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Sindrome di Brugada: che cos’è, sintomi, diagnosi, cause e possibili cure

Sindrome di Brugada: che cos'è, sintomi, diagnosi, cause e possibili cure

La Sindrome di Brugada è una patologia che interessa il cuore e che provoca forti alterazioni del ritmo cardiaco il quale genera a sua volte molteplici conseguenze negativi come palpitazioni, sincope, e nei casi più gravi può condurre all’arresto cardiaco.

Nella maggior parte dei casi è una condizione che affligge gli uomini tra i 30-40 anni ed ha un’incidenza minore nella popolazione femminile.

Il cuore è l’organo fondamentale del nostro organismo perché permette di pompare il sangue nelle arterie e nelle vene, perciò bisogna fare molta attenzione nel momento in cui si avvertono piccole anomalie e superata la soglia dei 30 anni è consigliabile sottoporsi costantemente a visite di controllo per assicurarsi che non vi siano problemi.

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Ricordate inoltre le patologie cardiache sono spesso influenzate dall’alimentazione e dallo stile di vite, infatti un’alimentazione sana e corretta povera di grassi idrogenati unita ad una costante attività fisica è fondamentale per preservare la salute del sistema cardiaco.

Leggendo questo breve articolo scoprirete tutto quello che c’è da sapere circa la Sindrome di Brugada, che cos’è ed in cosa consiste, quali sono i sintomi e quali le cause, in che modo viene diagnosticata ed in cosa consiste il trattamento. Scopriamo ora insieme qualcosa in più!

Che cos’è la Sindrome di Brugada?

Come già accennato in precedenza la Sindrome di Brugada è un disturbo dell’ attività elettrica che provoca aritmia ventricolare ossia una condizione clinica in cui viene a mancare la normale frequenza o la regolarità del ritmo cardiaco.

Scoperta nel 1988 da alcuni studiosi italiani è solo nel 1992 che i fratelli Pedro e Josep Brugada hanno formalizzato i dettagli di tale malattia.

Essa ha un tasso di incidenza maggiore per gli individui di sesso maschile con un età compresa tra i 30-40 anni ed è particolarmente diffusa nelle persone di origine asiatica; ma essa rappresenta anche una delle principali cause di morte cardiaca improvvisa tra i giovanissimi.

Ricordiamo che per aritmia cardiaca si intende un’ anomalia del ritmo sinusale; il nodo seno atriale genera impulsi elettrici che contraggono il cuore e definiscono la frequenza cardiaca;Un corretto ritmo sinusale prevede tra i 60-100 battiti per minuto in condizioni di riposo.

Cause e Sintomi della Sindrome di Brugada

Nella maggior parte dei casi i paziente affetti dalla Sindrome di Brugada presentano un cuore sano ma caratterizzato da anomalie nell’impartire impulsi elettrici perciò tale patologia può essere causata da:

  • mutazione genetica ereditaria, ossia un’alterazione nella sequenza che compone un gene
  • fattori sconosciuti, tra i quali è possibile annoverare l’utilizzo di droghe, squilibri nella pressione, cure farmacolgiche, squilibri negli elettroliti nel sangue, l’angina pectoris

Tale patologia è nella maggior parte dei casi asintomatica ma bisogna fare attenzione ad alcuni segnali quali:

  • sbalzi di pressione
  • sincope
  • attacchi epilettici
  • palpitazioni

La malattia può essere letale nel momento in cui si manifesta provocando fibrillazione ventricolare ossia una particolare forma di aritmia molto rapida ed intensa che conduce all’arresto cardiaco.

Diagnosi e possibili cure della Sindrome di Brugada

Diagnosticare tale patologia può non essere semplice e il primo passaggio è procedere con l’anamnesi familiare così da poter considerare la storia familiare e prendere in considerazione tutti i fattori che possono interferire con il cuore e la circolazione.

Successivamente bisognare accertare la presenza del segno di Brugada ossia un particolare tracciato elettrocardiografico, quindi il vostro medico dovrà prescrivervi un ECG.

Poichè spesso si possono ottenere dei risultati che sono falsi-positivi i medici iniettano durante l’esame dei farmaci antiaritmici così da bloccare il sodio ed avere un tracciato corretto ed attendibile.

Dopodichè bisognerà procedere con un ecocardiogramma per analizzare la struttura del cuore in modo da escludere che le anomalie non siano causate dalla Sindrome ma da malformazioni delle valvole cardiache.

Il trattamento consiste nell’installazione di un defibrillatore cardioverter impiantabile(ICD), un piccolo computer che viene impiantato nella parte sinistra del torace ed è collegato al cuore mediante elettrocateteri capaci di impartire scosse elettriche in caso di anomalie del ritmo sinusale così da riportarlo alla norma.

Esso ha una durata di circa 7-8 anni poi deve essere sostituito e pesa circa 70 grammi.

Non esiste però un trattamento di tipo farmacologico ma i medici possono somministrare chinidina e l’idrochinidina in caso di aritmia.

Ai pazienti cui è stata diagnosticata la Sindrome è richiesto di sottoporsi a controlli costanti soprattutto nel momento in cui è stato impiantato l’ICD.

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