L’ovaio policistico, conosciuto medicalmente come policistosi ovarica (PCO) o sindrome di Stein -Lenethal, è una patologia che comporta l’ingrandimento delle ovaie e la policistosi, ossia la presenza di numerose cisti di varie dimensioni all’interno di esse.
Tale condizione può avere effetti sul nostro organismo, in particolare sul metabolismo, causando l’obesità; sull’estetica, a causa dell’irsutismo, ossia di una crescita esponenziale della peluria; e sulla fertilità, comportando l’amenorrea, ossia l’assenza totale di mestruazioni.
Secondo alcuni dati statistici, inoltre, l’ovaio policistico è una tra le prime cause dell’infertilità femminile.
Sebbene tale patologia sia ormai studiata da anni, non si è ancora certi di conoscerne la causa. Secondo alcuni studi portati avanti dal team di ricercatori francesi dell’università di Lille capeggiati dall’italiano Paolo Giacobini, la causa potrebbe essere ereditaria.
Sembra, infatti, che derivi da un esposizione del feto ad un eccessiva quantità di ormone antimulleriano, che viene prodotto dalle ovaie. In particolare, si parla di una quantità superiore alla media del 30%.
L’eccesso di questo ormone provoca, a sua volta, un eccessiva stimolazione dei neuroni responsabili della sintesi di testosterone, rendendo eccessive anche le quantità di questo ormone. In tal modo, si forma nel feto l’ovaio policistico.
Naturalmente per giungere a tale conclusione, il team di esperti ha condotto diversi studi, mettendoli anche in pratica su delle cavie di laboratorio. In particolare, hanno iniettato ormoni antimulleriani in topi incinta, notando poi l’insorgere dell’ovaio policistico nei nuovi cuccioli.