1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle Vota
Loading...

Pilosella: che cos’è, proprietà, benefici e controindicazioni

Pilosella: che cos'è, proprietà, benefici e controindicazioni

La pilosella (Hieracium pilosella) è una pianta officinale amara appartenente alla famiglia delle Asteracee.

Già famosa nel XII secolo per le sue numerose proprietà benefiche, al punto di essere citata negli scritti della celeberrima religiosa e naturalista tedesca Santa Ildegarda, attualmente le sono riconosciute proprietà:

  • diuretiche;
  • astringenti;
  • antisettiche;
  • antibiotiche.

Scopriamo quindi insieme questa formidabile pianta!

[toc+

Proprietà e benefici della pilosella

Pubblicità

Della pianta pilosella viene utilizzata ogni parte, grazie alla presenza di numerose sostanze benefiche e curative.
La pianta infatti è ricca di tannini, flavonoidi e triterpeni; tuttavia il principio attivo più apprezzato è l’umbelliferone, una sostanza organica naturale appartenente alla famiglia delle cumarine dotata di potenti proprietà antisettiche ed antibiotiche contro i microbi e i batteri che causano cistiti, uretrite, infezioni del tratto urogenitale, anche della brucellosi (o febbre maltese).

La pilosella è inoltre in grado di stimolare e incrementare il lavoro dei reni in modo tale da favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso, agendo non solo da potente drenante, ma promuovendo anche l’eliminazione degli agenti patogeni e delle tossine attraverso le urine.

Infatti la pilosella torna particolarmente utile non solo per trattare ipertensione, azotemia alta, iperuricemia e reumatismi, ma anche nel processo di detossificazione epatica, poiché grazie alle sue proprietà coleretiche e colagoghe promuovere l’escrezione ed il deflusso della bile.

In fitoterapia, la pilosella viene ampiamente impiegata nel trattamento di cellulite, gonfiore alle caviglie, ritenzione idrica specie se conseguente e edemi degli arti inferiori e favorisce la cicatrizzazione nelle emorragie sia interne che esterne, traumatiche o infettive grazie alla presenza di tannini.

Come usare la pilosella

Vi sono differenti modi d’uso per beneficiare delle formidabili proprietà della pilosella, vediamo di quali si tratta!

  • Infuso: preparare un infuso di pilosella è un ottimo metodo per estrarre i principi attivi e gli aromi da questa pianta officinale. Per prepararne uno vi basterà scaldare fino a quasi ad arrivare alla temperatura di ebollizione l’equivalente di una tazza d’acqua, nella quale mettere in infusione per dieci minuti un cucchiaino di pilosella essiccata.
  • Tintura madre: la tintura madre è una valida idea se si vuole racchiudere in una forma liquida la proprietà curativa delle piante conservandola a lungo. Il dosaggio consigliato è di 50 gocce diluite in acqua, una volta al giorno lontano dai pasti.
  • Estratto secco in capsule: il dosaggio consigliato è dai 500 ai 750 mg di estratto secco due volte al giorno lontano dai pasti.

Controindicazioni della pilosella

Non sono stati segnalati effetti indesiderati meritevoli di attenzione poiché la pilosella è una pianta generalmente ben tollerata, tuttavia vi sono alcune particolari condizioni nelle quali l’assunzione di questa pianta officinale è sconsigliata:

  • In gravidanza e allattamento al seno, e in generale sarebbe meglio non somministrare questa pianta ai bambini;
  • Nei soggetti ipersensibili che hanno precedentemente manifestato reazioni allergiche a rimedi erboristici;
  • Nei soggetti affetti da pressione bassa poiché la pilosella potrebbe ulteriormente abbassare i valori della pressione, causando spiacevoli inconveniente come stanchezza, sonnolenza, tachicardia e vertigini;
  • Se si stanno assumendo farmaci o supplementi alimentari ad azione diuretica poiché la pianta rischia di potenziarne troppo l’effetto.

Descrizione e habitat della pianta

La pilosella è una pianta erbacea perenne che cresce in modo spontaneo nelle aree dell’Africa del Nord, in Asia occidentale e anche in Europa in prati aridi, brughiere e pendii sassosi; ma rientrano nei suoi habitat anche gli ambienti ruderali, le zone limitrofe a corsi d’acqua, gli affioramenti rocciosi e le cave, le pinete e i gineprai. In Italia è possibile trovare questa pianta su tutto il territorio, meno che nelle isole, compreso l’arco alpino.

La pilosella si presenta come una pianta a portamento eretto quasi interamente ricoperta da peli ghiandolari, solitamente biancastri ma a volte rossastri sul gambo, che non sono però presenti sul fiore. La pilosella si sviluppa su un rizoma strisciante, dal quale si declina una rosetta di foglie basali dalle quali nascono gli scapi fiorali alti dai 10 ai 30 cm circa.

Le foglie che compongono la rosetta basale sono di forma ovoidale-lanceolata e si presentano completamente ricoperte di ispidi peli biancastri.
fiori della pilosella sono ligulati di colore giallo pallido.

Cenni storici e curiosità sulla pilosella

Il nome Pilosella deriva dalla parola latina “pilosus” (“peloso”), che alludeva al fatto che quest’organo vegetale sia coperto di peluria. Mentre “Hieracium” deriva dal lemma latino “hierax” (“sparviero”) e si collega ad un’antica leggenda secondo la quale i rapaci amano nutrirsi con le foglie vellutate della pianta per migliorare la vista e renderla infallibile durante la caccia.

La trazione contadina ricorda la pianta anche con il nome di “lingua di gatto” o “orecchio di topo”, a causa della forma oblunga delle sue foglie basali.

Pubblicità

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.