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Raperonzolo: che cos’è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Raperonzolo: che cos’è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Il Raperonzolo Campanula rapunculus, è una pianticella facente parte della famiglia delle Campanulaceae. Al suo interno sono racchiusi ingenti quantitativi di vitamina C, e rappresenta un ottimo alleato per il sistema immunitario, oltre che ad operare come anti-infiammatorio. Vediamolo nel dettaglio!

Che cos’è il Raperonzolo?

Il raperonzolo è una piantina bassa, che può arrivare ad un massimo di 10 centimetri d’altezza, e che fiorisce prevalentemente nei mesi estivi, regalandoci dei bei fiorellini pentafoliati, a forma di calice, e dal colore lilla. Le foglie nascono lanceolate intorno al fusto che si presenta in genere glabro.

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Le radici del raperonzolo, che vengono raccolte soltanto in inverno, si ingrossano; è da qui che ne deriva il particolare nome. Infatti dal latino rapunculus, vuol dire “rapetta”, ed è questo che fa sì che venga notata sia da animali che da esseri umani. Le rosette basali fioriscono, come già detto, in estate, mentre i fiori, commestibili, si raccolgono in primavera, soltanto quando sono completamente aperti, e quindi capaci di imbellire qualsiasi misticanza.

È possibile trovare il raperonzolo su gran parte dell’Italia, ad esclusione delle isole, crescendo rigogliosa soprattutto negli ambienti boschivi, montani e nei campi incolti; si può coltivare anche nell’orto di casa. Ad oggi risulta molto diffuso anche nel sud della Svezia fino al Nordafrica, e dall’Inghilterra fino all’Asia minore e al Caucaso.

Alcuni cenni storici

Utilizzato già da nostri avi in fitoterapiala saggezza popolare ne ha tramandato l’impiego per diverse generazioni.

In molti saranno a conoscere la fiaba di Rapunzel Raperonzolo, ispirata per l’appunto all’antico mito greco di Danae e sul racconto persiano Rudaba.

Nei tempi addietro, si otteneva l’olio di raperonzolo, facendo riposare al buio per molto tempo le radici del raperonzolo. Oltre ad un rimedio erboristico pregiato, era visto anche come un dono prezioso da fare.

Proprietà e Benefici del Raperonzolo

Il raperonzolo, essendo una campanulacea, possiede dei fiori lilla e delle radici fusiformi, utilizzabili sia in cucina sia in fitoterapia. Il significato più corretto sarebbe per l’appunto “campanula commestibile”.

Il raperonzolo contiene importanti quantitativi di acido ascorbico, che, insieme ad altri oligoelementi, è in grado di favorire tutto il sistema immunitario.

Il raperonzolo è anche un importante antinfiammatorio, in grado di agire positivamente contro:

Agisce inoltre da rinvigorente, energizzante e digestivo. 
La vitamina C in esso contenuto lo rende un rimedio fitoterapico per eccellenza; in passato era molto utilizzato da coloro che vivevano in campagna ed in montagna.

Utilizzi del Raperonzolo

Ad uso interno è possibile mangiare le foglie della rosetta basale, sia scottate o ad insalata, ma questo solo se si gradisce il sapore amarognolo. Le foglie possono inoltre essere masticate per ridonare salute a tutto il cavo orale, mentre le radici possono essere adoperate in molteplici ricette.

Ad uso esterno è possibile pestare le foglie al fine di ottenere un impasto utile contro le verruche, visti i potenziali antimicrobici. Le foglie del raperonzolo messe a mollo rilasciano un liquido ricco di mucillagini capaci di lenire i dolori causati da screpolature da mani fredde.

Controindicazioni del Raperonzolo

Ad oggi non sono state riconosciute particolari controindicazioni legate al raperonzolo. Vi è tuttavia un accorgimento: prima di utilizzare le parti ipogee, ovvero quelle sotterranee, è importante accertarsi che il terreno non sia ricco di agenti inquinanti.

La pulizia delle radici non risulta molto semplice e necessita di molta pazienza, perciò prima di consumare le stesse, bisogna accertarsi che siano ben pulite e non abbiano residui di terra.

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