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Punture di Acari: cosa sono, sintomi, tipologie e possibili cure

Punture di Acari: cosa sono, sintomi, tipologie e possibili cure

Quando si riceve una puntura di acari si può avvertire un forte prurito e fastidio, anche se l’elemento preoccupante sono soltanto le patologie che ne possono scaturire. Non è un caso se le infestazioni di acari sono state sovente origine di malattie gravi, tra le quali ricordiamo scabbia e demodicosi.

Vi sono casi in cui gli acari possono avere ruolo di vettori per microorganismo patogeni causa di patologie infettive per i soggetti che li ospitano, tra cui lebbra o tifo tropicale. E’ importante specificare che gli acari non sono insetti, ma aracnidi, appartenenti al phylum degli artropodi, del gruppo degli ectoparassiti. 

Sono molte le tipologie di acari in grado di colpire gli uomini, tra queste ne spiccano alcune che vivono costantemente sulla cute del corpo umano, come gli ectoparassiti permanenti; altri vivono in altri posti, ma nonostante ciò non è escluso l’attacco ai mammiferi, e quindi uomo ed animali.

Sintomi delle punture di acari

Peculiarità e sintomi delle punture di acari variano in base al tipo di acaro che ha effettuato la puntura e generato la lesione.

Sarcoptes scabiei

Una puntura da acari Sarcoptes scabiei non è definibile proprio tale, ma più una lesione dovuta alle loro “operazioni di scavo”, le quali vengono prevalentemente svolte dalle femmine, così da poter deporre le loro uova, e dalle larve che nascono quando queste schiudono.

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Le femmine del tipo di acaro Sarcoptes scabiei fanno dei veri e propri cunicoli sulla pelle, dove depongono le uova e muoiono. Schiuse le uova, poi, ne sortiscono delle larve dall’aspetto somigliante all’adulto, le quali scavano un cunicolo fino a toccare la superficie cutanea, dove si tramuteranno poi in ninfe e successivamente in acari adulti.

Un infestazione da Sarcoptes scabiei è la causa portante della scabbia, in quanto le lesioni della patologia generano forte prurito, prevalentemente di notte. Il soggetto si sentirà poi costretto a grattarsi forte, generando a sua volta delle vescicole lesioni da grattamento, che possono provocare sovrainfezioni batteriche.

Demodex spp.

Anche la tipologia di acaro Demodex non effettua una vera e propria puntura, ma piuttosto suole vivere sulla cute del soggetto ospite in quanto “ospiti” e mangiando quindi sebo e detriti cellulari. Normalmente le loro lesioni non si vedono, oppure sono minime, e si mostrano in quanto lesioni pruriginose acneiche.

Gli acari di questo genere, molto interessanti per l’uomo, sono anche:

  • Demodex brevis
  • Demodex folliculorum.

L’ultimo soprattutto preferisce vivere nei follicoli piliferi senza però generare problematiche. In alcune condizioni, però, può svilupparsi troppo per poi generare la nota demodicosi dell’uomo. E’ inoltre risaputo che la loro presenza può anche favorire l’origine di foruncoli, follicoli e rosacea.

Tipologie di Acari

Come visto, gli acari non sono insetti, ma appartengono invece all’ordine Acarina, della classe Arachnida, o aracnidi, Subphylum Chelicerata Phylum Arthropoda, o artropodi. Quelli che però interessano maggiormente l’aspetto sanitario dell’uomo sono:

  • Genere Sarcoptes, della famiglia Sarcoptidae, e quello che di più interessa l’uomo dal punto di vista sanitario è Sarcoptes scabiei, che provoca la scabbia.
  • Genere Demodex, della famiglia Demodecidae, e i più noti sono soprattutto Demodex folliculorum Demodex brevis, quali ospiti nei follicoli piliferi e ghiandole sebacee umane. Un’elevata proliferazione può avere caratteri patologici.
  • Genere Dermatophagoides, della famiglia Pyroglyphidea, i quali non vivono sull’uomo ma prevalentemente su mobili e complementi d’arredo, biancheria e polvere, quali acari della polvere. Questi artropodi possono causare delle allergie, come infiammazione alle vie respiratorie, affezioni agli occhi e dermatiti, scatenando gli allergeni glicoproteici che si trovano nei loro escrementi.

Ulteriori Acari

Le punture o lesioni da acari sull’uomo, vengono provocate da aracnidi di differenti generi da quelli appena enunciati. Può trattarsi di acari viventi su mammiferi, piante o viveri alimentari, e che occasionalmente possono colpire l’uomo generando lesioni alla cute.

Alcuni di questi ectoparassiti vanno proprio a pungere uomo o animali, quando sono ancora delle larve, e quindi ematofagi, nutrendosi così del loro sangue. Gli acari appartenenti a questa tipologia sono:

  • Trombicula autumnalis, acaro vivente nella vegetazione ma che può anche colpire l’uomo ponendosi alla base degli arti inferiori.
  • Trombicula akamushi, anch’essi viventi nella vegetazione e che attaccano l’uomo per un loro nutrimento. La specie è molto diffusa in India e regioni bagnate dal Pacifico Occidentale.

Possibili cure alle punture di acari

Le cure disponibili contro le punture d’acaro prevedono principalmente la rimozione degli ectoparassiti dalla cute del soggetto ospite. Per eliminare gli S. scabiei si adoperano farmaci ad uso topico aventi come base la permetrina, Scabiacid® Scabianil®.

Le infestazioni provocate dall’acaro Demodex spp. vanno invece trattate soltanto se passano a caratteri patologici, come la demodicosi. I farmaci a cui si suole ricorrere hanno una base di ivermectina, Efacti®, i quali uccidono gli acari.

Larve ed acari facenti parte del genere Trombicula, dopo essersi nutriti di sangue, finiscono a terra, così da ritornare nel loro naturale habitat, completando il loro sviluppo allo stadio adulto.

Le patologie dovute ad agenti infettivi da punture di acari, come lebbra e tifo tropicale vanno curate con farmaci antibiotici. Queste terapie con farmaci vengono prescritte dal medico, nonostante la miglior cura resti da sempre la prevenzione. 

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