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Shopping Compulsivo: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Shopping Compulsivo: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Per shopping compulsivo si intende un fenomeno il quale prevede una necessità incontrollabile di fare spese, anche se si sa che questi sono inutili od esagerati. Il soggetto che soffre di shopping compulsivo non fa acquisti per il piacere di avere qualcosa di nuovo o per una necessità, ma per uno stato di tensione crescente, dove la voglia di comprare diviene un vero e proprio impulso senza controllo.

Episodi ripetuti di shopping compulsivo possono far sì che il soggetto acquisti di continuo e quindi in grandi quantitativi, tenendolo per lunghi periodi stipato in un negozio o centro commerciale. Al termine dell’acquisto poi, l’oggetto rischia di esser messo da parte se non gettato direttamente. Una volta effettuato l’acquisto poi, il soggetto in questione maturerà un forte senso di colpa e/o vergogna. 

Non sarò un segreto che il ripetersi dell’episodio può scaturire conseguenze gravi, dal punto di vista psicologico finanziario e relazionale.

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La necessità di nuovi acquisti risulterebbe essere un sintomo di disagi secondari a:

  • disturbi dell’umore
  • abuso di sostanze
  • difficoltà nell’accettarsi
  • bassa autostima
  • depressione

E’ possibile contrastare lo shopping compulsivo mediante approccio psicoterapeutico. 

Cause dello shopping compulsivo

Normalmente quella dello shopping risulta essere un’attività alquanto gratificante, con successivo senso di euforia od eccitazione, visto che il cervello va a rilasciare i cosiddetti neurotrasmettitori, quali dopamina e serotonina, maggiori implicati nel senso di piacere, benessere ed appagamento.

A detta di alcuni psichiatri, un’alterazione nel rilascio delle suddette sostanze potrebbe generare molteplici disturbi, come ad esempio una mancanza di controllo sull’impulsività. E’ questo il motivo per cui questi soggetti affetti da shopping compulsivo non riescono a controllare la loro voglia di nuovi acquisti.

Il soggetto con shopping compulsivo, tra i quali spiccano senza dubbio le donne giovani, al principio acquistano soltanto per il piacere del nuovo, man mano, però, si sfocia in una vera e propria tensione crescente, per il quale il desiderio si tramuta in impulso incontrollabile. Si passerà quindi all’acquisto smisurato di oggetti anche inutili, che nella maggior parte dei casi vengono accantonati ancora nella loro confezione, regalati o addirittura gettati.

In seguito all’acquisto, poi, il soggetto in questione perderà ogni euforia, tramutandola invece in senso di colpa, angoscia oppure vergogna, i quali necessiteranno di essere poi compensati mediante nuovi acquisti. Da come si sarà capito, si entrerà poi in un circolo vizioso. Lo shopping compulsivo ha delle peculiarità patologiche che richiamano molto quelle delle dipendenze da sostanze, e quindi:

  • Fase di tolleranza, dove il soggetto dedicherà maggior tempo e soldi agli acquisti, per migliorare la sua tensione.
  • Stato di “craving”, quale mancanza di controllo sull’impulso dell’acquisto.
  • Astinenza, che genera enorme malessere nel soggetto che al momento risulta essere impossibilitato a comprare.
  • Perdita di ogni controllo, dove l’impulso domina la resistenza, e quindi il soggetto giustificherà l’acquisto come qualcosa di necessario, utile od addirittura indispensabile.

Quello che non è stato ancora del tutto capito è se lo shopping compulsivo sia provocato da alcuni impulsi fortissimi ripetuti nel tempo, oppure se è una risposta a comportamenti ossessivi, che un soggetto si sente di effettuare al fine di dare sollievo ad ansie o disturbi psicologici, tipo la depressione.

Comportamenti classici o sintomi dello shopping compulsivo

Quello dello shopping compulsivo è un avvenimento abbastanza complicato, in quanto, essendo ripetitivo e privo di controllo, coinvolge del tutto il soggetto, scaturendo importanti conseguenze anche sul suo tempo e finanze. Infatti il soggetto con shopping compulsivo pensa costantemente a comprare nuovi oggetti e lo fa con frequenza, senza nemmeno pensare alle proprie possibilità.

Il compratore compulsivo pensa soltanto a comprare, senza pensare alla stagione, e quindi non tenendo nemmeno conto dei saldi stagionali. I soggetti che più sono a rischio di “contrarre” lo shopping compulsivo sono le donne aventi età compresa fra i 20 e 30 anni. Gli aspetti che contraddistinguono un compratore compulsivo da un normale soggetto che compra sono:

  • Acquisto visto come impulso irrefrenabile, intrusivo od insensato
  • Acquisti frequenti sovente al di sopra delle proprie finanze
  • Impulso d’acquisto che genera forte stress, e che può compromettere il lavoro e le relazioni personali, ma anche provocare problematiche a livello finanziario, e quindi debiti e licenziamento
  • Impulso d’acquistare oggetti inutili, costosi o privi di un personale bisogno
  • Appagamento dato dallo spendere o possedere un dato oggetto
  • Per disturbo dell’umore bipolare, l’atto d’acquisto non si ha soltanto nei periodi di mania od ipomania.

Lo shopping compulsivo va poi a manifestarsi seguendo una sequenza regolare:

  1. Si sviluppa un pensiero, una preoccupazione ed un senso d’urgenza per un acquisto; al principio di questa fase vi sono brutte emozioni, come tristezza, ansia, noia oppure rabbia.
  2. Il soggetto pianifica l’acquisto in tutti i suoi aspetti, scegliendo quindi i negozi oppure gli articoli da cercare.
  3. Il soggetto manifesta forte eccitazione nei confronti degli oggetti esposti, che ai suoi occhi appaiono utili ed indispensabili.
  4. Eccitazione ed euforia si tramutano in frustrazione, sensi di colpa, vergogna e delusione verso se stesso.

Quini, legati alla shopping compulsivo, vi sono determinate emozioni e non un reali bisogno o desiderio. Infatti, in principio lo shopper proverà sensazioni negative, come ansia e tensione, che andranno poi a sostituirsi a sensazioni positive, come euforia e sollievo. Lo stato è però transitorio, visto che dopo l’acquisto subentreranno nuovamente le sensazioni negative, prime fra tutte il senso di colpa. E’ per questo motivo che il soggetto proverà a nascondere gli acquisti ai familiari, oppure privandosene facendone regali o gettandoli.

Diagnosi dello shopping compulsivo

Lo shopping compulsivo viene generalmente legato a disturbi del controllo degli impulsi, i quali prevedono l’incapacità a resistere ad una tentazione, che lo porterà poi a compiere gesti pericolosi sia per sé che per chi lo circonda. Come visto, l’impulso prevede un iniziale tensione a cui segue l’eccitazione e che termina poi con il rimorso; in questo contesto possono rientrare anche ulteriori condizioni, quali:

  • Cleptomania
  • Gioco d’azzardo patologico
  • Piromania

Ad ogni modo, lo shopping compulsivo non è stato riconosciuto in maniera ufficiale dall’American Psyciatric Association, per cui non riportato all’interno del “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali“. E’ possibile però intuire quando lo shopping si sta tramutando in una vera patologia ponendo particolare attenzione a dei segnali, quali:

  • Si spende più soldi di quanto ci si possa permettere
  • Si fanno acquisti più volte in una settimana
  • Si compra oggetti inutili che vengono subito messi da parte
  • Senza acquistare si genera ansia e frustrazione
  • L’acquisto viene visto con occhi diversi dal passato.

Visto che si associa lo shopping compulsivo ad ulteriori disturbi, sarà lo specialista, e quindi uno psichiatra o uno psicologo a valutare lo stato di malessere all’origine, così poi da ottenere una diagnosi completa, per poi passare ad un trattamento adeguato.

Possibili cure allo shopping compulsivo

E’ possibile trattare lo shopping compulsivo mediante psicoterapia, la quale mira alla ricerca dei problemi all’origine, così da bloccare il circolo vizioso che si viene a creare tra soggetto ed acquisto di oggetti. Utile può essere anche un approccio cognitivo-comportamentale, il quale opera sul controllo degli impulsi e sull’autostima e svalutazione che ha di sé il soggetto.

Lo specialista può però proiettare il soggetto compulsivo verso altre traiettorie, come una terapia farmacologica, in grado di controllare i disturbi depressivi od ansiosi legati alla shopping compulsivo. Sovente vengono prescritti degli antidepressivi per stabilizzare l’umore, oppure ulteriori farmaci per controllare i pensieri ossessivi.

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