agli arti inferiori, dolenza alla schiena, scoliosi, incontinenza oppure ritenzione urinaria, spossatezza e torpore muscolare
  • emorragia internamente al midollo spinale, la quale intacca i vasi arteriosi della sostanza grigiognola

Specialisti e studiosi della ricerca tuttavia sono alla ricerca di un metodo di risoluzione di determinati fattori inerenti allo sviluppo delle siringi e agli annessi danneggiamenti che le stesse causano al midollo spinale.

Determinate teorie, affermano che le siringi risulti essere causa di un’occlusione del reflusso del fluido posto all’interno del condotto subaracnoideo e che i danneggiamenti al midollo spinale risultino essere esito della compressione svolta dalle cisti sul midollo medesimo.

Sintomi della Siringomielia

Le sintomatologie peculiari della siringomielia risultano essere:

  • spossatezza e atrofia muscolare
  • mancanza di riflessi
  • mancanza dell’ipersensibilità alla dolenza e alle temperature esterne
  • irrigidimento della schiena, delle spalle, delle braccia e degli arti inferiori
  • dolenza al collo, agli arti superiori, alle mani e alla schiena
  • problematicità all’intestino e alla vescica
  • preponderante spossatezza muscolare e spasmi agli arti inferiori
  • dolenza e torpore al volto

Codesti fattori, che al subentro risultano essere lievi, si presentano causa di danneggiamenti che le siringhi causano al midollo spinale. Seppur compresenti sin dal parto, le siringhi congenite comportano le primarie sintomatologie in età adulta.

La causa di questo si afferma poiché le cisti utilizzano differente lasso temporale per sviluppare danneggiamenti preponderanti al midollo spinale. Al di là di codeste anormalità, i soggetti affetti manifestano idrocefalo e aracnoidite. Dunque, i danneggiamenti al midollo spinale presentano un pregresso allentato.

Generalmente, nel momento in cui dovesse esserci la lesione, i fattori della patologia subentrano su di una sola area del corpo. In compresenza di codeste sintomatologie, risulta opportuno consultare uno specialista al fine di sottoporsi a degli esami dettagliati che evidenzino il movente dei fastidi.

La redazione di uno specialista risulta essere decisivo, poiché generalmente la siringomielia risulta essere esito di ulteriori patologie già presenti. Coloro che sono affetti, all’inizio non percepiscono fastidi coesi alla siringomielia. Ciò nonostante, codesta risulta possibile si dirami e divenga affetta da sintomatologie.

Dunque, nel caso in cui dovessero esserci sintomatologie sospettabili, risulta raccomandabile consultare uno specialista ed informare del trauma sin dai primi momenti. Risultante essere una patologia peggiorativa, poichè le siringhi tendono a diramarsi, deteriorando il midollo spinale e modificando in modo preponderante le funzionalità nervose del soggetto, è la siringomielia.

Complicazioni risultano essere:

  • scoliosi
  • dolenza cronica proliferata
  • acuta complessità motoria

Diagnosi della Siringomielia

Al fine di redigere una diagnosi accurata della siringomielia, anzitutto è opportuno sottoporsi a test specifico e studio del quadro clinico. Dunque, successivamente all’esecuzione di codesti duplici esami, divengono di essenziale rilevanza i test di diagnostica per foto, quali la risonanza magnetica nucleare, la TAC.

Per determinati soggetti, si ha bisogno di puntura lombare. Nel corso del test specifico, lo specialista considera i sintomi, invocando al soggetto di presentare in maniera accurata i fastidi percepiti. Nel momento in cui uno specialista studia il quadro clinico di un soggetto, esamina i probabili fattori causa della patologia.

Ad esempio, risultano fattore di studio:

  • le malattie cui è stato affetto anticamente il soggetto
  • le malattie cui si è affetti al momento
  • le malattie presenti internamente al complesso familiare
  • condizioni che vedono la persona essere martire di una lesione al midollo spinale

Vi sono due tipologie differenti di risonanza magnetica nucleare, ossia:

  • risonanza magnetica classica, che conferisce foto accurata del midollo spinale, ovviando l’esposizione a radiazioni ionizzanti tossiche
  • risonanza magnetica con contrasto, adoperata sprigionando un fluido di contrasto che permette di evidenziare la compresenza di tumori al midollo spinale ed ulteriori difformità similari

La TAC permette di presentare delle foto dettagliate degli organi interni. Nel corso dello svolgimento, la persona tende ad essere sottoposta ad un quantitativo ridotto di radiazioni ionizzanti tossiche. Dunque, l’esame risulta essere infestante.

La puntura lombare prevede la somministrazione di un campioncino di fluido cefalorachidiano. Al fine di estrapolare il fluido, si fa utilizzo di un ago infiltrato fra le vertebre lombari L3-L4 oppure L4-L5. La puntura lombare risulta essere di preponderante efficienza al fine di studiare il movente della siringomielia. Difatti, risulta possibile evidenziare infezioni nella zona delle meningi.

Possibili cure della Siringomielia

Nel momento in cui le sintomatologie della siringomielia dovesse interferire con il regolare stile vitale giornaliero, il solo trattamento curativo efficiente risulta essere l’operazione di chirurgia. Contrariamente, nel momento in cui la siringomielia non dovesse causare fastidi, risulta possibile un esemplificato controllo della condizione.

Quest’ultimo prevede che il soggetto venga sottoposto a risonanze magnetiche ed esami neurologici periodici. Codesto trattamento risulta essere raccomandato a persone affette da siringi asintomatici.

Anche se risulta essere una presupposizione nascosta, risulta probabile che le cisti scompaiano autonomamente. L’operazione di chirurgia da utilizzare tende ad essere distinto a seconda dei fattori causa della siringomielia.

Dunque:

  • nel caso di malformazione di Chiari, lo specialista della chirurgia svolge decompressione della fossa posteriore, del midollo spinale e taglio de compressivo della dura madre. Ambo i trattamenti permettono di abbassare la compressione ai danneggiamenti del cervelletto e del midollo spinale, accrescendo il campo affidabile. Più grande è il campo e dunque maggiormente vantaggioso sarà il reflusso del liquido. Attraverso la decompressione della fossa posteriore, risulta possibile eliminare l’area posteriore dell’osso occipitale. La laminectomia decompressivi permette la rimozione della zona vertebrale che attornia il foro attraverso il quale riversa il midollo spinale. Alfine, attraverso il taglio decompressivi della dura madre, si intacca la meninge maggiormente esterna
  • nel caso di cancro al midollo spinale, lo specialista della chirurgia correda la rimozione della massa tumorale, in modo da stabile il reflusso del fluido. Successivamente all’eliminazione, la siringe si libera in modo spontaneo, regredendo le sintomatologie che la costituiscono antecedentemente all’operazione
  • nel caso della sindrome della colonna irrigidita, lo specialista della chirurgia correda a differenti metodiche che prevedono il discioglimento della coesione che ferma la colonna al midollo spinale

Coesa a codeste tecniche di chirurgia, vi è un procedimento al fine di abbassare le sintomatologie e la dolenza, conosciuta col denominativo di shunt chirurgico. Quest’ultimo risulta essere un sistema drenante, composto da un tubicino flesso che incentiva la deliberazione delle siringi.

Generalmente, il liquido in eccedenza tende ad essere sottoposto a drenaggio all’interno dell’addome. Dato che risulta essere un metolo delicato e non manchevole da complicanze, antecedentemente all’esecuzione lo specialista studia accuratamente la condizione e parla con il soggetto degli eventuali pericoli.

Seppur curata idoneamente, la siringomielia subentra dopo poco tempo. Al fine di evidenziarne il subentro, risulta raccomandabile svolgere visite periodiche ed una risonanza magnetica nucleare della schiena. La formazione della siringe porta ad una secondaria operazione di chirurgia, solitamente drenante della cisti, la cui peculiarità risultano essere momentanee.

La siringomielia aggrava il qualitativo vitale del soggetto e qualunque funzione quotidiana. Dunque, risulta opportuno:

  • ovviare l’innalzamento dei pesi e il sovraccarico sulla colonna vertebrale, poiché situazioni che aggravano i sintomi, soprattutto la dolenza
  • chiedere consulto fisioterapico, avvantaggiando il movimento e rafforzando la muscolatura
  • curando la dolenza cronica con idonei rimedi

La prognosi varia dalla complessità dei moventi causa della siringomielia e dell’efficienza dell’operazione di chirurgia. Varia a seconda della complessità dei fattori causa, poiché maggiormente risulta essere acuta la situazione causa della siringomielia, maggiore risulta essere la permanenza della patologia.

Varia a seconda dell’efficienza della cura in quanto spesso l’operazione specialistica redige il regolare reflusso del fluido, non permettendo la rimozione conclusiva delle cisti coese alla siringomielia.

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